Capitolo 17

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Spalanca gli occhi e si catapulta sul comodino, prende il telefono e va nella sezione messaggi per poi scrivere al ragazzo.

Ella: Sono una pessima persona. Oggi non ti ho scritto, scusami davvero tanto!Mi dispiace, ti posso spiegare TUTTO! GIURO!E scusa se ti ho svegliato. Notte Finnegan<3

E' davvero dispiaciuta, così prova ad aspettare una risposta ma nell'attesa gli occhi si fanno pesanti e in breve tempo si ritrova addormentata con il telefono tra le mani.

***

La sveglia suona e la cosa più strana è che é molto vicina. Fa un salto ritrovandosi seduta sul letto quando la sveglia aumenta di volume e il telefono le cade sulle gambe.

Si passa una mano sul viso, sospira e si mette in piedi di mala voglia. si dirige verso il bagno per darsi una rinfrescata. Apre il suo armadio e opta per un paio di jeans neri strappati alle ginocchia, un top, una camicia a quadri rossa e nera delle vans, ovviamente nere.

Una volta pronta scende di sotto, mangia qualcosa al volo e poi esce subito di casa. Percorre il vialetto e trova Jack appoggiato al muretto.

-Ehi, ciao!-saluta Ella

-Buongiorno-sorride il ragazzo

-Che ci fai qui?

-Dato che abitiamo nella stessa via  devo per forza passare davanti a casa tua per andare a scuola, ho deciso, sempre se per te va bene, che alla mattina ti aspetto così facciamo insieme  la strada.

-Oh-sorride lei-E' davvero gentile da parte tua. Non é un problema. Ma tu non andavi a scuola in macchina?-chiede cominciando a camminare

-Si, ma dato che tu vai a piedi allora ci vengo anche io. Ma se vuoi posso tranquillamente passarti a prendere con la macchina.

-Preferisco camminare e svegliarmi del tutto.

-Tu sei strana.

-Lo so, me lo dicono tutti.

Il telefono di Ella suona.

-Scusa, é il mio.

Finnegan: Buongiorno piccola Ella, fa nulla per ieri. Posso capire che hai i tuoi impegni e di certo non voglio farti perdere tempo. Per farti capire che ti ho perdonata oggi hai la possibilità di farmi due domande.

Sorride come una stupida.

Ella: buongiorno Finnegan non sai quanto mi hai resa felice!Mi sono sentita davvero in colpa...beh grazie per questo piccolo regalo.

Invia e un telefono squilla.

-Stavolta è il mio.-dice Jack sorridendo

Ella lo guarda.

-Che c'è?

-Nulla.

-Non ci credo. Che ti é preso?-si ferma Jack

-Nulla, davvero...

Jack la guarda alzando un sopracciglio..

-Ok...-si arrende-Appena ho inviato il messaggio, subito te ne é arrivato uno a te...

-Cosa vorresti dire?

-Che magari...Finnegan sei t...

-Mi dispiace davvero deluderti, piccola, ma non sono io...

-Ok.

-Guarda, ti faccio vedere i messaggi. Mi ha scritto Matt per sapere se stavamo arrivando.-dice porgendole il telefono

Ella guarda attentamente il tutto e poi dice-Oh ok...scusa..

E' in evidente imbarazzo.

-Ehi, non preoccuparti.-le sorride Jack-Andiamo?

-Si.

Per il resto del tragitto rimangono in silenzio, quando giungono a scuola, prendono strade diverse. Ella si dirige al suo armadietto e Jack va dai suoi amici.

Ella entra in classe senza parlare con nessuno. Pensa ancora a poco fa. Si sente una vera stupida, ma d'altronde questa storia comincia a diventare strana.

La campanella suona e gli studenti entrano e prendono posto ai loro banchi. Ella guarda per tutta la durata della lezione fuori dalla finestra. Sospira, il rientro a casa si beccherà una bella pioggia. nel frattempo un tuono squarcia il cielo e Ella si stringe per le spalle. Ama e odia i temporali, ma il sole batte tutto.

Finito la lezione si dirige verso la mensa, ma poi va una deviazione, incontrando così Mia.

-Dove vai?

-Vado a prendere la felpa dentro l'armadietto. Ho freddo.

-Sicura di stare bene?E' da quando sei arrivata che sei strana.E' successo qualcosa?

-No, nulla. Torno subito.

Tiene sempre dei vestiti di ricambio in caso dovesse succedere qualsiasi cosa.

I corridoi sono semi deserti, pochi studenti girovagano per l'edificio durante la pausa. apre il suo armadietto e tira fuori la felpa che tanto cerca. Si sfila la camicia, rimanendo così in top e si mette la felpa. Chiude l'anta e si sistema meglio la felpa per poi incamminarsi verso la mensa.

***

Passa così la giornata di scuola e appena l'ultima campanella suona, tutti gli studenti ripongono i loro libri nello zaino e si dirigono in massa verso l'uscita.

Ella se la prende con calma. Non ha fretta, d'altronde deve camminare 15 minuti prima di arrivare a casa, ma dato che piove le ci vorrà un pò di più.

Infatti ci mette mezz'ora. Entra in casa, e corre in camera per togliersi tutti gli indumenti bagnati e li posizione sul termosifone e poi corre in bagno per una bella doccia calda.

Una volta finito si butta a peso morto sul letto, cinque secondi dopo prende il telefono e invia un messaggio a sua cugina, che non sente da un paio di giorni, un altro a Mia e per ultimo Finnegan.

Ella: Dobbiamo parlare...

Il gioco delle 30 domandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora