No! No!
Era lì. Disteso inerme in una pozza di sangue nella quale i suoi capelli affogavano. Puzza di alcool, bottiglie sparse ovunque e quel sasso, l'unico nel raggio di chilometri, che sotto la sua tempia destra si incastrava alla perfezione con quel taglio. Non c'era bisogno di un detective.
« Luke! Oddio Luke! »
Ma lui non rispose. Era caduto in uno stato i semi-incoscienza dal quale si era destato solo per chiamare Bry.
« Idiota! Sei un idiota! » esclamò gettandosi su di lui.
Quando le mani di lei lo sfiorarono, lui si mosse.
« Brianna? »
« Si, Luke! Si! Sono io! Ti prego rimani con me! Non svenire! »
« Pur volendo, Bry, non potrei con te che mi urli nell'orecchio! » rispose ironico, sorridendole in un modo riservato solo agli angeli. « Ma dove mi trovo? »
« Sei in spiaggia, stupido! Mi hai fatto prendere un colpo! »
Fu a quel punto che gli occhi di Luke si spensero nuovamente.
« Luke! Luke! »
« Cosa? Sì, sto bene! » rispose risvegliandosi.
« No, tu non stai bene affatto! Stai perdendo troppo sangue! Riesci ad alzarti? »
« Forse con il tuo aiuto... »
« Vieni! »
Abbandonò a terra la bottiglia di vetro senza più un goccio di birra all'interno per afferrare la spalla di Brianna.
Appoggiò molto del peso su di lei, ma si sorprese vedendo Luke non inciampare neppure una volta. Esclusa qualche sbandata, raggiunse il piano superiore del faro con le sue proprie forze.
« Sai Luke, devi reggerlo bene l'alcool. » esordì Bry accompagnandolo a sedere a terra.
« Non sono ubriaco Bry... non sai quanto vorrei esserlo. »
« Certo... come no. Le bottiglie di birra se l'è bevute la sabbia! Ora smettila di parlare e vieni qui che devo curarti quel taglio. »
« Ti assicuro che non sono ubriaco! »
« Questo è esattamente ciò che direbbe un ubriaco! Ora vieni qui! » gli fece segno di appoggiare la testa sulle sue ginocchia.
Lui lo fece.
Il sangue aveva già iniziato a coagulare e, nonostante ne fosse fuoriuscito molto a causa della lunghezza e della posizione, il taglio non era troppo profondo.
Bry afferrò una bottiglia d'acqua che lasciava sempre lì quando in estate il faro diventava rovente e pulì la ferita. Poi strappò un pezzo di telo usato per proteggersi dalle schegge di legno quando sedeva a terra. Avvolse stretta la ferita e lo serrò con un nodo. Il risultato non era bello ma in fondo era una soluzione temporanea per fermare il sangue.
Ora la fasciatura gli copriva metà del volto, dalla guancia destra alla tempia sinistra, oscurandogli un occhio.
« Brianna? » chiamò con un filo di voce.
« Dimmi. »
« Grazie. »
Era bastata una parola. Uno sguardo prima che perdesse coscienza di sé, prima che i suoi occhi si chiudessero per addormentarsi in un sonno profondo dal quale, probabilmente, non avrebbe più ricordato nulla di quella sera.
Era bastato un semplice "grazie" ed uno sguardo. Gesti semplici e spesso i più importanti. Il viso appoggiato delicatamente sulle sue cosce, quella pace finalmente trovata dopo una notte decisamente difficile.
Non servì tanto. Solo questo per far comprendere a Brianna che il motivo per cui lo amava non era l'apparenza, la bellezza o il colore dei suoi occhi. Non era quel filo di barba che lo rendeva tanto virile, quel suo naso piccolo e perfetto dalla punta leggermente arrotondata oppure le sue labbra carnose e compatte. Niente di tutto quello lo faceva amare.
Se ne accorse quando quella benda gli coprì metà del viso, o forse più di metà, ma il suo desiderio non diminuì altrettanto, crebbe del doppio.
Perché non era desiderio, non erano ormoni. Era solo il destino che riconosceva la propria anima gemella senza bisogno di sguardi o di attenzioni.
Era la prova che tutto quello che stava avvenendo avveniva per una ragione. Avveniva per insegnare loro cosa davvero l'amore può fare e cosa invece può far credere, le sue certezze e i suoi dubbi. Insegnare che un mondo, seppur opposto, poteva essere quello più simile al proprio.
« Io... ti amo Luke! » gemette sottovoce.
Si chinò su se stessa, sì piego fino a chiudere le sue labbra su quelle del suo amore fino ad abbracciarlo. Lente, impercettibili, un bacio che forse lui non avrebbe mai ricordato, ma che lei non avrebbe mai più dimenticato.
© Giulio Cerruti (The_last_romantic)
Angolo dell'autore:
Domande. Tante domande ed alcune risposte. Cosa ne pensate dell'incidente di Luke? Era ubriaco per colpa di Bry? Breanna è responsabile dell'incidente? Lei ha capito cosa significa amare al di là dell'apparenza ma chissà se Luke ricorderà il bacio...
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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Come Mondi Opposti | Prima Stesura
Teen FictionBreanna, detta Bry. Diciassette anni, invisibile nel suo liceo e con l'impressione di trovarsi sempre fuori posto, lontana dal cuore di Luke. Beverly. Ventisette anni, giornalista affermata ed un innato desiderio di rivalsa sugli uomini. Due vite. ...