Ora era chiaro.
Mentire, dissimulare. Possibile farlo con i sentimenti, possibile con le parole, ma mai, mai con i ricordi.
« Il coseno di "x" è il... »
Ma cosa importa? Quando la vita mi chiederà di sapere queste nozioni?
Qualcosa di più alto, di più importante. Qualcosa che spegneva la realtà ed accendeva i sogni. Bry era persa in un sentimento.
Suoni indistinti erano le parole del professore, i brusii dei compagni, la pioggia sulle vetrate.
Per lei esisteva solo il sole. Esisteva la certezza di quelle parole che l'avevano scaldata e gli occhi di colui che le avevano create. Esistevano loro, la consapevolezza che non sarebbe stato facile e la determinazione ad andare fino in fondo.
Fondo...
Infine era stato toccato. Le profondità di un sentimento scoperte e la gioia di scoprirle migliori, raggiunta.
Nulla e nessuno. Ne Beverly, ne l'impossibilità di farsi vedere in pubblico, nessuno. Rovinare quella gioia sarebbe stato impossibile nell'immediato. Sarebbe giunto il tempo delle difficoltà, sarebbe giunto il tempo delle battaglie e degli scontri. Ma non era quello il tempo.
Quello era il tempo di sorridere, senza freni, senza inibizioni, correndo il rischio di essere presa per matta. Ma a chi importava?
Avrebbe fatto rabbia a chi, geloso, vuole portare il mondo intero verso la propria oscurità. A chi odiava il suo sorriso perché era il sintomo della sconfitta.
A chi importava?
Certo non a Bry.
« Signorina Chapman! Ci spiega per quale motivo sorride in quel modo? » chiese sarcastico il professore posando il gesso.
« Perché amo la matematica! »
« Ma davvero? »
« Il che però non significa che la conosca se sta pensando di interrogarmi. »
Stordito dalla risposta e dalla risata generale, il professore perse il momento proprio mentre la campanella iniziò a trillare.
« Per questa volta ti sei salvata Bry! »
Ma Bry non aveva bisogno di essere salvata. Valeva più di ciò che tutti credevano. Valeva più di ciò che credeva lei stessa. E Luke ne era la prova.
In pochi, scemando verso il corridoio, la urtarono come erano soliti fare. A dire il vero solo una persona.
« Ma brava! Cos'è? Alzi la testa ora? »
« L'ho tenuta bassa per troppo tempo, Beverly! »
« Ma davvero? E cosa è cambiato? »
« Se proprio vuoi saperlo... » urlò Bry posando a terra lo zaino. « Il semplice fatto che ho capito che le tue cattiverie verso gli altri erano solo sintomo della tua soggezione verso la felicità degli altri! »
È ora di mettere le cose in chiaro! Anch'io devo fare qualcosa!
« Piccola sfigata... come ti permetti? »
« Mi permetto eccome! È finito il tuo regno Beverly! Lo sanno tutti che Luke ti ha lasciata e sei rimasta sola come inevitabilmente sarai tutta la vita! »
« Luke non mi ha lasciata... ha solo preso una pausa... »
« Da te! Da i tuoi spocchiosi modi da regina! Da la tua finta aura di santarellina! Da una persona che, sai benissimo anche tu, non ha mai amato ma che è stato costretto dalla famiglia a frequentare! »
Attorno due ali di folla si erano già assiepate. Ma Bry era concentrata a sostenere il suo sguardo ed a togliersi ogni singolo sassolino dalla scarpa di cinque anni di bullismo.
« Tu, piccola gelosa, non sai di cosa parli! »
« Eccome se lo so! Sai ho parlato a lungo con Luke quando tu non potevi controllarlo ed ho scoperto tante cose! Cose che perfino a te sono sconosciute. »
« Lui è solo mio! »
« Ma davvero? E allora come mai si ricorda di come eravamo felici insieme prima che arrivassi tu, la tua politica e la tua religione? »
« Tu parli a me di famiglia quando non ne hai neppure una! Menti! »
Non farti vedere ferita Bry!
« So che ti piacerebbe! »
« Ora te la faccio io una domanda Breanna "Santarellina" Chapman! Come mai se ciò che dici è vero in cinque anni non una volta vi abbiamo visto parlare in corridoio? Come mai neanche una parola? Non sarà mica che ti sei sognata tutto, sfigata? »
Le risate si alzarono alle spalle di Bry.
« Perché c'eri tu! Esattamente! "C'eri"! Ormai sei passata Beverly, sei finita! Lui ti ha lasciato per stare con me! Solo con me! »
L'approvazione divenne derisione per Beverly. Il cellulari incominciarono a registrare la scena.
« Sei solo... »
« Cosa bugiarda? Oppure sfigata? Oppure santarellina? Vuoi picchiarmi come fai di solito quando ti senti minacciata? Fai pure! Scrivi quello che vuoi su quello giornaletto di pettegolezzi che ti fa essere tanto sicura di te! Tanto sai perfettamente che è la verità! »
« Bugiarda! »
Non lo avrebbe neppure visto. L'avrebbe colpita in pieno viso. La mano chiusa a pugno, le nocche a sfiorarle il viso.
Ma qualcosa l'aveva fermata. Una mano. Dita che affondavano nel suo polso e lo trattenevano. Qualcuno l'aveva fermata.
« Ora basta, Beverly! » tuonò Luke. « Non la toccherai mai più! »
© Giulio Cerruti (The_last_romantic)
Angolo dell'autore:
Finalmente... oppure no? Ora che i sentimenti sono stati svelati i problemi arriveranno come onde sugli scogli? Oppure Beverly, la sua famiglia i Green, i McLoud ed il reverendo Chapman si arrenderanno ad una decisione ormai presa?
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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Come Mondi Opposti | Prima Stesura
Novela JuvenilBreanna, detta Bry. Diciassette anni, invisibile nel suo liceo e con l'impressione di trovarsi sempre fuori posto, lontana dal cuore di Luke. Beverly. Ventisette anni, giornalista affermata ed un innato desiderio di rivalsa sugli uomini. Due vite. ...