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Stavo salendo le scale della casa di mia nonna paterna e continuavo a pensare di nuovo a quello che era successo poco fa.
Vivo vicino a mia nonna, ma per fare prima mio fratello mi è venuta a prendere al liceo.
Mio fratello si chiama Alex ed è molto alto, capelli neri e occhi colore ghiaccio, in pratica è uguale a mio padre invece io assomiglio sia a mio padre che a mia madre.
Ho gli occhi verdi e i capelli marroni sono alta 1.77 e come fisicità sto nella media, le forme sono nei punti giusti.
Tra casa mia e quelli dei miei nonni c'è una distanza di 500 metri, ogni giorno siamo da loro oppure loro vengono da noi, ma dovrebbero trasferirsi nel nostro stesso palazzo appena hanno l'occasione.
Io vivo in un palazzo di sette piani, sto al secondo e devo dire che mi piace tanto stare qua, i vicini sono anche gentili e simpatici. A fine mese organizziamo sempre dei portateco, ognuno porta qualcosa, chi l'antipasto, chi il primo, chi il secondo e così via.

<<Ehi nonna.>> le do un caloroso abbraccio.
<<Ecco la mia nipotina.>> mi ricambia l'abbraccio.
Che bello stare con lei, mi si riempie il cuore ogni volta. Una seconda mamma per me.

Mia nonna è un po' bassa, capelli corti di colore marrone scuro e occhi chiari. Si chiama Michela, molti la chiamano Chela.

<<Ho fatto il tuo piatto preferito estivo.>> mi fa un sorriso.
<<Davvero? Grazieee>> le do un bacio sulla guancia.

Il mio piatto estivo si basa di melanzane fritte e pesce spada ovviamente con qualsiasi tipo di pasta. È stata lei a farmi conoscere questo piatto e devo dire che mene sono innamorata, infatti quando trova l'occasione mi prepara sempre questa pasta.

Ho sempre avuto un rapporto bellissimo con mia nonna e anche con mio nonno.
La mia ragione di vita. Non so che farei senza di lei.
In poche parole è la mia ancora di salvezza.
Mio nonno invece anche lui è abbastanza alto, ha pochi capelli bianchi e anche lui occhi chiari.

Dopo aver finito di pranzare decido di stare un'altra ora qui con loro, sobbalzo appena mi accorgo che mi arriva una telefonata, era la mia migliore amica..
<<Ehi Rachel comunque volevo dirti che sono impegnata sta sera, non posso più venire.>> dice la ragazza attraverso l'altro telefono.
<<Ah dai, va bene, ci faremo una prossima volta.>> dico speranzosa.
<<Si dai tranquilla.>> risponde lei.

Appena torno a casa decido di farmi una doccia perché ero ancora bagnata dalla mattinata passata con i miei due migliori amici a scuola.
Mi asciugo i capelli, mi lavo i denti e poi mi metto dei leggins neri e una maglietta bianca con la scritta Adidas nera.
Decido di fare uno chignon con qualche ciocca che mi cade ai lati del viso.

Decido di scaricare un film horror sul computer per stasera.
Io e Ema adoravamo guardate film horror fino a tarda notte.
Scarico Hostell, sono tre episodi, meravigliosi.
Se dovessi guardare un film horror da sola non lo guarderei mai, ma visto che li guardo con il mio migliore amico mi sento al sicuro, tanto non c'è nessuno che mi vuole fare del male, almeno credo.

Sono le otto di sera avevo già ordinato le pizze.
Per me mi sono presa una classica patapizza mentre a lui una diavola.

Drin drin..

Era appena arrivato Emanuele.
<<sei arrivato finalmente>> gli sorrido.
<<dovevo aiutare mia madre.>> rotea gli occhi.
<<ah che brutto. Comunque Ludovica non può venire quindi siamo solo noi due.>> mi siedo sul divano.
<<come sempre, forse ci nasconde qualcosa.>> il ragazzo si siede accanto a me.
<<perché dici questo? Me lo direbbe se dovesse uscire con qualche suo amico.>> dico un po' arrabbiata.
Mi nasconde qualcosa? Mi sembra troppo strano soprattutto da lei.
<<non lo so, però mi sembra un po' più distaccata da quando è successa la tua lite con Federica.>> fà spallucce.
Ha ragione però oggi non mi sembrava così distaccata, forse sarà impressione mia.

Federica, la ragazza che si è fatta tutta la scuola tranne Ema, ancora con lui non ci è riuscita, infatti mi odia per questo, crede che sia mia la colpa. In realtà non ho mai detto nulla a ema, ha deciso lui di non fare niente con lei, la conosce mica è scemo.
Forse ha paura di prendersi qualche malattia.

Poi diciamo che lei diceva falsità sul mio conto, per esempio che l'avevo lasciata sola mentre non era affatto vero, soprattutto all'inizio cercavo sempre di fare amicizia con tutte, anche con lei ho provato, ma non c'è stato niente da fare.
Continua sempre a tormentare i ragazzi belli, ma non capisce che la definiscono tutti una "poco di buono", lei si crede importante forse le sta bene, quindi meglio così contenta lei, contenta tutti.

Abbiamo appena finito di mangiare le nostre pizze e siamo nella mia camera perché purtroppo nel salone ci sono mio padre e mio fratello.
Il mio letto fortunatamente è di una piazza e mezza quindi rimane spazio e non c'è rischio di stare troppo appiccicati.
Avevamo appena iniziato il film e all'improvviso va via la luce.
<<no dai, che palle però>> sbuffo.
Decido di scendere giù, ma poi mi fermo perché c'era troppo buio e non avendo il cellulare mi veniva difficile trovare la casa, poi diciamo che ho un po' di terrore.
Quindi decido di chiamare Ema per starmi accanto.
<<Ema vieni un attimo.>> rimango ferma aspettando che si avvicinasse a me, ma sobbalzo dallo spavento quando sento due mani sui miei fianchi che pian piano stringeva sempre di più la presa. Quel tocco, quelle mani le riconosco.
So chi era, infatti inizio a tranquillizzarmi.
Anni fa erano entrati dei ladri e per farmi stare zitta mi aveva tappato la bocca e mi stringeva da dietro, ogni volta ho paura.
Quasi ogni anno il nostro palazzo viene preso di mira e non sappiamo chi è, ora però abbiamo messo delle telecamere e ormai tutti questi casi di rapina non succedono più.

Il cuore inizia a battere veloce e sento anche il suo battere all'impazzata.
Oggi è la seconda volta che succede..

Ora è arrivato il momento di pubblicare il terzo capitolo.
Fatemi sapere e lasciate una stellina e un commento.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento..
🌟🌟🌟

NON DOVEVO INNAMORARMI DI TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora