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{Pov's Rachel}
Esco dal camerino e non lo vedo più.
Dov'è finito ora?
Arrivo alla cassa e non c'è più, lo noto fuori con il sacchetto in mano.
Non ci credo, mi ha comprato il vestito.

<<lo sai che non dovevi vero?>> mi avvicino a lui.
<<te l'ho consigliata io e volevo comprartelo. Cosa c'è di male?>> mi guarda negli occhi.
<<No niente, grazie Ema.>> gli sorrido.
<<Ti va un gelato?>> dico a lui.
<<Si andiamo lì c'è un bar.>> ci incamminiamo verso il bar e ordiniamo i nostri gelati. Io una coppetta con il Kinder bueno e lui un cono con il pistacchio. L'avevo detto che era in fissa con il pistacchio.
Pago tutto e ci mettiamo seduti in un tavolino, ci sono diverse persone che fanno acquisti.

Stasera ho un po' di paura di trovarmi quella persona che mi manda continuamente messaggi, non posso neanche controbattere perché non si possono mandare messaggi, mi sento bloccata. Mi ritrovo ad essere sempre un passo indietro, sa cosa faccio e dove mi trovo in qualsiasi momento.
<<Stasera incontrerò Michelle.>> dice lui.
<<Ah davvero? Allora non è fake.>> mangio il gelato mentre mi sento un po' strana.
<<No a quanto pare.>>

Sconosciuto: perché hai preso una coppetta piuttosto del cono? Cos'è non riesci a leccare per caso?

Non ci posso credere, è qui.
Mi guardo intorno, ma non trovo nessuno di strano sono tutti che parlano o mangiano tra di loro infatti non c'è nessuno che usa il telefono.
Sto iniziando ad avere paura, non riesco più a stare tranquilla. Mi segue ovunque ed io non so come difendermi.

Sconosciuto: mi stai cercando per caso?

È ancora qui.
<<Ema noti qualcuno con il telefono per caso?>> gli chiedo a bassa voce.
<<No no perché?>> si guarda attorno.
<<No niente mi sentivo osservata.>> finisco il mio gelato.
<<Vabbè credo sia normale, siamo seduti qui e ci sono persone che camminano e anche noi li stiamo guardando.>>
<<Si lo so.>> lo guardo. Non gli posso dire quello che sta succedendo.
<<Ecco vedi, comunque non sto notando nessuno di particolarmente pericoloso. Poi ci sono io qui.>> mi prende la mano e noto un luccichio, ma la leva quasi subito.
Ora mi sembra strano pure lui.

Siamo stati un'altra ora al centro commerciale, abbiamo camminato più che altro e dato un'occhiata, ma non abbiamo comprato nulla.
Mi sono fatta la doccia e adesso mi faccio i capelli lisci. Mi trucco dopo perché ancora dobbiamo mangiare e stasera saremo in tanti e saranno tutti da me.
Mentre mi sistemo i capelli ascolto un po' di musica, mi rilasso molto così però vengo interrotta con l'arrivo di una chiamata. Era Ludovica.

<<Ehi, so che per adesso stiamo avendo problemi, ma ti va di andarci insieme alla nostra festa?>>
Come mi può proporre questo e fare finta di niente?
<<Ci vado con Ema e veniamo un po' sul tardi, non so tu ci aspetti?>>
<<Ah c'è Ema? Ma non ti stacchi mai da lui? Più che migliori amici sembrate fidanzati.>> fa una piccola risata. Non capisco perché mi dice questo ora, che le cambia a lei? Lo sanno tutti che io e lui siamo solo amici.
<<Non mi interessa quello che pensano gli altri, tutti lo sanno che siamo solo amici e niente di più e non capisco perché mi stai dicendo questo, mi devi dire qualcosa?>> le chiedo.
<<Stavo scherzando, non agitarti, comunque no non ti devo dire niente e no non vengo con voi.>>
<<Ah va bene, come vuoi.>> dico solo. Sta facendo tutto lei e non ne capisco il motivo.
<<Ci vediamo dopo, ciao.>>
<<Ciao.>> stacco la chiamata.

Secondo me c'entra Federica in tutto questo, che lei mi chiami così dal nulla e mi dice queste cose. Non significa che dopo che due amici si scambiano un bacio poi è sicuro che si metteranno insieme.
Quest'anno è tutto strano e abbiamo appena iniziato il nostro ultimo anno.

Sistemo tutta casa e apparecchio un grande tavolo. Prima di tornare avevo preso degli snack da mettere come aperitivo.

<<Vado a prendere i nonni e torno, va bene?>> si allontana mio padre.

Sconosciuto: che fai?

Mi siedo sul divano e prende il telefono, ancora questo. Non lo sopporto più.

Sconosciuto: entro a casa tua e mi siedo con te, che dici?

Sobbalzo, è qui che mi spia..
Mi alzo di scatto e noto Kira comportarsi in modo strano, loro sentono se c'è qualcuno, chiudo tutte le finestre coprendole pure con la tenda, corro prendendola in braccio verso il bagno e ci chiudiamo dentro.

Da qui non mi potrebbe mai vedere.

Sconosciuto: vedi che la porta è aperta e mi sto mangiando qualche patatine, sono molto buone.

Oddio è vero qui, lo sento mangiare.
Inizio a piangere.. questo non ha delle buone intenzioni e devo stare attenta.

Mio padre e i miei nonni dovrebbero arrivare tra poco e sono in pericolo.
Prendo la scopa dietro la porta, mi faccio coraggio e apro la porta. Mi avvicino piano al salone e non noto nessuno. Mi sono immaginata tutto?? Non penso proprio, sentivo mangiare e poi Kira faceva un casino, mi fido di lei.
Guardo il piatto e infatti avevo ragione, era quasi tutto pieno e ora ne mancano metà patatine.

Sconosciuto: bella la tua cameretta.

Vado in cucina e prendo un coltello, sono stufa.
Corro in camera mia e apro subito la porta, nessuno, non c'è nessuno.
Mi ha presa in giro, lui non è più qui.
Per me è un maschio, non credo che una ragazza mi direbbe ste cose.
Mi arriva una chiama è lui..

<<Pronto.>>
<<Ciao Rachel.>> mi dice ma non riesco a riconoscere la voce è robotizzata.
<<Cosa vuoi da me?>>
<<Tante cose ragazzina.>>
<<Chi sei?>> dico trattenendo il respiro.
<<Non posso dirtelo non sarebbe più divertente.>> ride e con quella voce sento un brivido, ho davvero paura. Questo vuole divertirsi con me. In sottofondo sento altre risate, non è solo, dietro a questa cosa ci sono più persone nel mezzo.
<<Fanculo.>> gli dico.
<<A stasera Rachel.>> chiude la chiamata.

Chi è questo sconosciuto secondo voi?
Lasciate qualche stellina o qualche commento..🌟🌟🌟

NON DOVEVO INNAMORARMI DI TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora