<<Ema, ehi svegliati.>> mi scuote il braccio delicatamente.
<<s-iiii mhmm.>> capisco di dire qualcosa di incomprensibile quando la sento ridere. Ecco almeno con me ride.
Dopo 5 minuti apro lentamente gli occhi, perché diciamo che mi sento un po' osservato. Chi sarà mai..
<<giorno.>> dico con la voce impastata dal sonno.
<<a te.>> incrocia le gambe guardandomi.
<<Questo pomeriggio se non hai nulla da fare dobbiamo andare a prendere a Kira dalla veterinaria.>> mi guarda felice e le compare un sorriso a 32 denti.
Perché sorride se Kira è ancora dalla veterinaria? Non capisco. Certe volte è strana questa ragazza.
<<Perché che ha avuto?>> la guardo non capendo.
<<Mio padre mi ha detto che è stata punta da un'ape ed era diventata una palla.>> mi guarda un pò triste.
<<oh la mia piccolina, appena ci vedrà starà subito meglio.>> la abbraccio.
Questa cagnolina mi ha visto crescere, sarò un fratello anche per lei.{Pov's Rachel}
Mi ci voleva quell'abbraccio, lui sa capirmi sempre, l'ha sempre fatto.
Mi stacco da lui e vado in bagno per prepararmi.
Decido di mettere dei jeans chiari strappati al ginocchio con una maglietta verde che ha lo stemma dell'erba.
Mi piace tanto questa maglietta poi me l'aveva regalata Ema e quindi è speciale per me.
Nel mentre che io mi prepari Ema è andato a casa, non aveva con sé il cambio.
Vado in bagno, mi lavo i denti e per lavarmi la faccia uso l'acqua fredda così mi sveglio, ho ancora un po' di sonno, ieri alla fine non abbiamo dormito tanto. Decido di truccarmi un po' per coprire delle occhiaie troppo evidenti per i miei gusti, metto un po' di fondotinta e un po' di mascara, infine indosso delle all star bianche che sono le mie preferite.
Ne ho altri tre paia, ho una sorte di ossessione per queste scarpe.<<Papi sto andando ci vediamo questa sera, ci vado io a prendere a Kira insieme a Ema, va bene?>> lui annuisce mentre gli stampo un bacio sulla guancia.
Vi starete chiedendo che fine avrà fatto mia madre.
Purtroppo lei se n'è andata 2 anni fà per colpa di una malattia.
Ha sofferto tanto, ma il male ha avuto la meglio su di lei.
Mi manca anche se non si nota tanto, diciamo che nascondo la tristezza perché non voglio la compassione degli altri. Nessuno sa cosa ha passato mia madre e cosa abbiamo passato noi, cioè: mio padre, mio fratello ed io.
Mi fa male vedere gli altri bambini o ragazzi giocare e scherzare con le proprie madri..invece io non posso farlo più.
Essendo l'unica donna della casa, mio padre e mio fratello, mi stanno sempre addosso, hanno paura che mi possa capitare. qualcosa. Li capisco, anch'io faccio così con loro. Soprattutto con mio padre lo vedo che sta male e che le manca..Busso alla porta del mio migliore amico e apre la madre di lui, amica stretta della mia.
La saluto dandole un bacio. Lei mi è stata accanto e la ringrazio per questo. Ci ha aiutato tanto soprattutto in casa o anche per una minima cosa.<<ehi Ema hai finito?>> salgo e rimango nel corridoio, accanto alla sua camera.
<<si entra.>> entro in camera e lo vedo a petto nudo con una maglietta nera in mano e dei jeans neri, anche lui ha le all star bianche.
Arrossisco, non so mai come comportarmi quando è a petto nudo, mi imbarazza.
<<ma come ci andiamo?>> lo guardo grattandomi la nuca.
<<ho fatto 18 anni un mese fa, ti ricordi quando non ho bevuto alla festa? Ecco avevo preso la patente e ti avevo accompagnata a casa.>> fa un sorriso soddisfatto.
<<Non mi ricordo.. cazzo..>> dico sgranando gli occhi.
<<eh grazie al cazzo, eri ubriaca persa, menomale che c'ero io.>>
<<ma che bravo questo ragazzo.>> lo guardo dandogli una ginocchiata sul fianco, ma neanche l'ha fatto muovere di un centimetro.<<noi allora andiamo.>> dice Ema alla madre.
<<venite qua a pranzo?>> grida la madre per farci sentire.
<<va bene.>> gridiamo insieme.Siamo appena tornati dalle lezioni, niente di entusiasmante, il prof di matematica ci ha fatto fare degli esercizi alla lavagna e quella di italiano invece ci ha fatto vedere un film, le andava di vedere il Titanic allora l'abbiamo accontentata.
Stiamo andando dalla veterinaria a prendere Kira.
È un Labrador di 2 anni. Ha il pelo bianco e sembra una polpettina. Ama giocare, stare in compagnia e soprattutto ama mangiare.Cosa dire? La amo.
Ma lei ha sempre amato Ema, mi ricorda la mia mente.
L'ha capito che è un bellissimo ragazzo, infatti quando lui è con noi lei neanche mi guarda, in quel momento esiste solo lui per lei.<<tranquilli si sta riprendendo, non ha avuto nulla di grave, mi raccomando portatela di nuovo domani per un altro controllo.>> sorride la veterinaria.
Come altezza è nella media, capelli neri con occhi marroni, indossa una divisa e in questa clinica il colore è sul rosa-viola.Siamo in macchina e Kira continua a fissare Ema anche se lui è concentrato a guidare e neanche la guarda.
<<si è innamorata.>> rido guardandola.
<<di chi?>> mi guarda confuso.
<<di te.>> lo guardo ridendo.
<<chi s'innamorerebbe di uno come me? Solo lei.>> gli accarezza la testa e la cagnolina inizia a scodinzolare felice.
<<questo lo dici tu, non sai quante ragazze mi fermano per chiedermi cose su di te.>> lo guardo negli occhi.
<<cosa ti chiedono queste ragazze?>> mi guarda negli occhi poi lo sposta sulla strada.
<<beh, ovviamente iniziano col dirmi che sei un bel ragazzo, ti farebbero tutte, sembri un ragazzo sistemato, alla mano e anche simpatico..>>
<<Anche tu mi faresti?>> dice spostando lo sguardo verso di me.
<<B-beh, n-non sei.. a-attento.>> grido appena sento la macchina suonare verso di noi.Ema per fortuna riesce ad avere i riflessi pronti per scansare la macchina, appena la ferma sospiriamo entrambi.
<<oddio, cazzo, l'abbiamo vista brutta.>> stringo forte Kira tra le mie braccia mentre Ema poggia una mano sulla mia gamba e la stringe forte.
<<non avrei mai permesso a quella macchina di farti del male, non me lo perdonerei..>> appoggio la mia mano sulla sua stringendogliela.
<<Neanch'io Ema, sei importante per me..>>Cosa ne pensate del carattere di Rachel? Come vi sembra?
Lasciate una stellina o un commento, grazie ancora..
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NON DOVEVO INNAMORARMI DI TE
Mistero / ThrillerLei è Rachel Dawes, ha 17 anni e proviene da New York. Lui invece è Emanuel Dallas il suo migliore amico, conosciuto molto a scuola. Si conoscono da quando sono piccoli, non si sono mai staccati da allora. Si divertono tanto insieme e Rachel può co...