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«Mi sei mancata.» sussurrò lui con un filo di voce poi afferrò per un fianco la ragazza e l'attirò a sé, avvolgendo le braccia intorno alla sua vita mentre lei si dimenava per liberarsi dalla sua presa e nel frattempo il suo cuore faceva le capriole per la felicità.

Mackenzie aveva gli occhi lucidi, ma furiosi. «Come puoi dire che ti sono mancata quando mi hai letteralmente messa da parte?!» sibilò, conficcando le sue unghie nelle spalle di lui, anche se senza fargli del male per via della felpa enorme che sembrava proteggergli la pelle.

Come poteva presentarsi davanti a lei e dirle che le mancava quando non aveva mai, nemmeno una volta, risposto alle sue chiamate e ai suoi messaggi? Per non parlare del fatto che quando Rebecca la invitava a casa loro, lui non usciva mai dalla sua stanza, facendo promettere alla sorella di non entrare mai e di non disturbarlo nemmeno per scherzo. Si era sempre comportato da codardo.

Ethan abbassò lo sguardo mortificato, una volta che Mackenzie si fu staccata dal suo abbraccio. «Ti ho sempre avuta nei miei pensieri. Eri e sei il mio pensiero fisso. Non ti ho mai dimenticata, anche perché è impossibile dato che mia sorella è la tua migliore amica e lei molto spesso mi parlava di te».

Mackenzie rifilò un'occhiataccia a Rebecca che deglutì spaventata poi scrollò le spalle, «Di qualcosa dovremmo pure parlare e poi ti ho sempre sulla punta della lingua quindi...»

La ragazza dalla chioma color lavanda roteò gli occhi spazientita poi sbuffò. «Perché non mi hai mai cercata?»

Ethan si abbassò di poco la mascherina per respirare aria pulita poi la riportò sulla bocca piena e perfettamente simmetrica, «Perché avevo paura che se ti avessi cercata, avrei provato in ogni modo a tornare con te e facendo così ti avrei coinvolta nel casino che è il mondo della musica.» spiegò lui, mordicchiandosi l'interno guancia, anche se le due ragazze non potevano vederlo.

«Ti ho già spiegato nei messaggi diretti su twitter come la penso su questa cosa. Io non sono debole e mai lo sarò, non dopo quello che ho passato. E poi degli stupidi rumors non mi avrebbero mai fatto dubitare di te... Ovviamente se avessero pubblicato una foto di te che baci qualcun'altra, allora lì due domande me le sarei fatte, ma non è mai successo che uscisse una cosa del genere quindi perché avrei dovuto dubitare di te?» Mackenzie inarcò un sopracciglio con ovvietà.

Fece scoccare la lingua contro al palato, scocciata dalle occhiate che le persone le stavano rifilando. «Ma con tutte le cose che ti ho detto perchè non mi odi? Nemmeno un po'?» continuò lei, una volta entrati in macchina. Troppe persone si erano fermate a sentire quello che si stavano dicendo e a cercare di capire chi fosse il ragazzo. Farsi i cavoli loro mai eh...

Ethan emise una breve e roca risata. «Non potrei mai odiarti. So di aver sbagliato. Ora me ne rendo conto. Avrei dovuto raccontarti la verità subito e non lasciarti così su due piedi. Avrei dovuto confessarti che ero terrorizzato all'idea che tu mi avresti lasciato una volta che qualche stupido rumors sarebbe venuto fuori, senza pensare al fatto che forse tu avresti creduto a me e non a loro. Sono un codardo, lo so. Ma sono un codardo che è ancora innamorato di te, dopotutto».

Hater [Youth Series ~ Book #10]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora