#28

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Jungkook non sapeva ancora bene cosa volesse dire amare. Nella sua vita aveva avuto solo qualche cotta e si era reso conto di essere gay solo perché non aveva mai avuto interesse nelle ragazze. Tuttavia, con Jimin era diverso; sentiva che non si trattava di una semplice cotta ma di qualcosa di più profondo, di più vero.

Quando lo capì? Beh, successe nel momento in cui quella vicinanza diventò insopportabile. Il maggiore gli aveva confessato i propri sentimenti qualche giorno prima e lui aveva parlato con Taehyung, il suo migliore amico. Ci aveva parlato, riparlato e parlato ancora, fino a quando questi non lo convinse ad ammettere a se stesso i propri sentimenti. Così Jungkook era finito per andare a casa di Jimin e a vestirlo, trattenendo il respiro per non gemere a causa del suo corpo perfetto così vicino.

Si era ripromesso di stare calmo, di respirare e di dirgli tutto con calma. Non voleva correre, desiderava solo provare a far funzionare l'inizio di una possibile relazione con il castano. Tuttavia, nel momento in cui i loro occhi si era trovati e quelli Jungkook si accorse ti quanto fossero belle le labbra del suo hyung, si avvicinò istintivamente ad esse e le sfiorò delicatamente con le proprie.

La sensazione che seguì quest'ultimo evento fu una delle più belle che il minore ebbe ma provato; era come se finalmente avesse trovato il suo posto sicuro, come se le labbra di Jimin fossero il dolce più buono mai preparato nell'intero universo. Come se il destino, a cui piaceva così tanto giocare, avesse finalmente fatto riunire due metà di un unico oggetto, di un unico cuore.

Sentì Jimin cedere sotto il suo tocco, forse a causa dell'emozione.
Fortunatamente dietro di loro c'era un letto.








Nota dell'Autrice:
Per la vostra gioia oggi sono in vena di pubblicare~

Jikook }{ KakaoTalkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora