Epilogo.

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- Mi manchi, sai? - Jimin sussurrò davanti alla telecamera del computer. Jungkook annuì semplicemente, il viso triste e scoraggiato. - Ya... Ti amo, Kookie. Non essere così triste. - Continuò il maggiore, volendo consolare il proprio ragazzo con una carezza, un bacio.

Era straziante vederlo così triste e non poterlo toccare.

Jungkook aveva dovuto trasferirsi in America per un anno a causa di un'offerta di lavoro molto prestigiosa. Di quell'anno erano passati già sette mesi ma, ovviamente, i due non ne potevano più di quella distanza. Avendo goduto della reciproca e quotidiana compagnia per due anni, ovvero il tempo che entrambi ebbero per finire l'università, era diventato difficile vivere lontano dal calore del corpo dell'altro.

- Hyung, ora devo andare. Ho un'udienza in tribunale. - Lo avvisò Jungkook, sospirando. Guadagnava un sacco di soldi lì in America e ne era molto più che felice... Eppure cosa poteva farlo sentire meglio del proprio fidanzato? Dei suoi abbracci, dei suoi baci, delle sue coccole, delle ore passate ad amarsi? Niente. Neanche una barca di denaro avrebbe potuto sostituire Jimin. Ovviamente, di questo il maggiore era consapevole.

- Va bene. Però chiamami appena hai finito, oppure mandami un messaggio. Okay? - Jimin gli disse, stringendo più forte il proprio telefono come se stesse, in realtà, stringendo Jungkook. Lo vide annuire e chiudere velocemente la videochiamata, facendo così apparire la schermata di Skype sullo schermo. Jimin sospirò e controllò le notifiche, trovandone una del suo Jungkook.

jjkookie
Ti amo.

parkjiminnie
Anche io ti amo.

jjkookie
Stai sorridendo?

Jimin sospirò ancora. Non stava sorridendo affatto, ma questo Jungkook non poteva saperlo.

parkjiminnie
Sì, certo!
Ti ho promesso che avrei sorriso sempre.

jjkookie
Bugiardo.

Jimin squadrò il messaggio. 'Bugiardo'? Possibile che Jungkook sapesse leggergli nella mente anche da così lontano?

Improvvisamente, sentì delle braccia avvolgersi attorno alla sua vita. Riconobbe subito il tocco di quella persona, quindi non sobbalzò ma lasciò semplicemente che una lacrima gli rigasse il viso e venisse tirata via da un bacio.

- Yah, bugiardo. Mi hai detto che stavi sorridendo.

- Jungkookie. - Jimin si girò, stringendo Jungkook in un forte abbraccio. Si chiese come facesse il minore a sapere che non si trovava a casa ma in quel parco, quello in cui avevano fatto il loro picnic...

- Ti troverò sempre, e non ti lascerò mai. - Gli disse Jungkook, leggendogli nella mente ancora una volta. Era come se quello scemo fosse nella sua testa. Jimin sorrise, nascondendo il viso nell'incavo del collo dell'altro.

- Ti amo.

- Anch'io.







Note dell'Autrice:
Anche l'happy ending, cosa volete di più dalla vita?
Okay adesso passo alle mie domande. Sono solo due, quindi RISPONDETEMI.
1) Volete un sequel?
2) Vi piacerebbe se facessi una storia del genere, molto leggera?

Dunque. Come detto nel capitolo precedente, ho già delle bozze fatte che pubblicherò in un futuro tutt'altro che prossimo, tuttavia le storie che sto scrivendo seguono una linea molto più introspettiva e "pesante". Questa è stata la ma prima storia di questo tipo e non so se sia uscita bene come volevo...
Spero che facciate un salto anche nelle mie prossime storie.

Bye bye♡
-Ely♡

Jikook }{ KakaoTalkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora