#14

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Jungkook aveva passato una settimana lontano da chiunque, rimanendo semplicemente buttato sul letto come un cadavere. La camera, esattamente come la casa, puzzava di chiuso ed era costantemente buia e silenziosa. L'atmosfera al suo interno era non solo opprimente, ma deprimente. A causa di quel 'non rompere', Jimin aveva smesso di scrivere al minore. Aveva smesso di telefonargli, di dargli il buongiorno, di chiedergli di scopare. Tutto per colpa di quello stupido obbligo.

Sedeva in cerchio proprio accanto a Taehyung, il suo migliore amico, mentre giocava ad obbligo o verità. Siccome era un ragazzo timido, molto dolce e carino, solitamente nessuno gli dava obblighi pesanti come fare sesso con qualcuno (evento che, invece, era capitato a Yoongi) o cose simili. Insomma, non lo chiamavano tutti 'Kookie' a caso. Tuttavia, sapevano del suo recente interesse verso Park Jimin e dei continui messaggi da parte di quest'ultimo, che a quanto pareva provava una specie di ossessione nei confronti di Jungkook.

Siccome era preso dalla serata con gli amici, non stava controllando molto il telefono e continuava a ricevere messaggi su messaggi, sempre più insistenti, sempre più numerosi. Svariati "Mi manchi", "Ho bisogno del mio fuckboy" e stronzate simili; così, quando finalmente decise di rispondergli, la bottiglia puntò su di lui.

- Jungkook. - Yoongi sorrise maliziosamente guardando dritto negli occhi del minore, che aveva alzato la testa dallo schermo con la chat di Jimin prima di aver avuto il tempo di digitare qualcosa. - Rispondigli male, molto male, e digli di non rompere.

Con il cuore stretto e lo stomaco che si attorcigliava, Jungkook fece quanto richiesto.

Jikook }{ KakaoTalkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora