IL SUO BUONGIORNO

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Mi alzai intontito.

"Oddio sono già le 12!" sussurro nel bel mezzo del silenzio ,il mio sguardo si sposta verso la testa bionda nel letto,strabuzzo gli occhi e la scuoto Alexandra! Alexandra! mugugna "Ale che ci fai qui?" sprofonda la faccia nel cuscino mentre dice "amo volevo farti una sorpresa,ora torna a dormire con me dai." Le levo le lenzuola di dosso,mi alzo di scatto puntandole un dito contro "nessuna sorpresa,tu te ne vai,ma all'istante proprio!"

Due minuti dopo sono solo,prendo in mano il telefono cercando il coraggio per affrontarti e per affrontare realmente ciò che provo per te. Il telefono squilla,ad ogni squillo perdo un battito e nel bel mezzo di quel ritmo arrivi tu,con la tua vocina "Mia.

Mia avevo bisogno di parlarti..ci penso da troppo..ti penso da troppo." Singhiozzò.. "ho detto qualcosa che non va..? ascolta Mia:so di essermi comportato da verme,se solo sapessi che tu ancora mi vuoi..se solo sapessi che non sono lunico a sperarci,se solo sapessi questo io ti verrei a prendere,ti tratterei da vera principessa e tornerei ad essere il tu principe tatuato!" sospirò.

"Riccardo io..non so come dirtelo.."

"c'è un altro?"

"si."

Il mio cuore di colpo si frantumò.

"Riccardo io sto ancora cercando di dimenticarti,ti prego..non farmi questo!"

"questo cosa?" chiesi con un filo di voce

"non tornare così..come se niente fosse..non tornare per distruggere le poche certezze che mi erano rimaste,per poi andartene così come sei arrivato!" la sua voce è rotta,straziata,è ancora ferita ma la sento ancora mia,la mia Mia.

"Mia io non mi rassegno. sono stato orgoglioso fin troppo ed entrambi ci siamo stati male,ora che ho messo da parte l'orgoglio non ho nesuna intenzione di mollare! Io non mi arrendo proprio ora!"

"invece mi sa proprio che ti toccherà farlo,dovevi pensarci prima! Accetta il fatto che non sia più tua! Ciao Riccardo,spero troverai ciò che hai trovato in me in quelle oche che ti ostini a frequentare!"

"Mia mi.." non faccio in tempo a finire la frase che mi atttacca in faccia.

Rimasi immobile in quel punto della stanza,di scatto lanciai il telefono contro il pavimento "mi dispiace! Mi dispiace ok? Mi dispiace di essere lunico dei due a non aver dimenticato,a non essersi arreso!"

Mi fiondai sulle scale,tutto ciò di cui avevo bisogno era il mio sacco da boxe.

Nudo di un'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora