RICOMINCEREMO

15 6 3
                                    

Stavo parcheggiando l’auto di fronte al mio posto di lavoro quando notai una ragazza con un top fluo,mi sforzai di guardare meglio e non appena mi resi conto di chi stavo fissando insistentemente attraversai la strada senza curarmi delle macchine che mi suonavano. ‘’Mia.’’ Lei si sbloccò ‘’Mia puoi venire un attimo con me? Voglio parlarti ma in privato,senza dare spettacolo.’’ Si voltò e rispose distaccatamente ‘’ok,fai pure.’’ Entrammo in macchina,mi voltai verso Lei poggiando la testa sul finestrino ‘’volevo scusarmi.’’ ‘’per cosa?’’ chiese Lei freddamente ‘’per tutto?’’ ‘’tutto cosa?’’ ‘’vuoi davvero sentire l’elenco completo?’’ accavallò le gambe nude,posò le mani sul ginocchio destro sovrapponendole ‘’sai benissimo che cosa voglio.’’ ‘’si,lo pensavo. Ma ora non lo so più.’’ ‘’ok,ora stai travisando.’’ Rispose facendo cenno di andarsene ‘’no Mia,aspetta.’’ Dissi disperatamente ‘’scusa.’’ ‘’non faccio altro che scusarmi.’’ Dissi poggiando la testa sul volante ‘’non ne combino una giusta..specialmente con te. Che cosa devo fare?’’ ‘’devi arrivarci da solo Riccardo,non sei più un bambino!’’  rispose fredda come il ghiaccio ‘’so di non essere un bambino ma credimi,quando ci sei tu attorno lo sono,lo sono eccome. Cioè..non è che lo sono,però lo sembro e mi ci sento. Quando sto con te mi sento come un bambino alle giostre e quando non ci sei..beh quando non ci sei è anche peggio.’’ Si voltò verso di me ‘’frena,frena. Dove vuoi arrivare?’’ alzai la testa,misi le mani sul volonte e lo strinsi ai lati ‘’so che non hai mai avuto davvero a cuore nessuno e so anche che con me è stato diverso,è diverso perché non è ancora finita,non è finito nulla.’’ ‘’questo lo dici tu.’’ Mi interruppe Lei ‘’fammi finire o perdo il filo del discorso!’’ si voltò cercando di soffocare la sua risata ‘’in tutto questo tempo ho potuto conoscerti ed apprezzarti,ho capito che tu hai una visione tutta tua dell’amore però ami più degli altri ed in tutto questo tempo me lo hai dimostrato,mi hai dato il doppio dell’amore che io ti ho dato.                                                                                                                                                                                  Mentre non c’eri ho avuto modo di riflettere,sentivo la tua presenza ovunque eppure tu non c’eri e la tua mancanza mi sta letteralmente divorando!’’ presi fiato,le presi le mani ‘’Mia ti chiedo scusa,davvero. Per tutto. Ti chiedo scusa per non averti creduto,per non creduto che tu mi amassi,per averci minimizzati.’’ ‘’e ti chiedo scusa anche per ieri sera e per la mia stupida ed insensata gelosia!’’ si torturò le labbra con le dita per qualche secondo,si voltò,avvicinò il suo viso al mio e rispose semplicemente ‘’okay.’’ Per poi posare le sue labbra tinte sulle mie,la bloccai ‘’okay.’’ Ripetei e presi a baciarla io. Riaccompagnai Mia a casa,una volta di fronte,ancora a motore acceso le chiesi quindi che ne sarebbe stato di noi,fece spallucce e rispose ‘’ricominceremo.’’
Non sapevo esattamente come interpretare quella risposta ma mi dava un minimo di speranza ma mi dava un minimo di speranza o di illusione,non sapevo con precisione. La vidi correre in casa e così sparire.
Andai a lavoro. Ero in ansia,in preda ad un completo stato di fibrillazione ma allo stesso tempo mi sentivo bene,mi ero tolto un peso grandissimo ma soprattutto mi ero messo in gioco.
Finito il turno di lavoro andai a casa di Nicol,bussai e mi venne ad aprire in camicia coi capelli arruffati raccolti in un morbido chignon ma me ne fregai,entrai e mi versai un goccio di birra ghiacciata,bevvi tutto d’un sorso ‘’Nicol sai una cosa?’’ ‘’cosa?’’ rispose fissandomi come fossi un alieno ‘’questa è davvero una bellissima giornata!’’ dissi sorridendo mostrando tutta la dentatura ‘’sei andato a lavoro?’’ ‘’si,sto tornando da lavoro perché?’’ chiesi versandomi dell’altra birra ed aggiungendo della gazzosa. Amavo quel mix,risultava tutto più dolce.                                                                                                                          ‘’oh mio Dio,Riccardo non avrai mica tatuato qualcuno da fatto?’’ ‘’vaffanculo.’’ Le dissi guardandola dritta in faccia,la presi sottobraccio e la coinvolsi in una stupida danza,la presi per le mani e mi allontanai quel poco che bastava ed iniziammo a girare attorno a noi ‘’ma che cazzo state facendo voi due?’’ chiese una voce familiare dietro di noi,mi fermai,mi voltai ‘’Andre! Quanto tempo!’’ esclamai abbracciandolo,mi staccai posandogli le mani sulle spalle ‘’allora come stai?’’ gli chiesi guardandolo speranzoso mentre Lui mi guardava sbalordito ‘’bbene,grazie.’’ Tentennò ‘’Andrea non farci caso,è fatto.’’ Sopraggiunse Nicol dietro di me. Mi buttai sul divano ‘’no,sono solo innamorato.’’ ‘’ci risiamo..’’ e così dicendo Nicol si sedette affianco a me ‘’che hai combinato questa volta?’’ mi sedetti poggiando la gamba destra sulla sinistra e mossi il piede nervosamente ‘’ero stanco,mi mancava così sono andato nell’unico posto in cui sapevo di poterla trovare e l’ho trovata. Eccome se l’ho trovata. Era ad una cena di famiglia ed un ragazzo di fronte Lei le teneva la mano,da lì non c’ho visto più ed ho fatto una scenata. Alla fine la sua migliore amica giustamente mi ha sbattuto fuori.’’ ‘’sai che ti stai mettendo contro la sua migliore amica vero?’’ ‘’si. Cioè no. Conosco abbastanza Aura da poter dire che è una persona fin troppo matura,non si fa condizionare e non si immischia.’’ Risposi frettolosamente ‘’comunque sia,non ho finito. Oggi stavo andando a lavoro quando l’ho incontrata,mi sono scusato e credo mi abbia perdonato.’’ ‘’Mia non perdona così facilmente,credimi.’’ Intervenne Andrea,mi voltai e lo fulminai con lo sguardo ‘’allora perché mi avrebbe baciato?’’ ‘’ti ha baciato?’’ chiese Nicol stupita e confusa ‘’si!’’ risposi entusiasto ‘’beh..se vuoi un parere femminile e contorto secondo me le manchi.’’ ‘’aspetta Nicol! Alla fine le ho chiesto che cosa ne sarebbe stato di noi e mi ha risposto testualmente che ricominceremo. Non so come interpretarla..’’ ‘’risposta abbastanza vaga,ha altro per la testa e si occuperà di voi con calma.’’ Rimasi deluso da quella risposta ‘’ah..’’ ‘’che cosa ti aspettavi?’’ mi chiese dolcemente scostandomi i ciuffi dal viso ‘’non lo so Nicol..mi aspettavo di più. Quindi ora che cosa devo fare?’’ ‘’non forzarla,aspetta che ti cerchi Lei oppure fai in modo che avvenga in modo del tutto casuale.’’ Disse facendomi l’occhiolino. Nicol andò a sistemarsi,Andrea si sedette vicino a me ‘’sei davvero sicuro?’’ ‘’di che cosa?’’ chiesi stupito ‘’di essere innamorato di Lei e di non star perdendo solo tempo..’’ ‘’no infatti,non sono innamorato di Lei’’ risposi strofinandomi la basetta ‘’ah,ecco.’’ Esclamò Lui fraintendendomi ‘’io la amo.’’ Dissi congiungendo le mani e portandomele sotto il mento ‘’ah,wow e questo come ti fa sentire?’’ ‘’non lo so di preciso,un attimo prima mi sento felice,euforico,l’attimo dopo mi sento triste e malinconico. Mi fa sentire tanto bene,tanto quanto mi fa sentire male perché sa farmi stare bene più di chiunque altro e questo è fantastico. Ma sa anche farmi male e ferirmi più di chiunque altro e questo è un problema. Un gran problema.’’ Feci una piccola pausa dal mio discorso e sospirai mentre con la coda dell’occhio mi sorpresi vedendo un Andrea completamente assorto nelle mie parole ‘’mi fa sentire terribilmente fragile perché so che dipendo da Lei e come qualsiasi dipendenza che si rispetti più ne hai e più ne vuoi. A tratti mi fa sentire uno psicopatico dalla doppia personalità.’’ Mi alzai per versarmi dell’altra birra,questa volta aggiunsi del limone e del ghiaccio ‘’sai questa cosa è nuova per me,lo sai di ragazze ne sono entrate ed uscite fin troppe nel mio letto ma questa volta è diverso. Con Lei sono sempre pronto a condividere il letto perfino ad agosto quando mi rifiuto persino di vestirmi.’’ ‘’l’amore fa questo? Ma davvero? No perché con te ha davvero fatto miracoli.’’ Disse Lui sorridendo ‘’affancullu accallelàu (pirla)! Tu invece che dici?’’ si sedette in cucina e giocando con un tovagliolo mi chiese a che cosa mi riferissi,risposi che ovviamente mi riferivo a Nicol e gli chiesi se si trattasse di qualcosa di serio ‘’difficile da dire,è presto e facciamo tutto con estrema calma.’’ ‘’fai bene,è la cosa migliore!’’ gli versai della birra e brindammo,lo minacciai,doveva trattare bene Nicol e lo avrei affettato io stesso con molto piacere,in tutta risposta Lui si mise a ridere poi tutto serio mi guardò ‘’dai fratello,mi conosci. Sono sempre loro che mi spezzano il cuore..’’ ‘’beh,ma ‘sta volta è diverso. Nicol è diversa dalle altre.’’ ‘’ne avrò cura,sta tranquillo.’’ ‘’perfetto.’’ Conclusi soddisfatto ‘’mi mancano i vecchi tempi amico.’’ Ammise ‘’già,anche a me.’’ Ammisi a mia volta ‘’allora perché non ti fermi qui a mangiare? Giuro di aver sentito il tuo stomaco brontolare.’’ Ci pensai su. Accettai in onore dei vecchi tempi.

Nudo di un'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora