HO TROVATO LE PAROLE

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Quale grande stronzo! Davanti ai miei occhi..di sicuro saranno a casa sua e chissà che cosa staranno facendo a quest’ora.. <<devo indagare.>> pensai tra me e me. Mi alzai di scatto,presi una copertina,un cuscino,dei Twix e due lattine di Coca Cola per poi avviarmi alla macchina,saltai sù e misi in moto di fretta,mi appostai alla casa di fronte quella di Riccardo e nell’aspettarlo mi addormentai. Il mattino seguente mi svegliò Riccardo picchiettando sul finestrino,sussultai ‘’Mia che ci fai qui?’’ ‘’niente.’’ Lui osservò tutto ciò che avevo riposto sul sedile destro e disse ‘’Mia fammi un favore,anzi fai un favore a te stessa,chiarisciti le idee.’’ E si voltò,con una forza inaudita aprì la portiera ‘’tu cosa vorresti? Cosa vorresti che ti dicessi?’’ ‘’io non lo so proprio. Non lo so proprio cosa devo fare con te ok? Io so solo che non voglio questo. Tu che mi prendi e poi te ne vai. Mi riprendi e te ne vai! Non sono il tuo cazzo di passatempo Mia! Lo capisci questo o no? Le persone non possono starti appresso a queste condizioni! Mi sento come il vestito preferito di anni fa che tieni nell’armadio e che non butti perché pensi che <<non si sa mai.>>’’ ‘’credi di essere davvero questo per me? Uno stupido vestito che fa la muffa nel mio armadio? Un vestito che potrei ripescare o forse no?’’ chiesi con un filo di voce ‘’si.’’ ‘’grande!’’ ironizzai alzando gli occhi al cielo ed incrociando le braccia al petto ‘’grande..’’ ripetei più a me stessa che a Lui. ‘’allora dimmelo tu che cosa sono io per te!’’ un lampo fracassò il silenzio ‘’perché io davvero..non l’ho capito!’’ concluse ed iniziò così la pioggia mentre Lui insistette ‘’Mia,cosa sono per te?’’ iniziò a picchiettarsi le mani sulle cosce e vedendo che non rispondevo si diresse verso casa.
Dopo qualche secondo trovai il coraggio e lo rincorsi,lo afferrai per il braccio e vedendo che comunque non si fermava mi piazzai davanti a Lui ‘’levati,mi sei di intralcio.’’ Io non mi scomposi minimamente ‘’io non so cosa sei per me ok? Non lo so proprio. So solo che quando ti vedo perdo tutta la mia sicurezza,temo le altre e voglio continuamente dimostrarti che per me sei uno come tantima la verità è tu non sei uno come tanti. Tu per me sei l’unico ed è la cosa che più odio ammettere.’’ <<oltre al fatto che con te ho fatto l’amore.>> aggiunsi ma non lo dissi.
Ripresi fiato,Lui fece per aprire la bocca ma io lo zittì ‘’fammi finire prima che perda il coraggio..non lo so cosa sei per me. So solo che penso a te continuamente. Perfino ascoltando ‘’eccoti’’ che non mi piace nemmeno e non so neanche perché l’ascolto!’’ svelto avanzò,mi baciò lentamente,in modo dolce e passionale mentre le goccioline d’acqua cadevano ovunque e scivolavano su noi due. Felici ed amanti che ce ne fregavamo della pioggia.
Mi alzò in aria mentre continuavamo a baciarci poi iniziò a ridere,una risata felice e spensierata,una risata bambina mentre giravamo attorno a Lui.
Non so quanto durò quel momento,se un’ora,un secondo o un’eternità. So solo che il passa veloce portandosi via attimi di felicità.
Non so quanto durò quel momento,se un’ora,un secondo o un’eternità. So solo che quel momento cancellò tutti i miei ricordi. Non c’era più posto per niente e nessuno.
Non so quanto durò quel momento. So solo che il resto l’ho scordato.
‘’adesso cosa facciamo? Nel senso..aspettiamo di staccarci un po’ da loro,stando lontani anche noi?’’ ‘’scherzi vero?’’ iniziai a balbettare sorpresa dal tono rigido ‘’nno..era una domanda seria.’’ Serrò la mascella ‘’no,assolutamente no. Se tu vuoi fare questa cosa sono fatti tuoi. Poi non aspettarti certo di trovarmi.’’ ‘’era solo una domanda..’’ ‘’era solo una stupida domanda.’’ ‘’eh,ok.’’ Ribattei scocciata ‘’appena posso parlo con Nicol.’’ ‘’ok. È successo qualcosa stanotte?’’ ‘’si.’’ Mi mancò il fiato per qualche secondo ‘’sono stato bene ma poi Lei mi ha parlato di te e mi sono accorto che ero nel posto giusto..con la persona sbagliata.’’ Sospirai,mi avvicinai e mi poggiai sul suo petto. Riuscivo a sentire il suo cuore battere all’impazzata. Non parlai. Mi limitai a stringerlo ed ad ascoltare il suo battito. Non c’era nulla di più da dire.
Rimanemmo così per alcuni minuti poi Lui mi scostò,mi fissò in attesa di una risposta,mi accarezzò una guancia,misi la mia mano sulla sua poi la presi,l’avvicinai alla bocca e ne baciai le nocche.
Erano circa le sei,feci accomodare Riccardo nel mio appartamento nel frattempo andai a bussare da Andrea,dovetti insistere pesantemente,evidentemente dormiva. Ma dovevo farlo. Domani poteva essere troppo tardi. Aprì gli occhi semichiusi,scostò i biondi capelli arruffati dal viso ‘’Mia entra pure.’’ Entrai,mi guardai attorno cercando un punto da fissare,non volevo guardarlo negli occhi mentre gli facevo questo. ‘’Mia dimmi pure..’’ ‘’ok..io non voglio ferirti perciò sarò sincera..voglio stare con Riccardo. Per quanto tu sia fantastico io..io non ce la faccio a volere un altro che non sia Lui. So che io e te abbiamo un passato ma proprio per questo tale deve rimanere. Io e Lui invece abbiamo un futuro ed ho scelto di darci una possibilità.’’si trascinò a forza fino al divanetto,si poggiò sulla sua spalla e si mise la mano tra i capelli ‘’so che sei deluso,lo sono anch’io ma è sempre stato questo che volevo..solo non riuscivo a capirlo.’’ ‘’no Mia,tu non capisci! Lui non ti merita!’’ ‘’cosa stai dicendo?’’ ‘’lo conosco da quando era una una pulce,lo sai che da quando i suoi hanno divorziato ha avuto una sfilza di ragazze? Lo sai che ha anche tirato di coca e per questo non l’ha più voluto vedere?’’ ‘’si,ci siamo detti molto. Soprattutto cose brutte sul proprio passato.’’ ‘’tu non capisci,Lui non cambierà! Non cambierà per te!’’
Quelle parole erano una tale dose di veleno,una doccia gelida. Sentì gli occhi riempirsi di lacrime,guardai il alto nel tentativo di trattenerle e strinsi i denti ‘’buona notte Andrea.’’ E corsi via,corsi fino al mio appartamento con gli occhi colmi di pianto. Spalancai la porta e corsi a rifugiarmi in bagno,feci scorrere l’acqua,mi sedetti sul bordo della vasca e scoppiai in un pianto sommesso.

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