HO SCRITTO DI NOI

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"Sì,voglio stare con te. "
Avrei potuto fare lo stronzo,dirle che era tardi e non volevo più una relazione esclusiva ma non lo feci. Aspettavo solo quelle cinque parole,quell'unica frase mi aveva fatto scoppiare il cuore di gioia. Sapevo che Mia faceva fatica ad affrontare ed assimilare le emozioni perché provava ribrezzo verso tutto ciò che avrebbe potuto renderla felice.
Mia rifiutava la felicità per paura del dopo. Lei ha sempre creduto che dietro alla felicità si celasse  un'amara fregatura pronta a mostrarsi.

Le misi una mano dietro la testa,la baciai teneramente afferrandola afferrandola e prendendola a mo di sposa.

Al ritorno in macchina regnò il silenzio,Mia dormiva come una bimba,non accesi nemmeno la radio per paura di svegliarla nonostante odiassi a morte fare qualsiasi cosa senza la musica.

Una volta a casa la spogliai,ogni indumento che indossava era umido,l'avrei anche fatta lavare ma dormiva talmente profondamente e non l'avrei certo svegliata. La misi a letto coprendola con il lenzuolo,accesi la piccola lampada in vetro a forma di gufo ed iniziai a scrivere:un giorno te lo dirò. Te lo dirò che ho scritto di noi..

Col tempo gli scaffali vuoti di casa mia divennero pieni. Oramai Mia dormiva da me spesso e volentieri perciò era risultato piuttosto automatico per Lei lasciare da me le sue cose e per me era diventata una cosa normale trovare pezzi di Lei ovunque. Dal mascara ed il rossetto di riserva era passata a lasciare l'intera beauty case preferita,è stato tutto molto naturale. L'unica cosa che non aveva mai lasciato erano i vestiti,quelli li rubava a me ed alla fine glieli avevo regalati,quella donna sarebbe stata in grado di appropriarsi dell'intero armadio.

Mi svegliai,posai una mano poco più in là di me rendendomi conto che l'altra metà del letto era vuota,presi un bel respiro e mi alzai,sulla porta trovai un post it "tranquillo non ho ancora cambiato idea. Voglio ancora stare con te,per ora. Sono al Lidl a prendere i nostri cornetti." Lo strappai,aprì il cassettone sotto il letto e lo attaccai di fianco agli altri,si potrebbe pensare che io sia un accumulatore seriale ma io preferisco vedermi come il custode dei segreti. Tutti vogliono perennemente archiviare,mettere completamente da parte ed infine dimenticare. A me non è mai interessato nulla di tutto questo,io ho sempre voluto mantenere vivo il ricordo.

"e il mio cornetto?" Chiesi "mh,l'ho mangiato." Rispose mordendosi il labbro "tu non ti svegliavi amore! Ed io ne volevo un altro!" aggiunse amalgamando gli ingredienti della pizza "sei così buffa mentre cucini." Osservai cingendole la vita da dietro ed infilando la mia testa nell'incavo tra il collo e la spalla "oh ma davvero? È un modo per dirmi che sono un'incapace a cucinare?" sbuffai rivoltandola verso di me "voglio solo dire che amo guardare la mia bellissima ragazza mentre cucina per noi." "ah ti conviene." E con le mani tutte infarinate mi sporcò appositamente le guance così l'afferrai per il bacino sbattendola sul bancone "oh." Disse in tutta risposta da finta sbalordita,l'accarezzai sotto la canottiera in pizzo,mi attirò a sé così finimmo entrambi sul bancone ed in un attimo i vestiti finirono a terra,le unghie affondarono nella carne,le mani si incontrarono,s'invischiarono,le bocche si unirono e le anime si fusero.

"allora collega,come ti trovi a lavoro?" le chiesi mentre le rimettevo il reggiseno "non male devo dire,poi il mio capo è un gran bonazzo sai?" "si?" chiesi con un sorriso ebete stampato in faccia "assolutamente si." " inizio ad essere quasi geloso." Sorrise maliziosamente "Mia se il tuo capo non fossi io ma comunque un uomo attraente,tu che faresti?" "nulla se fossi fidanzata e presa dal mio" ragazzo." "e se invece non lo fossi? chiesi con una punta di gelosia mista a curiosità "potrei fare tutto.." rispose con molta nonchalance "ok." "perché?" "no così!" si voltò verso di me,si mise a gambe incrociate e mi prese le mani "Riccardo,guardami. Non importa che cosa farei,importa che cosa sto facendo ed ora sto con te e non vorrei stare con nessun altro,capito? Non vorrei stare con nessun altro. Perché devo sempre ricordartelo? Perché mi fai sempre queste domande stupide?" abbassai la testa,Lei mi lasciò le mani e saltò giù,si sistemò la gonna e si diresse verso la porta,la raggiunsi ed afferrai la sua mano "Mia dove vai?" "lontano da te,okay?" "ok." Risposi aprendole la porta,si fermò per osservarmi un attimo "te ne vai o no?" chiesi spazientito fissando il pavimento,scosse la testa e se ne andò. Sbattei la porta così forte che mi venne da trasalire. Quella scossa mi fece render conto di tutto ciò che impulsivamente avevo detto e fatto. Dannazione mi sentivo un fottuto idiota al solo pensiero. Come potevo dubitare di Lei? Del nostro amore? Ma la verita è che provavo un amore talmente forte ed intenso che stava sfociando nell'ossessione.
Dovevo assolutamente lasciarla andare.
Poteva stare bene solo lontano da me e dalla mia stupida gelosia.
Eppure il solo pensiero di averla vicina mi rassicurava a tal punto che lo stormo di voci nella mia testa taceva.
A questo punto iniziai a pormi una sola domanda:questo è amore o ossessione?

Nudo di un'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora