DUE CUORI ED UNA CAPANNA

28 7 1
                                    

Quella ragazza non poteva fare sul serio,dipinge me come un ragazzino dalla doppia personalità quando in realtà sembra soffrirne Lei.

Mi vuole. Poi non mi vuole. Prima non vuole andarsene. Poi se ne va.

Tutto questo non mi sta bene,ho bisogno di calmarmi per poter pensare a mente fredda. Accendo il telefonoe cerco Novo amor su youtube,le sue canzoni sembrano un po tutte uguali ma tutte hanno un potere calmante su di me. Ma non questa volta.

Quando si tratta di Lei io non so che succede. Io non so cosa mi succede. So solo che se si tratta di Lei io divento capace ti tutto.

Stoppai la musica e chiamai Andrea per chiedergli dove abitasse Mia e maledizione,abitavano nello stesso palazzo.

Presi il casco,la moto ed andai a tutta velocità,una volta al suo appartamento citofonai varie volte ma non rispose nessuno così mi sedetti ad aspettare sulle scale di fronte. Dopo circa mezzora la vidi arrivare a braccetto con Andrea,distolsi lo sguardo e mi alzai per evitarli "Richi! Amico ti sei ripreso?" "oh,si,si! dove vai? Vieni con noi a mangiare qualcosa!" "ma va,non voglio disturbare. Stavo giusto andando su in terrazzo." "ma va. Tu non disturbi mai! Vero Mia?" sorrise a stento "vero.." "e va bene."

L'appartamento di Mia era pieno di foto,sue,di Maluma,il suo cantante preferito,di Cara Delevigne,la sua modella preferita e di pagine di  libri. Mia mi aveva raccontato di aver letto "io prima di te",di essersene innamorata e di aver pianto sia leggendo il libro che vedendo il film,Mia voleva che andassi con Lei a vederlo ma io non potevo. Aveva stampato una pagina di quel libro ed aveva sottolineato in fucsia la frase:

«Sai una cosa?»

Avrei potuto restare a guardare il suo viso tutta la notte. Il modo in cui gli occhi si increspavano agli angoli. Il punto in cui il collo incontrava la spalla.

«Cosa?»

«Qualche volta,Clark,sei praticamente l'unica ragione per cui desidero alzarmi al mattino.»

Avrei voluto anch'io dirle queste frasi dolcissime ma come potevo?

"Andre chiamo Aura,tu chiama un po di amici così facciamo una festicciola. Non ho ancora inaugurato casa." Gli disse facendogli locchiolino.

Aura portò un paio di amiche ,tutte bellissime e cercavano inutilmente di far conversazione con me mentre io tentavo inutilmente di attirare l'attenzione di Mia,che però era troppo impegnata a parlare con il suo bamboccione.

"quel succhiotto? Sei impegnato?" chiese una di loro puntando il dito,le sorrisi "no,sono libero come l'aria." Alzai leggermente la voce e sorrisi ammiccando quel tanto che bastava,al che la ragazza si sedette di fianco a me e si presentò "comunque piacere Elena Nicol!" mi disse porgendomi la mano "piacere mio,Riccardo!" "allora Riccardo,cosa fai nella vita?" "tatuo e mi tatuo,vado a cantare alle serate quando mi chiamano e tu?" di scatto le si illuminarono gli occhi "oddio,davvero? Sono due cose che anch'io adoro! Mi fai sentire qualcosa?" "certo,anzi sai che c'è? Ti faccio sentire subito qualcosa!" le afferrai la mano sinistra e la condussi nella prima stanza che trovai,doveva essere la camera di Mia perché oltre al letto ed una pila di vestiti ordinati sulla sedia,sulla scrivania aveva un mucchio di libri e fogli sparpagliati. Socchiusi la porta e feci sedere Nicol sul letto,iniziai a cantare,non mi andava di far sentire qualcosa di mio così cantai "Just the way you are" di Bruno Mars:

"Oh her eyes, her eyes

Make the stars look like theyre not shining

Her hair, her hair

Falls perfectly without her trying

Shes so beautiful

And I tell her every day

Nudo di un'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora