Papà mi ha accompagnato al campo.
Sono ancora molto scossa per l'accaduto, il Tartaro, Matt, la "scomparsa" di Nico e del mio Sunshine.
Piango lacrime amare. Da sola in un angolino della cabina 13. Gaia e Sara passano a trovarmi quasi sempre ma io non parlo, non reagisco, continuo a piangere, piangere e piangere. Nient'altro. Mi mancano tantissimo. Mi manca il mio Apollo, mi mancano le sue labbra, quel suo modo di fare così scemo ma che io trovavo così dolce... mi mancano le sue braccia forti che, quando mi stringevano, mi facevano sentire protetta, che facevano passare tutti i mali del mondo.
Mi manca Nico. Il mio piccolo Nico che tanto piccolo non era. Mi manca il suo essere sempre così tenebroso e chiuso con tutti o quasi, mi manca il mio eroe senza paura perché è così che lo vedo io.
Sono arrabbiata. Arrabbiata per aver permesso questo. Per aver permesso che partissero per quella missione suicida troppo grande per loro. Non avrei dovuto permetterglielo. Sarei dovuta andare io al posto loro, avrebbero sofferto meno persone.
Anche Will è nelle mie stesse condizioni. O almeno questo è ciò che mi dicono Sara e Gaia. Sono 2 settimane che non esco, credo...
2 settimane.
2 settimane passare a piangere.
2 settimane che non vedo mio fratello.
2 settimane che non assaporo le morbide e dolci labbra di Apollo.
2 settimane che spero di svegliarmi il giorno dopo e scoprire che si trattava solo di un brutto, bruttissimo sogno.
Mi risveglio dai miei pensieri, tutt'altro che felici, solo quando sento l' insistente e continuo bussare alla porta della cabina 13.
A malavoglia mi alzo e vado ad aprire.
Quando apro la porta vedo due figure conosciute.
Sara e Gaia.
Queste due imbecilli mi affermano le braccia e mi strattonano fuori.
Io mi dimeno e comincio a imprecare in greco antico ma niente. Non si arrendono.
Ila:se proprio dovete portarmi fuori almeno mi lasciate vestire in modo decente?
Gaia:ok. Ma non fare scherzi...
Sara:...o ti puniremo noi *ghigna*
Ila:okay okay *alza le mani in segno di resa*
Entro in cabina e mi metto una maglia del campo nera. Fatta da Nico e Apollo... no!! La tolgo immediatamente e ne prendo una normale. Trattengo a stento le lacrime al ricordo di due delle persone a cui tengo di più al mondo.
Dopo essermi cambiata torno da quelle due pazze a cui, anche se non sembra, voglio un mondo di bene. Non sopporterei di perdere anche loro.
Non sopporterei di non vedere più il sorriso di mia sorella e la testardaggine di Gaia.
Io....io non voglio perdere anche loro.
Ragazzi non so cosa dire.
Ciao!!
-Ila💀
_____________________________________
STAI LEGGENDO
Obbligo o verità tra semidei seminormali
RastgeleQuesta è la nostra prima storia perciò andateci piano perché non siamo abituate. Questa storia è frutto delle menti disagiate di una figlia di Ade e una figlia di Atena. Ila💀 e Gaia📚 vi augurano buona lettura.