*due mesi dopo*
ILAPOV'S
Io e Gaia ci affanniamo sulla collina per raggiungere il campo, in ritardo di mezz'ora per l'appuntamento dato da Annabeth.
Oggi, vigilia di Natale, noi semidei ci siamo organizzati per ritrovarci tutti insieme nell'arena, ci scambieremo i regali, ci aggiorneremo su eventuali news, ma più importante mangeremo maschmellow intorno al fuoco, in più mi sono portata giusto qualche pacchetto di patatine e di poc corn, tipo 6 o 7 , pochi quindi.
Gaia: se diciamo che l'elfo cattivo di Babbo Natale ci ha rapite, ci crederanno?
Io la guardo inarcando un sopracciglio.
Gaia: ma noi lo abbiamo ingannato e dopo avergli inficcato un bastoncino caramellato dove non batte il sole, siamo scappate prendendo in prestito due renne. Sisi, ci crederanno sicuramente, bisogna solo trovare due renne...
Ila: e dove vorresti trovare due renne?
Gaia: mettiamo delle corna ai Pegasi?
Ila: oh mie dei! O semplicemente diciamo ai ragazzi che siamo in ritardo per colpa tua.
Gaia: mia?! Sei te che ti sei messa a parlare con Apollo al telefono: 'attacca tu' 'no,amore attacca tu'.
Tenta di imitare la mia voce concludendo con un finto conato di vomito. Alzo gli occhi al cielo senza ribattere che l'ultima volta lei è stata più di due ora al telefono con Jake.
Corriamo ancora più veloce quando da mezz'ora di ritardo passiamo a quaranta minuti. Che ci posso fare se per ogni metro mi cadono i pacchetti di cibo?
Gaia: ecco il campo!
Varchiamo l'arco dell'entrata, poco dopo la figura di Annabeth si staglia dinanzi a noi e la sua espressione è piuttosto arrabbiata.
Gaia: non ci accoglierà a braccia aperte, vero?
Mi sussurra.
Ila: mi sa proprio di no.
Le sussurro in risposta.
Ila: Annabeth carissima, ti vedo in forma!
Lei incrocia le braccia al petto e ci scruta con accanto Percy che si mangia un biscotto blu e rosso.
Gaia inizia a zoppicare e io mi sbatto una mano in fronte per la sua inscenata.
Gaia: Annabeth, u-un elfo malvagio e subdolo ci ci ha rapite.
Si mette una mano sulla costola con aria dolorante.
Gaia: ma noi pensando a quanto fosse importante venire qua oggi, siamo scappate sfuggendo per un soffio.
Annabeth: un elfo? Malvagio?
Non ci ha creduto nemmeno un pò.
Gaia: emh... Coca Cola?
Le porge la bibita, e Percy la prende al volo.
Percy: coca!!
Ila: no, non la aprire!
Lui, ignorandomi, gira il tappo e la bottiglia si apre in una schiuma che riversa sulla sua maglia, volto e per terra. Io l'avevo avvisato. Dopo essere caduta ,non so quanto volte a Gaia, era ovvio che la coca cola esplodesse.
Percy: vado a cambiarmi.
Gaia: ops.
Annabeth: andate dagli altri all'arena, io vi raggiungo subito.
Ci voltiamo, ma la figlia di Atena ci ferma.
Annabeth: comunque bentornate ragazze. Mi siete mancate un sacco!
Ila&Gaia: anche tu!
Ci stringiamo in un abbraccio di gruppo.
Raggiungiamo i semidei e guardandoli scoppio a ridere, sembriamo tutti degli eschimesi. Capelli, scarponi, sciarpe, guanti, cappotti e chi ne ha più ne metta.
Leo con il cappotto marrone scuro sembra una grande salsiccia.
Dopo i vari abbracci, ci raduniamo intorno al fuoco.
Jason: giochiamo ad obbligo o verità?
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Buonsalve semidei! Non ci aggredite, lo so, è da sabato che non si posta, ma credetemi, quei figli di Satana chiamati compiti riempiono i miei pomeriggi.
Ila: *cof cof*
Gaia: *i nostri pomeriggi
Quindiii nonostante sia un capitolo di passaggio, spero vi piaccia. Bacioni.
-Gaia🖤Sapete come si fa a tenere uno stupido sulle spine?....
Ve lo dico la prossima volta.
Capitela pleasee.
Ila: *facepalm*
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Obbligo o verità tra semidei seminormali
De TodoQuesta è la nostra prima storia perciò andateci piano perché non siamo abituate. Questa storia è frutto delle menti disagiate di una figlia di Ade e una figlia di Atena. Ila💀 e Gaia📚 vi augurano buona lettura.