capitolo cinquantadue

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Ila: ok. Devi dare noia a....
Gaia: al signor D.!!
Mi volto verso di lei con il ciglio inarcato.
Ila: perché?
Gaia: come perché?! Continua a chiamarmi Gatta, Faia, Garza..
Percy: è un nome Garza?
Leo: una mia zia si chiamava Garza. Ora è in manicomio...
Gaia lo guarda stranulata e si mette ad elencare altri nomi contandoli sulle dita della mano anche se nessuno la sta ascoltando.
Gaia: devo continuare?
Ila: no, ti prego, no.
Scuoto la testa per rimarcare il no.
Ila: comunque non possiamo, è pur sempre un dio.
Gaia: allora mi vendicherò da sola, inizierò a chiamarlo signor Demente.
Dice con espressione soddisfatta. Alzo gli occhi al cielo sapendo già che si ritroverà trasformata in un delfino e porto nuovamente l'attenzione su Afrodite.
Ila: come stavo dicendo, dovresti dare noia a quella palla al piede di tua figlia Drew.
La dea tenta di ribattere, ma la folgoro con lo sguardo. Storce la bocca sconsolata.
Afrodite: ma..
La fermo da una possibile replica con la mano.
Ila: una parola: Efesto.
Afrodite: ci sto.
Ila: perfetto.
Sorrido vittoriosa.
Piper: come volete darle noia?
Ila: a questo non ci avevo pensato.
Afrodite: perchè stavi pensando a un piano per me ed Efesto, vero?
Ila: emh, certooo.
Dico borbottando, poi, un 'che no'.
Ila: alzi la mano chi ha un'idea.
Leo alza entrambe le mani e io spero che abbia un piano fantastico, ma la speranza si sgretola quando dice..
Leo: borotalco! ALTO LÀ IL SUDORE!
Cosa ho fatto di male nella mia vita? Ho schiacciato troppe zanzare? No, ditemelo, vi prego.
Jason: vuoi soffocarla con il borotalco?
Percy: ma non si dice burotalco?
Annabeth: Percy stai scherzando vero?
Percy: si, emh, ovvio.
Si gratta la nuca ridendo.
Ila: possiamo fare i seri per un secondo?
Piper: con questi tre? Fare i seri? Siamo in un mondo parallelo per caso?
Gaia: no, perpendicolare.
Si guarda intorno e quando nota che nessuno si degna di ridere, sbuffa.
Piper: una domanda: perché?
Gaia: me l'hai servita su un piatto d'argento, ma voi mi togliete tutto il divertimento, gne.
Rido per la sua faccia imbronciata poi pesto i piedi per attirare l'attenzione.
Ila: ragazziii.
Mi lamento.
Leo: va bene mamma, ti ascoltiamo.
Non so se ringraziarlo per la considerazione o strangolarlo, ma opto per la prima opzione sennò dopo dovrei nascondere il cadavere e diventerebbe troppo faticoso.
Ila: se lasciassimo la scelta a te, Afrodite?
Afrodite: oh, bhe, non saprei.
Ila: ricorda che noi dobbiamo anche pensare al tuo problemino per niente ino.
Afrodite: afferrato, ci penso io.
Ila: meglio. Bene ora possiamo tornare al campo, ci aggiorniamo Afrodite.
Lei annuisce.
Afrodite: ah ultima cosa, dove siamo esattamente?
Ila: nella cantina della cabina di Ade.
Faccio spalluce.
Ila: e ora, sciolate, susu.
Tutti escono e rimaniamo io, Gaia e la dea.
Afrodite: ah ragazze, grazie e scusate per i problemi che vi ho causato.
Non ci da il tempo di rispondere che scompare.
¤¤¤
Ci ritroviamo nuovamente tutti riuniti a decidere come far rimettere insieme Afrodite ed Efesto.
Siamo al tavolino di Ade nella mensa del campo, sperando che le arpie non ci notino anche perché sono carnivore e non ho la minima intenzione di vivere il resto dei miei giorni nel loro stomaco. Bleh, chissà come sarà viscido e melmoso. Mh mi è passata la fame. Allontano il piatto con la gelatina dentro e guardo i semidei intorno a me discutere in maniera caotica.
Leo alza la mano.
Leo: ho un idea!
No, di nuovo no.
¤¤¤
Ma BUONSALVE peaple (non penso si scrivi così ma shhh). Spero il capitolo vi sia piaciuto e buona scuola! (o buone dormite sui banchi dipende)
-gaia🖤

Obbligo o verità tra semidei seminormali Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora