Caput imperare, non pedes.

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Ero sul pullman per tornare a casa, quello delle 12:15 che fa il giro anche dalla stazione. Beh ero nei posti infondo no(?) ed è entrato questo ammasso enorme di bestie che sono passate spensierate davanti a me come dei cani che si rotolano nel fango, ridendo. Saranno state in sei o sette e hanno cominciato a gracchiare in un modo assurdo. "Guarda chi è salito, guarda chi è passato, ieri mi sono fatta lui, oggi devo studiare e voglio morire, mi vedi ingrassata?" Un enorme gregge di minorate insomma.
Sapete quella vocina nella testa di ognuno che non soddisfate mai pienamente? Che ha idee come: "Potresti prendere quell'estintore e spaccarle il cranio (in quanto?) 6 secondi" robe assurde cazzo! Non siamo mai troppo lontani dalla follia amico. Oppure pensieri tipo: "Se non chiude la bocca, lo afferro dai capelli e gli sbatto la testa contro il banco finché non schizzano fottuti pezzo di cervello".
Loro erano proprio davanti a me e non ci avrei messo niente davvero a giocare a fare Dio e creare un po' di casino. Ma più crudelmente rimasi seduta a contemplare le chat della ragazza di spalle a me che si apprestava bellamente a fare il suo fidanzato cornuto mentre parlava di lui ad alta voce rispondendo a domande come "Da quanto state insieme" con frasi tipo "tre mesi, ci amiamo da morire".
Mi meraviglio a volte, di quante cose non ti dice una persona.
E ancor di più mi meraviglio di quante cose vieni a sapere dopo averla conosciuta o dopo averne sentito parlare.
Una persona una volta disse: "Le persone le riesci ad amare solamente quando non le conosci fino in fondo" è un po' di verità c'è in questo, anzi troppa verità.
Scesero in stazione e vidi la ragazza delle chat andare verso questo tipo e abbracciarlo come se fosse la fede per un cristiano.
Ci credi fino in fondo e ci sei legata, ma non c'è nulla dietro e sembra tutto così finto.
Dunque arrivai a casa, aprii la porta e buttai lo zaino per terra. Tirai fuori una sigaretta e la accesi.
E si spense prima del previsto, quanto la mia voglia di sapere come mai le persone prima parlano e poi pensano e prima riflettono e poi non agiscono quando hanno voglia di fare qualcosa.

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