Mrs. Bieber||Justin Bieber

Selena

Resto abbracciata a Justin.

In questo momento è l'unico di cui io possa fidarmi . Non riesco a dimenticare ciò che è successo.

"Selena devi dirmi qualcosa? Ho letto il messaggio della polizia. Perchè necessiti della scorta? Devi dirmi sempre tutto. Non puoi nascondermi per sempre la verità." 

Justin mi fissa, mentre continua ad accarezzarmi la schiena.

"Non posso dirtelo amore. E' una questione che riguarda me. Tu non preoccuparti, io e la polizia risolveremo questo piccolo inconveniente. Tu devi solo occuparti del bambino,e della tua azienda." lo rassicuro e lo bacio.

"Ho come il presentimento che stia per accadere qualcosa di orrendo. Non voglio far agitare Justin.

Loro potrebbero puntare su di lui e sul bambino.

"Quindi riguarda una cosa di poca importanza?" mi chiede sollevandomi il mento.

Vorrei dirgli cosa sta accadendo, ma non posso. 

Potrebbero ucciderlo, quindi è meglio lasciar stare.

"Si amore. Ti amo"

Cerco di consolarlo ma colei che ha bisogno di essere rassicurata sono io, che rischio di essere uccisa da un momento all'altro.

Lo stringo e lui si alza e solleva anche me. Mi fa stringere le gambe al suo bacino.

Appoggio la testa nell'incavo del suo collo e successivamente mi ritrovo seduta sul tavolo.

"Preparo una tisana per entrambi. Sicuramente dopo l'incubo che hai fatto non riuscirai più a dormire". Dice e il mio cuore si scioglie per la sua dolcezza.

"Posso sapere cosa hai sognato?" mi chiede porgendomi la tazza di tisana.

"Venivo stuprata e picchiata" dico sottovoce.

"Selena secondo me il lavoro ti sta stressando." 

Poco dopo il citofono suona e io vado ad aprire scendendo dal tavolo.

"E' un mio  collega di lavoro." dico a Justin.

"Capo mi deve seguire è urgente, li abbiamo trovati." spalanco gli occhi e mi preparo velocemente facendolo entrare.

"Jus io vado. Tu controlla il bimbo, se ha fame preparagli il latte." dico e poco dopo esco con il mio collega di lavoro.

Dopo dieci minuti mi accorgo che non stiamo andando verso il distretto.