Justin: uomo di affari, colto e raffinato,maniaco della perfezione e dell'ordine. Per lui tutto deve avere un senso su qualsiasi cosa tu dica. Odia se qualsiasi persona lo risponda a tono.
Selena: poliziotta molto seria, non ammette ritardi a lavoro...
Inizio a pulire tutta la casa, togliendo anche l'intimo di quella ragazza.
Porto la sua roba in camera di Justin. Ormai quella canera è solo sua da mesi.
Quando è nata Yolanda ero sola. Non è venuto nemmeno a vedere la bimba.
La bimba ha il mio cognome. Lui non merita i bambini.
Prendo tutta la roba della sua ragazza e le porto in lavatrice. Lavoro tutto per più farle asciugare nella lavatrice. Stiro la roba e le piego mettendole nel borsone di Justin.
Ordino la sua stanza e apro le finestre per far cambiare l'aria.
Esco dalla stanza e richiudo la porta. Preparo la colazione e sveglio i bimbi.
Poco dopo facciamo colazione e io porto il caffè nella stanza di Justin.
Faccio il bagno ai bimbi, mi lavo anche io e li porto all'asilo.
Mi vesto con la divisa.
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Stasera si terrà la cena di ringraziamento. Dovrò portare anche lui.
Arrivo a lavoro e il segretario mi avvisa che nel mio ufficio c'è una donna.
Entro nello ufficio e la vedo. È la mia migliore amica.
"Hai deciso come lasciarlo?" Mi chiede prima che io mi sieda.
Nego. Non potrei mai lasciarlo. Senza di lui mi sentirei persa.
"Non posso. È come se una parte di me fosse imprigionata con lui." Dico stringendo le sue mani.
"Ti farà del male." Afferma e annuisco.
"Ormai l'ho perso. Ieri ha detto che se lui ha cercato un'altra, la colpa è solo mia. Jonas è il solo erede. Ma il bambino odia la sua presenza, lo fa sentire sbagliato e indesiderato. Penso che porteró i bimbi dai miei." Dico e lei annuisce.
