chapter sixteen :
criesterzo giorno
taehyung piangeva e piangeva nella sua stanza, stringendo il suo telefono.
«no, questo non è possibile... perché?!»
le grida tristi di taehyung riempirono la stanza. «pㅡ perché così all'improvviso?»
taehyung afferrò il suo cuscino con così tanta forza che le sue nocche diventarono bianche. le mani gli tremavano mentre teneva il telefono. i suoi occhi erano ancora rossi e gonfi, aveva pianto fino ad un'ora e e mezza fa.
visualizzò il messaggio sul cellulare, lui era così furioso. avrebbe voluto gettare il telefono dall'altra parte della stanza.
quando stava giusto per farlo, la porta si aprì, era jin.
«kim taehyungㅡshii... ho portato la cena» disse con calma jin, osservando l'altro ragazzo che gridava al suo cuscino. «capisco il tuo dolore, lui piace molto anche a me.»
anche jin voleva piangere, ma come infermiere, lui doveva tenere un'espressione seria.
«so che sei triste, ma per favore, non lanciare il tuo telefono.»
jin posò il cibo sul tavolo sul tavolo avvolgibile e si avvicinò a taehyung, gli diede una pacca sulla schiena. il più giovane stava ancora piangendo. «so che non puoi andare, può sembrare egoista, ma andrò io per te.»
«perché ora? lui è così importante per me...» taehyung asciugò le lacrime che scorrevano dai suoi occhi.
jin diede dei fazzoletti a taehyung che aveva visto sul tavolo vicino al letto. taehyung li usò per asciugarsi dalle tristi lacrime.
«può sembrare impossibile ma...» taehyung singhiozzò. «per favore, digli che mi ha ispirato molto e che mi piace guardarlo.»
«certo...» annuì jin. «che c'è sul cellulare?»
«la sua immagine e un articolo riguardante lui, l'ho letto più di una volta e mi sento devastato, ma continuo comunque a leggerlo.»
taehyung mostrò a jin l'articolo che stava leggendo, che l'aveva fatto piangere così tanto.
«oh basta, sta facendo piangere anche me...» jin esitò, ma guardò lo stesso l'articolo.
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AGUST D FARÀ UN CONCERTO A SEOUL! divertiti con AGUST D domani notte per un posto vip da 300 dollari! il concerto avrà luogo in seoul, all'arena ITEXIST, a due ore di viaggio dall'aereoporto e una dall'ospedale jeon. ci vediamo lì!
«mi sono promesso di andare ad un suo concerto un giorno, ma ora non posso perché non posso essere dimesso...» taehyung si imbronciò. «mi fa piangere così tanto perché io non posso andarci...»
«deve piacerti tantissimo, mh?»
jin aveva qualcosa da parte sua, una rosa bianca ed una nota. taehyung aveva pianto così tanto da non averlo notato.
jin sorrise a taehyung e lasciò la stanza.
taehyung si rallegrò un po' quando vide la lettera di 'bunny'.
descrivi la bellezza.
la persona che sta leggendo questo adesso ^^
so che sei triste, ma non piangere, le cose potrebbero migliorare presto :)
'baby, non piangere. un giorno tutto diventerà luminoso, dammi solo il tuo sorriso~'
ㅡ bunny
taehyung pianse per più di trenta minuti. ma in qualche modo, dopo aver letto il messaggio di bunny, si rallegrò in un minuto.
...
jin borbottò fra sé e sé mentre usciva dalla stanza da taehyung e chiudeva la porta.
«quindi comeㅡ»
«dio! mi hai spaventato!» jin posò una mano sul petto e respirò pesantemente. «che stai facendo?!»
vide jungkook accovacciato dietro la porta di taehyung, sembrava avesse origliato.
«non mi permetti di vederlo, questa situazione mi sta facendo diventare pazzo» ammise jungkook, le sue guance e orecchie diventarono rosse e lui distolse lo sguardo.
«correzione, decisamente facendo diventare pazzo. ti ho detto che questo faceva parte del piano. alzati, andiamo al secondo piano.»
──
«come stava, hyung?» chiese preoccupato jungkook, mentre cercava con impazienza il contatore della stazione infermieristica dove alloggiava.
«te l'ho già detto, stava piangendo quando gli ho dato il cibo. e continuava a piangere mentre ero lì» sospirò jin per il fatto che avesse ripetuto questa frase a jungkook più di tre volte.
«lui è triste. volevo sapere se avesse mangiato la cena, avresti dovuto aspettare!»
«perché mi stai rimproverando? chi è il più vecchio qui?» chiese jin con il suo accento da vendor.* «aish, la gioventù di questi giorni.»
jungkook ruotò gli occhi e posò la testa all'indietro, dall'altra parte, ora che stava di fronte allo sportello.
«tutto a posto!» disse un hoseok allegro mentre metteva giù il telefono fisso dell'ospedale.
«davvero?»
il viso di jin si illuminò. jungkook si alzò, la sua bocca era schiusa dalla felicità mentre fissava hoseok.
«cㅡ che cos'hai detto?» jungkook balbettò felice, era troppo scosso per elaborare.
«la stessa cosa che tu hai detto a me» sorrise raggiante hoseok.
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*well non so cosa significhi, ho cercato ovunque ma non ho trovato niente. spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere!
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countdown | taekook
Fanfictioncompleted ㅡ «vederti felice è ciò che mi rende contento.» / jeon jungkook è un ragazzo speciale. se si concentra, ha la capacità di vedere la vita rimanente delle persone sopra la loro testa. in una frazione di secondo, proprio davanti ai suoi occhi...