chapter twentyㅡfive pt. 2:
taehyung's dreamtaehyung's point of view
«achoo!»
feci uno starnuto e mi avvolsi più stretto nelle coperte. mi sedetti sul letto di casa nostra, ed improvvisamente sentii delle braccia calde stringermi la vita.
«jiminie~ sembra proprio che non possa andare al ballo di fine anno, domani» risi con amarezza al ragazzo che mi abbracciava.
«mi dispiace per averti portato in piscina» disse jimin, accoccolato sul mio collo. il suo contatto mi solleticava, così mi spostai. «non andrò nemmeno io, passerò tutto il giorno con te.»
«potresti ammalarti anche tu.»
feci un largo sorriso e gli pizzicai le guance.
«sto bene, finché sto con te. prometto che non ti lascerò mai.»
jimin mi diede un bacio sul mento e mi portò a letto.
bugie, bugie, bugie.
ti sei preoccupato molto per me, e lo apprezzo.
eravamo migliori amici, ma chi avrebbe pensato che ci saremmo innamorati?
comunque, sei un bugiardo.
«taehyung! sono stato accettato da una compagnia di canto e ballo per cui avevamo fatto domanda! diventerò una star!» disse jimin, mostrandomi la lettera.
«sono così felice!»
esultai con lui, sembrava così gioioso quel giorno.
... da non potergli dire la verità.
ero io quello ad essere stato accettato fra i due, ma rifiutai, solo per concedergli il posto.
«li incontrerò oggi» jimin disse, grattandosi il collo. «ci sono alcuni requisiti per far si che diventi una star...»
«quali requisiti?» chiesi.
«devo essere single.»
non sapevo che rispondere.
«nㅡ non preoccuparti, non voglio rompere!» disse, agitando le braccia.
feci un sospiro di sollievo, ma le parole successive ruppero il mio cuore in pezzi.
«um... ma possiamo smettere di tenerci per mano, abbracciarci o uscire assieme quando siamo in pubblico? come in una relazione segreta?»
ero ferito.
ma pensai che questo fosse il suo sogno, perché avrei dovuto rovinarlo?
annuii ed accettai.
ma se fossi stato io nella sua situazione, non avrei più firmato il contratto. non avrei lasciato che l'azienda rovinasse la nostra relazione.
certo, questa era la sua passione. eravamo completamente differenti.
dopo tutto ciò, lui dovette partire per qualche mese.
accettai la sua mancanza temporanea.
ma poche settimane dopo, avvenne l'incidente in macchina.
i miei genitori sono entrambi morti.
sono tutto solo.
non avevo famiglia ad eccezione di jimin, decisi di chiedere agli infermieri se potessi fare una telefonata per raccontare l'accaduto.
«jimin.»
piansi mentre gli dissi tutto ciò che era successo, avevo il disperato bisogno di un suo abbraccio. «puoi venire qui adesso?»
«tㅡ tae...»
ci fu una piccola pausa dall'altra parte del telefono. «c'è una riunione di lavoro questa settimana, mi hanno detto che se non parteciperò, mi cacceranno via.»
strinsi il volto e il corpo avvolto da bende, stavo piangendo, ma perché sembrava non gli preoccupasse?
«per favore jimin, ho bisogno della tua presenza in questo momento. spero che tu non dia priorità all'azienda prima del tuo ragazzo» supplicai un'altra volta, sperando cambiasse idea e lasciasse la compagnia per me.
«perché sei così egoista, tae?!»
la sua improvvisa crisi di nervi mi lasciò senza parole. «sai che ho sperato quest'opportunità per anni. andrò a visitare questo dannato ospedale la prossima settimana, almeno ci proverò. è troppo da chiedere?»
ha ragione, sono egoista.
sono egoista.
sono egoista.
ma lui era comunque cambiato dopo aver ricevuto quella lettera.
significò molto per me.
lo sentii parlare al telefono, ma chiusi la chiamata.
«kim taehyungㅡshii, mi dispiace di non poter far resuscitare i tuoi genitori.»
un uomo gentile si avvicinò a me e mi porse la mano. «sono il dottor jeon, il proprietario di questo ospedale, mi prenderò cura di te.»
mi sentii così debole, credevo di svenire. sentii le infermiere parlare del mio cuore danneggiato. le bende intorno al mio viso mi facevano provare del disagio, non riuscivo a vedere bene i loro volti.
«dottor jeon, posso permettere ai visitatori di non farli entrare per due mesi?» dissi debolmente. «ma per favore, potrebbe farlo sembrare come se l'avesse deciso l'ospedale?»
il dottor jeon mi fissò per un po' e annuì, andò a parlare all'infermiera vicina.
mi posai sul letto freddo e morbido dell'ospedale.
jimin aveva ragione. sono egoista.
stavo per addormentarmi, ero sonnolento, i miei occhi erano chiusi ma riuscivo ancora a sentire i rumori, le conversazioni delle persone, i suoni delle macchine a lavoro, tutto.
«hey papà, sono appena tornato da scuola. oh, cos'è successo a questo paziente?»
«incidente d'auto.»
«hmm, abbiamo molti di questi casi ultimamente.»
ho sentito una sedia strisciare e la presenza di qualcuno vicino a me.
«lonely lonely lonely whale, singing alone like this, even me, who's like a lonely island, can i shine on the outside~»
non sapevo chi fosse, ma la sua voce mi rassicurò. anche dopo tutte le cose crudeli accadute quel giorno, quando sentii la sua voce, le dimenticai tutte.
chiunque sia questo tizio, è la mia medicina.
non parlai mai di quella voce agli altri infermieri, pensai stessi sognando quel giorno.
ma poi realizzai,
eri tu.
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questo è il sogno che taehyung ha avuto il giorno in cui ha scambiato jungkook per jimin. no, taehyung quindi non è uno stronzo, tranquille. ho anticipato l'aggiornamento per questioni di compiti e non voglio lasciarvi senza capitolo fino alle sette di sera!
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countdown | taekook
Fanfictioncompleted ㅡ «vederti felice è ciò che mi rende contento.» / jeon jungkook è un ragazzo speciale. se si concentra, ha la capacità di vedere la vita rimanente delle persone sopra la loro testa. in una frazione di secondo, proprio davanti ai suoi occhi...