chapter twentyㅡseven :
where is he?aprii gli occhi. vidi che ero disteso su un letto del pronto soccorso.
mi guardai, ero senza maglietta, del sangue mi veniva trasfuso ai polsi.
«finalmente sei sveglio!»
sentii la voce di jin seguita da un sospiro di sollievo, si avvicinò a me e mi scompigliò i capelli. «alzati, ti pulisco con un panno umido.»
seguii le sue istruzioni e mi alzai lentamente, la mia testa era ancora pesante; fissai il vuoto mentre mi ricordavo tutto ciò accaduto in precedenza.
«ero così preoccupato! sudavi molto, hai perso un sacco di sangue, quindi abbiamo dovuto fare la trasfusione» jin spiegò, pulendomi come una madre il collo e la fronte. «ora stai bene?»
«mi sento solo un po' debole» ammisi. «per quanto tempo sono rimasto dormiente?»
«per più di sei ore, sono già le otto di sera.»
jin si mordicchiò le labbra tremolanti, strizzò gli occhi ed alzò lo sguardo. immaginai stesse cercando di contenere le lacrime.
«ero così spaventato.»
«non preoccuparti, credo di aver solo lavorato troppo. presto probabilmente starò meglio» sorrisi.
«no, non solo per te.»
jin si guardò attorno per vedere se ci fosse qualcun altro dietro noi due. «tuo padre è tornato, quando ha saputo che sei svenuto due volte e che il naso ti stava sanguinando, non so perché, ma si è arrabbiato tantissimo.»
«perché gliel'hai detto?!»
«mi dispiace. ero così preoccupato per te, volevo chiedergli se avessi avuto delle allergie in passato o qualcos'altro che ha causato il sanguinamento dal naso.»
«dov'è lui adesso?»
«sta facendo dei controlli ad alcuni suoi pazienti. arriverà presto.»
parlando di pazienti...
«jin hyung?» lo chiamai, aspettando che trascinasse la sedia e si avvicinasse a me. «cosa faresti se namjoon hyung avesse detto, per esempio a me, 'ti amo'? saresti arrabbiato?»
gli occhi di jin si spalancarono e si trattenne dal lanciarmi la sua scarpa. «che cosaㅡ?! namjoon ti ha detto che?!»
«no!» esclamai, sollevando l'altra mia mano sopra la testa, in difesa. «è solo un esempio. ma cosa faresti? odieresti namjoon hyung?»
«dipende in che modo l'ha detto.»
«e se stesse sognando eㅡ»
«smettila con questi 'e se'. dimmi esattamente: tu e taehyung avete litigato?»
come è riuscito a capirlo?
mi morsi le labbra ed esitai a dirglielo, ma nel profondo, volevo che qualcuno sapesse.
«taehyung stava sognando, ha detto 'ti amo' ad un altro ragazzo, ovviamente non a me, che dovrei essere il suo ragazzo.»
«ouch, questo fa male.»
jin si prese con fare drammatico il petto e mi guardò con sguardo preoccupato. «hai chiesto la sua spiegazione?»
scossi la testa. ora che realizzo, è stato un po' meschino.
«non ho voluto ascoltare e sono andato via.»
percepii le lacrime formarsi ai lati dei miei occhi, e le asciugai immediatamente. «io lo amo hyung, è solo che... sono così geloso.»
«sai...» jin si schiarì la gola e mi guardò serio. «tu hai detto che stava sognando, forse stava solo ricordando qualcosa?»
forse?
annuii, ascoltando le parole sagge di jin.
«a taehyung è stata diagnosticata una grave depressione, noi non conosciamo il suo passato. se le tue parole l'hanno ferito, potrebbe fare, behㅡ» fece una pausa. «l'impensabile.»
jin hyung aveva ragione, avrei dovuto ascoltare taehyung.
sarei dovuto rimanere e avrei dovuto confortarlo.
«tutte le parole che sono uscite dalla mia bocca ieri notte erano solo per te!»
«sto piangendo per te. ti amo così tanto, e mi fa male quando dici che non sono sincero, perché lo sono.»
le sue parole rimbombarono nella mia testa, i suoi singhiozzi dolorosi mi fecero male al cuore.
che cosa ho fatto?
«hyung, rimuovi l'iv per favore. devo parlare con taehyung.»
ho allungato il braccio verso jin. mi chiese se ne fossi sicuro, e lo risposi con un cenno deciso.
dopo che la mia mano fu libera, jin mi coprì i polsi con cottone e bende per evitare sanguinamenti. misi la maglia che mi diede e corsi al piano di sopra.
mi dispiace taehyung.
scelsi le scale al posto dell'ascensore, corsi fino al quarto piano.
quando finalmente raggiunsi il piano, respirai profondamente e m'incamminai frettolosamente in direzione della stanza di taehyung.
sospirai e mi dissi che ce la potevo fare. bussai piano alla sua porta.
«taehyung, sono io, dobbiamo parlare.»
nessuno rispose.
«tae, mi dispiace.»
bussai un'altra volta.
«voglio solo vederti, per favore?»
ancora nessuna risposta.
scossi la testa e inserii il codice d'ingresso, sperando lui fosse solo addormentato. ecco perché, forse, non può rispondere.
quando le porte si sbloccarono, feci un passo dentro la camera e mi guardai attorno.
«tㅡ taehyung?» lo chiamai, ma la stanza sembrava vuota.
guardai dentro il bagno, era aperto, ma non c'era alcun segno di taehyung.
cercai in tutta la stanza ma...
lui non era lì.
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countdown | taekook
Fanfictioncompleted ㅡ «vederti felice è ciò che mi rende contento.» / jeon jungkook è un ragazzo speciale. se si concentra, ha la capacità di vedere la vita rimanente delle persone sopra la loro testa. in una frazione di secondo, proprio davanti ai suoi occhi...