unexpected event

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chapter nineteen :
unexpected event

aprii gli occhi, sentivo la testa molto pesante.

che è successo? dove sono?

cercai di ricordare cosa fosse successo. oh, giusto, sono svenuto in bagno. ma dove sono ora?

mi ritrovai coricato su un divano. mi alzai per guardarmi attorno, un piccolo pacco di ghiaccio cadde dal mio setto nasale, c'erano dei pezzettini di cotone dentro il mio naso. li rimossi lentamente, fortunatamente il naso aveva smesso di sanguinare.

ero dentro l'ufficio di jin.

«finalmente ti sei svegliato. sapevo ci fosse qualcosa di strano quando ti ho visto correre al bagno, quindi ti ho seguito. ero così in ansia quando ti ho visto incosciente con il sangue che ti scorreva dal naso» disse una voce familiare.

«namjoon hyung...?» dissi, tenendo la testa per placare il dolore. faceva ancora un po' male. «da quanto sono svenuto?»

«due ore e mezza.»

«il concertoㅡ?!»

«beh, è appena terminato qualche minuto fa. ma agust d è ancora qui a parlare con jin e taehyung.»

namjoon indicò la porta. «mi dispiace non averglielo detto, si stavano divertendo così tanto. dovrei farlo adesso?»

«sono davvero grato che tu non l'abbia fatto» sorrisi. «perché se lo avessi fatto, questo avrebbe rovinato il loro divertimento.»

«ma ora il concerto è finito, penso di poterli chiamare. arrivo in un attimo.»

namjoon fece un cenno con la mano mentre usciva dall'ufficio di jin. appena uscì, una domanda mi venne più e più volte in testa.

perché sono svenuto?

non ero mai svenuto prima, quella era la mia prima volta.

forse dovrei dirlo a mio padre.

raggiunsi il telefono dietro di me, ma poi realizzai: mio padre era ad un seminario e non sarebbe tornato per due giorni.

i miei pensieri terminarono quando sentii la porta scorrevole di jin aprirsi di colpo.

trasalii, taehyung corse da me, si inginocchiò e mi abbracciò come avrebbe fatto una madre. jin cominciò a far domande a namjoon.

«stai bene, kookie? sembri un po' pallido, hai bisogno di qualcosa? avresti dovuto dirmelo!» disse taehyung, carezzandomi le guance.

«sto bene ora, taehyung. non correre troppo, potresti sorprendere i tuoi nervi...» gli ricordai. «com'è stato il concerto? divertente?»

«mi sono divertito, grazie kookie!»

taehyung fece un sorriso, ma questo si trasformò subito in un broncio. «ma non posso fare a meno di sentirmi responsabile, perché io mi stavo divertendo e tu eri incosciente.»

«finché sei felice, allora lo sono anch'io» sorrisi. «so che l'ospedale ha registrato il concerto, posso guardare la ripresa.»

«ho sentito che il signor jeon non è in ospedale questi due giorni, ecco perché hanno assegnato jin hyung come mio medico principale per un po'» mormorò taehyung. «dato che nessuno può prendersi cura di te, puoi stare in camera mia stanotte.»

«taeㅡ»

«dai, insisto.»

mi mostrò uno dei suoi sorrisi angelici.

«penso di essere obbligato a dover dire di sì...» sorrisi impacciatamente, grattandomi dietro il collo. arrossii. «sono solo un po' timido perché dovrei essere il tuo infermiere, e tu il mio paziente.»

taehyung rise alle mie parole. domani ci sarà il ballo di fine anno, quindi posso rimanere in camera sua così da poterla decorare mentre lui è nella sala dei trattamenti.

«riesci ad alzarti?»

taehyung si sollevò e mi porse la mano per farmi alzare. «agust d è ancora all'ingresso, potresti almeno salutarlo.»

avevamo detto a jin e a namjoon che saremmo andati giù all'ingresso e poi a dormire in camera di taehyung, facendo un occhiolino a jin come segno di andare domani nella stanza per aiutarmi a decorare. gli avevo assicurati del fatto che stessi bene, giusto per non farli preoccupare.

──

quando le porte dell'ascensore si aprirono, taehyung ed io uscimmo fuori, ma rimanemmo scioccati dalla scena che stava avvenendo di fronte a noi.

agust d aveva hoseok fra le sue braccia poste sul tavolo, dietro di lui.

agust d lo stava baciando.

countdown | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora