chapter twentyㅡnine :
he knowsperché lui ha...
«papà?»
sollevai la mano sinistra per toccarmi la guancia, ancora chiedendomi perché lui mi avesse coperto gli occhi. «perché l'hai fatto?»
«come ti senti?» chiese. «sei ancora stordito?»
«più o meno.»
schiarii la gola.
«ma papà, perché haiㅡ»
«non ti è permesso stare qui» disse mio padre con voce intimidatoria. «non hai guardato il promemoria?»
«l'ho fatto.»
abbassai lo sguardo, guardavo le mie scarpe. «perché mi hai coperto gli occhi?»
«jungkook, torna all'attico, lavati e riposa. il tuo lavoro è concluso qui, non ti affiderò più a taehyung.»
mi diede una pacca sulla spalla e mi spinse leggermente.
«papà!» alzai lo sguardo ed alzai la voce. «perché stai evitando la mia domanda?»
«non ti permettere di alzare la voce con me, jeon jeongguk!» ringhiò.
«potrebbe essere...»
non volevo crederci, ma i punti si stavano connettendo. «... che in realtà tu creda che io possa vedere il tempo che rimane ad una persona?»
«jungkook, smettila, stai solo vedendo cose che non esistono.»
«allora dimmi, perché mi hai coperto gli occhi?!»
mi fermai per prendere respiro. «non l'hai fatto solo per scherzare come fanno le ragazzine, giusto?!»
ruotai gli occhi e tornai a guardare taehyung, che ancora aveva la testa incurvata e le dita intrecciate. mi concentrai sulla sua testa, aspettai che i numeri apparissero, ma prima che comparissero, papà mi afferrò per il colletto e mi spinse al muro. il suono dell'impatto echeggiò in tutto il corridoio vuoto.
ecco la mia prova.
lui sa.
«vuoi morire così atrocemente?»
papà tolse le mani dal mio colletto e si grattò la testa, infastidito. «se avessi saputo che sarebbe accaduto ciò, non avrei mai messo taehyung nelle tue mani!»
rimasi a bocca aperta, confuso. cos'ha appena detto?
«che intendi, papà?»
«pensi che tua madre sia morta per un incidente d'auto?»
rimasi sorpreso nel vedere alcune lacrime scorrere lentamente dai suoi occhi. «era una dottoressa mlto brava, vedeva sempre quanto tempo rimanessero ai suoi pazienti. inizialmente non le credevo, ma quando previde il tempo rimanente del paziente di fronte a me, riuscì a convincermi.»
cercai di non piangere, sentendo mio padre che parlava di mamma in modo così triste.
«un giorno si sentì veramente debole e stordita, aveva anche mentito sul fatto che tu stessi per avere un fratellino o una sorella. ma ero stato così stupido a crederle, non smise mai di guardare il tempo rimanente di un paziente, avrei potuto fermarla.»
fece un respiro. «dopo un po', quando stava lavorando su dei documenti, il suo naso cominciò a sanguinare, inizialmente pensammo fosse a causa del caldo estivo, ma quando il suo naso iniziò a sanguinare ogni giorno, mi spaventai sul serio. eravamo arrivati ad una conclusione: ogni volta che vedi il tempo rimanente di una persona, diminuisce il tuo.»
quando elaborai le informazioni ricevute da papà, non potevo credere ad alcuna parola detta in modo così tranquillo.
«pensavo che mamma fosse morta a causa di un incidente d'auto?» chiesi.
«ti abbiamo detto questo solo per impedirti di conoscere la verità.»
papà iniziò a parlare in termini medici; alcuni di questi non riuscii a comprenderli subito. ma ciò che capii fu che mia madre era stata in coma a causa della mancanza di ossigeno presente nel sangue che fluiva attraverso i nervi del cervello.
«avrei dovuto metterti in una sala di trattamento o qualcosa del genere, non assegnarti quel ragazzo.»
papà scosse la testa e lasciò uscire un profondo sospiro. «per colpa sua, stai facendo inconsapevolmente male a te stesso.»
«ma papà...»
improvvisamente, lacrime calde cominciarono ad attraversare le mie guance. «non mi sono mai pentito di essermi preso cura di taehyung, anche a costo della mia vita.»
«perché moriresti per quel paziente?! sei fuori di testa? lui non è niente per te, giusto?»
«lui non è niente, papà!»
alzai la voce ancora una volta e guardai dritto negli occhi di mio padre. «giuro che non vorrei mai lasciarlo, gli ho promesso che mi sarei preso cura di lui fin quando non sarebbe stato meglio. lo dico con tutta sincerità, ma quel ragazzo di cui tu stai parlando, papà, è l'unica persona che mi fa sentire felice, al sicuro e amato per la prima volta in tutti i vent'anni della mia vita, fatta eccezione per te e mamma. ho sempre pensato che l'amore nei film fosse cliché, ma da quando l'ho incontrato, sento come se volessi fare di tutto per lui, per renderlo felice e per fargli mantenere quel sorriso meraviglioso. papà, non so cosa penserai di me dopo questo, ma io lo amo, lo amo davvero.»
... e l'ho perso.
mio padre mi fissò con sguardo mezzo sorpreso e mezzo scioccato. cosa dirà? sarà arrabbiato o fiero di me?
.
.
.
oh, non stava fissando me.
.
.
.
guardai dietro di me per seguire il suo sguardo.
i miei occhi si allargarono, sorpresi.
.
.
.
taehyung mi stava fissando, tenendo la porta aperta e con le lacrime scorrergli dagli occhi.
«jㅡ jungkook...» sussurrò.
le mie guance divennero rapidamente rosse per l'imbarazzo.
ha sentito il mio piccolo discorso?
nel profondo, spero lo abbia fatto.
ma aspetta, vuol dire che ha sentito anche il resto?
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- 3!
vi ringrazio per il supporto, appena terminerò la traduzione del primo libro chiederò all'autrice di poter tradurre anche il secondo. scusatemi per eventuali errori e grazie per la lettura!
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countdown | taekook
Fanfictioncompleted ㅡ «vederti felice è ciò che mi rende contento.» / jeon jungkook è un ragazzo speciale. se si concentra, ha la capacità di vedere la vita rimanente delle persone sopra la loro testa. in una frazione di secondo, proprio davanti ai suoi occhi...