Scusatemi per il ritardo.
Buona lettura! ❤️"Almeno sanno cucinare bene. Questa carne è ottima!", affermò Vanja, gustando un'altra forchettata di quella prelibatezza.
"Confermo!", approvò Gavin, il quale si era seduto accanto alla bella Venere.
Sarah li osservava sorridendo sotto i baffi, bevendo un altro sorso di thè salato al burro di yak, bevanda tipica locale.
"Oh, sì, non fosse per la linea ne mangerei ancora", affermò nuovamente la ragazza dalla chioma arancione, che aveva quasi terminato il suo piatto.Si trovavano in un piccolo ristorante poco distante dal monastero. L'ambiente era illuminato da piccole lanterne appese alle pareti, donando un'atmosfera rilassante. Profumi di spezie arrivavano dalla cucina, facendo percepire quel sentore orientale che contraddistingueva il luogo.
Seduti comodamente a un tavolo rotondo posizionato vicino al bancone del bar, pranzavano gioviali in attesa del discorso di Samir, il quale voleva discutere del piano d'azione con i ragazzi.Il cameriere, vestito di una tunica cremisi che lo copriva fino ai piedi, lasciando intravedere dei sandali color caffè, si accostò a loro.
"Signori, sono entusiasta di sapere che avete gradito", gli disse cordiale.
"Non tutti hanno la possibilità di mangiare tanta squisitezza: dovete sapere che qua è ritenuto un onore ricevere della lingua di yak come pasto, ma per gli amici di Sarah questo e altro!", spiegò, elargendo un caloroso sorriso alla diretta interessata.
Vanja sputò all'istante quanto aveva in bocca, bevendo subito un bicchiere d'acqua, imitata da Gavin, il quale ingollò avido la sua birra, mentre la ragazza dai capelli color cioccolato, faticando a trattenere una risata, si voltò verso il povero tibetano, che ignaro del motivo di tanto movimento, osservava perplesso le loro facce sbiancate, chiedendosi cosa avesse detto di sbagliato.
"Grazie, Kamal, questo vostro gesto l'ho apprezzato tanto", lo rassicurò con un ghigno Saturno; la vendetta era un piatto da servire freddo e lei non aveva dimenticato il modo scortese con cui Pel di Carota l'aveva etichettata quella mattina."Ehi, amigo, questa è ottima. Di solito mangio coda di toro, ma anche questa di yak era sublime", si congratulò Mercucio, pulendosi la bocca con un tovagliolo di stoffa scarlatto e con ricami color oro, stesse tonalità della pregiata tovaglia.
A quel punto Vanja non resse più, si alzò con uno scatto repentino, facendo rimbombare la sedia sul pavimento e, rischiando a sua volta di capicollare a terra, con una corsa malferma raggiunse la toilette, dove la nausea anziché scemare aumentò a causa del cattivo odore.Quando tornò al tavolo, erano tutti intenti a parlare del prossimo arrivo di Stella, ignorando il suo volto visibilmente provato.
Solo Gavin si preoccupò per lei, alzandosi premuroso, per poi aiutarla a sedersi posandole delicato una mano dietro la schiena.
"Bene, ora che anche Pel di Carota è tornata, puoi spiegarci il piano, Maestro".
Samir le scoccò un'occhiata di rimprovero; non gradiva lui stesso Vanja, ciò non toglieva però che il rispetto doveva sempre essere volto anche a chi pareva non meritarne; era questo quel che le aveva insegnato negli ultimi quattro anni e non tollerava tali mancanze da parte sua.
Ella sbuffò annoiata dalla rigidità di Luchman, incrociando le braccia e appoggiandosi allo schienale imbottito.L'egiziano alzò gli occhi al cielo esasperato e iniziò a parlare del prossimo futuro.
"Come ben sapete, all'allineamento mancano ancora quattro mesi. Il ventisei sarà la notte perfetta, quella predetta dalla profezia. Arrivare al tempio non sarà semplice, mezzodemoni saranno sicuramente pronti a fermarci, ecco il motivo per cui dovrete addestrarvi in questo lungo tempo a nostra disposizione, impararando così a padroneggiare i vostri poteri", spiegò loro l'uomo con sguardo solenne.
"È anche vero però che non potremo mai farlo se rischiamo di essere attaccati ogni giorno", obiettò Gavin, ancora impegnato ad accarezzare una Venere dal volto verdognolo.
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Sun and Moon - TRILOGIA
FanteziePensava di sapere tutto sulla propria esistenza, eppure nulla era quel che le sembrava... Sconvolgimenti, pericoli, nuove conoscenze, perdita di affetti a lei cari, tutto per assolvere un compito importante, dettato da un fato scelto dai propri geni...