Cap 3

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Dopo il pranzo di ieri  ho deciso di andare al parco, così con la mia Canon  ho iniziato a fare delle foto.
Mi sono divertita ho fotografato tutto il cielo , gli alberi,  i bambini che giocavano con i genitori  ,la solita vecchietta che dà da mangiare alle anatre .

Era da tanto che non mi divertivo così ,che non ero così spensierata , dai tempi del liceo quando con Christian facevamo il corso di fotografia.
Lui mi ha insegnato e mi ha trasmesso questa passione .

Christian  un adone biondo , alto bellissimo il mio primo ragazzo quello
che mi ha fatto battere il cuore, il mio primo amore , la mia prima volta.

Chissà cosa farà adesso, se lui ha continuato con la sua passione per la fotografia , mi ricordo che l'ultimo anno di liceo lui e i suoi si sono trasferiti in Texas .

Rientro in ufficio dopo la pausa pranzo ,stamattina dopo la riunione Alan mi ha detto di volermi parlare di un nuovo caso  , così mi avvio diretta al suo ufficio .

Busso ed entro , lo vedo intento a parlare a telefono mi fa cenno di sedermi nel frattempo.

Mi siedo e aspetto che finisce la chiamata.

-Perdonami ma il lunedì è impossibile da affrontare.
Comunque torniamo a noi ho una causa tra le mani già da tre mesi,si tratta di un caso abbastanza delicato il mio cliente è stato accusato di stalking nei confronti di un politico, che per puro caso lo ha fotografato prima a Nairobi in una spiaggia e poi dopo sei mesi a Mosca.
Tu mi dirai che cosa centra con noi te lo dico subito ,il politico è un senatore del congresso americano, sposato, figli a carico.
Ma nei viaggi risulta accompagnato da una donna che non è sua moglie e in atteggiamenti poco professionali.
Dalle ricerche fatte in questi tre mesi abbiamo scoperto che in effetti tradisce la moglie e fin qui non è un problema ,se non che la donna è una escort e lei gestisce una specie di agenzia di prim'ordine in questo settore. Tutta gente con i soldi, compresi politici.
Lo scandalo non è ancora scoppiato perché il mio cliente non ha venduto le foto, ancora ,ma ha intenzione di farlo ha avuto una proposta di un giornale di $400,000 dollari.

Considera che lui non è nel giro degli scoop ,quelle foto le ha fatte per il "Vocation Cup" una rivista semestrale di fotografia paesaggistica e quant'altro, è stato solo un caso se si è ritrovato in questa grana -

Ascolto rapita il suo discorso, non l'ho interrotto non so il perché.

-Scusa io che ruolo avrei in questa storia, te ne occupi tu di questo caso, quindi ?-

-Si a tal proposito ho omesso di dirti che il mio cliente vuole che sia tu ad occupartene -

-Io e perché ...Mi conosce?-

Sentiamo bussare alla porta ,Alan fa  entrare la sua assistente .

-Sig.Freeman  è arrivato il suo cliente il signor Donovan,lo faccio accomodare?

-Certo Debby fallo entrare è arrivato giusto in tempo, mia cara Jenny ti presento Christian Donovan il tuo prossimo caso-

A quel nome mi giro e non può essere Chris, non è possibile che sia lui, ancora basita mi sento prendere la mano .

-Ciao Jen ,ne è passato di tempo -

Dio ancora non riesco a crederci tiro la sua mano e lo abbraccio.

Lui prima preso alla sprovvista si mostra titubante ma poi mi abbraccia e sorride.

-Se avessi saputo di ricevere questa accoglienza, ti avrei cercato prima-

Sentiamo un tossire e ci stacchiamo .

-Allora accomodatevi -

Mi rivolgo ad Alan.

-Tu lo sapevi che ci conoscevano?-

Lui senza scomporsi mi dice che il padre è un caro amico di famiglia ,per questo si è rivolto al nostro studio,solo di recente ha scoperto che eravamo compagni di liceo.
Cosi quando ha fatto i nomi degli avvocati presenti lui ha deciso di scegliere me.

Io sono ancora senza parole  lo guardo è così ,così bello e se ne accorge quando divento rossa.

-Allora deciderai di seguire il mio caso insieme ad Alan ?-

Cosi su due piedi non so cosa fare non perché non ne sia in grado, ma forse perché è lui.

-Ascoltate visto che già vi conoscete vi lascio da soli, io ho  un'udienza alle tre, oggi vi lascio il mio ufficio e le carte-

******

Sono nervosa oggi, dopo che siamo rimasti da soli in ufficio abbiamo parlato sul come procedere.

Ma avevamo così tante domande da porci, che abbiamo deciso di andare a cena insieme,giusto per ricordare i vecchi tempi,che non erano cene, ma cinema ed hamburger.

Ho messo un tubino nero corto e i miei tacchi, niente di che ,semplice ed elegante visto che non so dove andremo.

Sento bussare e vado alla porta, vedo Chris in tutta la sua bellezza.

-Ciao! Jen sei uno splendore-

Si avvicina e mi bacia una guancia .

I suoi baci sono così caldi, stringo i  pugni e faccio un respiro .
Mi volto e vado a prendere il mio soprabito non prima di avergli detto che anche lui lo è lo è sempre stato.

Il Dio greco dell' amore e del sesso, ma questo me lo tengo per me nei miei pensieri, in questo momento poco casti.

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