Capitolo tredici.

614 69 19
                                    


Dopo aver scoperto che Stefano era innamorato di me, beh, sono cambiate un po' di cose.
Innanzitutto ho parlato con Sabrina, la quale dice che era una cosa chiarissima e che se ne erano accorti tutti, ma non capisco proprio di cosa parli, io non avevo notato nulla.
Ad ogni modo, lei mi ha consigliato di lasciare perdere Stefano, dargli tempo per calmarsi e aspettare che sia lui a venire da me, quindi vivevo con uno che non mi parlava e uno che passava la maggior parte del tempo con un'ombra inesistente.
Fantastico no?

Le crisi di Salvatore erano peggiorate, e non poco.
Prima Anna non si faceva mai sentire, adesso era una presenza costante.
Cercavo di distrarlo il più possibile, di tenerlo lontano da Stefano, poiché avevo ipotizzato che si sentisse intimidito da lui, insomma cercavo di farlo stare bene in ogni modo possibile.
Avevo noleggiato l'intera Saga di Harry Potter perché 'Voglio vederlo dai dai dai daiii' e così mi sono ritrovata a fare una maratone di non so quante fottutissime ore.
Non ce la facevo più e non eravamo nemmeno a metà del terzo film.

"Non hai sonno?" gli chiesi coprendomi la bocca con la mano, stavo sbadigliando.
"Non posso dormire" rispose senza levare gli occhi dallo schermo, ho già detto che non dormiva da due giorni?
"Hai bisogno di dormire- gli accarezzai il viso facendolo voltare con fare infastidito- hai le occhiaie, che stonano con gli occhiali nuovi, e non hai più forza, devi riposare" ho detto anche che se lui restava sveglio per me era molto difficile dormire 8 ore filate?
Ogni notte io andavo a letto, lui si metteva affianco a me promettendo che appena se la sarebbe sentita avrebbe dormito, poi dopo qualche ora mi svegliava in preda ad un attacco di panico e ai dolori alla testa.
Avevo bisogno di riposo anche io.
"Si io dormo lei torna" mi fisse sottolineando 'io' e 'lei'
"Se tu hai paura di lei non se ne andrà mai" sottolineai 'tu'
Ci pensò su qualche secondo per poi sospirare rassegnato.
"Posso finire il film? Tu vai intanto.." eccola la sua arma segreta, gli occhi da cane bastonato.
"Ma certo, dai finiamolo e poi andiamo" ed ecco quella che ci casca sempre.

Dopo pochi minuti mi addormentai appoggiata alle sue gambe.
Passai tutta la notte a dormire, 8 ore filate.
Senza nessuno che mi svegliava, nessuno che mi chiedeva aiuto..nessuno..

"Francesca svegliati! Fra! Dai!" Stefano mi scuoteva energicamente per farmi svegliare, aprii gli occhi leggermente intontita mugolando.
"Francesca dove cazzo è Salvatore?"

Mi alzai di scatto guardandomi attorno cercando di rimettere insieme i pezzi.
"Non è a casa?" domandai cercando di mantenere la calma.
"Se te lo chiedo no che non è a casa! Hai chiuso la porta a chiave? Hai nascosto la chiave prima di dormire?" ci pensai, no, non l'avevo fatto.
Abbassai lo sguardo, Stefano rivolse lo sguardo verso la porta: era leggermente socchiusa.
“È colpa mia, è scappato..” sussurrai, avrei dovuto correre fuori e cercarlo, ma ero troppo impegnata a riempire la mia testa di paranoie.
Era fuori casa, al freddo, completamente solo e pazzo.
Poteva essere ovunque o poteva non essere più.
Ed era solo colpa mia, mia perché mi sono lasciata ingannare da lui, mia perché mi aveva manipolata come se fossi un giocattolo.
“Francesca si è preso i nostri portafogli”
Cosa? Impossibile.
“Dai Stefano controlla bene, non lo farebbe mai insomma, non penso che la sua testa riesca a collegare che per scappare servono soldi” andai a controllare a mia volta, rovistai in tutte le borse, da quando la mia borsa è così ordinata?
“si è preso il portafoglio..e poi mi ha riordinato la borsa” ammisi.

"Senti, a me non importa di lui, lo sai.
Ma cazzo ci sono le nostre carte di credito la, i documenti, tutto! Dobbiamo trovarlo.
Vestiti e sali in macchina" era arrabbiato e anche questa era colpa mia, non avrei mai dovuto portare Salvatore qui.
Ero sull'orlo di una crisi di nervi.
Corsi verso Stefano e lo abbracciai davvero forte, ne avevo bisogno.
“Fra..?” ricambiò l'abbraccio preoccupato dal mio atteggiamento.
“Sono un disastro!” mi lamentai, come una bambina.
“No! Non sei un disastro sei fantastica, non fare così a andiamo a cercarlo”
Sciolse l'abbraccio cercando di incoraggiarmi.
Annuii, ma ero tutto tranne che convinta.

Eravamo partiti dal manicomio e da li avevamo girato tutta la città, come poteva essere andato così lontano?
Ero preoccupata, certo, ma soprattutto ferita.
Avevo fatto di tutto per lui, per farlo stare bene, avevo rinunciato alla mia vita e se n'era andato.
Una parte di me ripeteva che era stata Anna, lei continuava a tormentarlo e non voleva che io gli stessi vicino, l'altra pensava che, questa volta, aveva fatto tutto di testa sua.
Più passavano le ore più iniziavo a pensare che non lo avrei mai ritrovato, magari aveva preso un treno o peggio ancora un aereo.
Stefano mi ripeteva che lo avremmo trovato, ne era sicuro, eppure lo odiava.
Quel giorno lui non andò a scuola, e nessuno di noi due toccò cibo, eravamo distrutti a fine giornata.

“Non lo troveremo più vero..?” chiesi appena rientrammo a casa.
“Mi dispiace tanto Fra..” sembrava dispiaciuto davvero.

Una volta varcata la soglia di casa un forte odore di arancia ci colpì, la casa era perfettamente in ordine.
Appena vidi la scena sorrisi, era lui, doveva essere per forza lui.

“Stai attenta Francesca” mi disse il ragazzo affianco a me vedendomi salire rapidamente le scale, ma non lo ascoltai, dovevo vedere Salvatore.
Aprii la porta di camera mia, era li.

"Dio mio, ti ho cercato ovunque" istintivamente lo abbracciai, ma non ricambiò.

“Sal..?” lo richiamai, niente.

“Hey, perché non mi parli?” lo guardai negli occhi, uno sguardo perso.

“Mi stai facendo preoccupare, che succede?” provai a scuoterlo, ancora niente.

Mi allontanai da lui per guardarlo meglio, era infreddolito e esausto.
“Francesca, io...io non ce la faccio” finalmente diede voce ai suoi pensieri.

“Ma si che ce la fai, ci sono io con te, ti aiuterò io!” scosse la testa.

“Non ce la faccio con te”
Me? Ero io il problema?

Heyciao il capitolo mi fa schifo ciao

Psychopath|| SurrealpowerWhere stories live. Discover now