Capitolo 4 - Chris

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Passato

Chris raccattò il cellulare dal fondo della borsa e cominciò a digitare freneticamente: "Ciao Vale! Incontriamoci oggi alle 17:00 al Chiosco di fronte alla spiaggia. Dobbiamo parlare io e te da sole."

La risposta arrivò dopo pochi minuti: "Non posso, devo studiare. Chiama Sam, lei potrà esserti utile più di me in questo momento."

"Non è di me che dobbiamo parlare. Bea mi ha raccontato ciò che è successo e voglio starti accanto, tutto qui. Ti prego, vediamoci!"

"Non devi preoccuparti per me. Io sto bene, davvero!"

"Puoi abbindolare Bea e Sam, ma non me. Chi perde un amore come quello tuo e di Luca non sta mai davvero bene, perciò non dire stronzate e affronta la realtà per quella che è... anche se fa male."

Chris pensò che, con l'ultimo messaggio, si fosse spinta un po' troppo in là. Sapeva perfettamente che con Vale bisognava pesare ogni singola parola.

Contro ogni sua previsione, però, Vale accettò l'invito.

Chris non si sentiva per niente a suo agio, eppure sapeva che quella era la cosa giusta da fare. Era confusa, non sapeva se parlare a Vale dell'unica volta in cui anche lei aveva sofferto per amore, se rivelarle la verità su lei e Giacomo, se fosse giusto che Vale sapesse che anche lei, per una volta, sarebbe stato in grado di comprendere ciò che stava provando.

La sola a conoscenza di quella storia era Sam, che non era stata in grado di comprendere, ma in compenso aveva saputo ascoltare.

Così decise di chiamarla; Sam avrebbe saputo certamente cosa fare.

«Che faccio Sam, glielo dico?»

«Fallo Chris. Vale è tua amica e sono sicura che vi capirete benissimo. Anzi, credo che in questo momento tu sia l'unica in grado di darle ciò di cui ha bisogno.»

«Mh... ok. Ci penserò. Tu cosa farai oggi?» le chiese curiosa, mentre apriva l'anta dell'armadio per scegliere qualcosa di carino da indossare all'appuntamento.

«Credo che farò un giro, non so... Magari più tardi ci vediamo. Cambiando discorso... ma per il compito di mate che si fa?»

Come sempre, Sam non aveva il coraggio di chiederle aiuto direttamente, ma Chris aveva imparato a riconoscere anche le richieste più velate. Per lei, Sam era un libro aperto.

«Si studia tanto. Iniziamo Lunedì. Da me, ok?» chiese a Sam che subito acconsentì.

«Ho bisogno che vada bene» commentò Sam.

"Sì, ne hai proprio bisogno!" Pensò Chris, lasciandosi sfuggire una risata. L'anno scolastico doveva finire bene per tutte e quattro. C'era una vacanza in vista, non aveva nessuna intenzione di rinunciare.

«Sicuro! La Puglia ci aspetta, ho già convinto mio padre a lasciarci la casa per una settimana!»

Tirò fuori dall'armadio la t-shirt nera con la stampa dei Nirvana e un paio di jeans scuri.

«La tua casa in Puglia? Cioè... Gallipoli?! Mare, sole, tizi palestrati spiaggiati ovunque?! Quella casa?!» chiese incredula Sam. Il suo tono di voce divenne molto più acuto, tanto che Chris fu in grado di immaginarla alzata sul letto con un grosso sorriso stampato sul viso.

«Sì, Sam. Proprio quella. ho spiegato ai miei che ci andremo per il tuo compleanno e per loro non c'è alcun problema.»

«Non puoi farlo; cioè: Non voglio che tu lo faccia; non per me!» rispose Sam seria.

«E per chi diavolo dovrei farlo Sam? Tu sei la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto e poi verrà anche Vale che ha proprio bisogno di staccare la...»

Adesso restaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora