Vale lottava con la mozzarella filante della sua seconda fetta di pizza, che le impasticciava le mani. Lei e Sam erano sedute sul pavimento della sua camera da letto, sopra la tovaglia da pic-nic che avevano comprato tutte e quattro insieme molto tempo prima, per le giornate di sole in primavera; quei giorni sembravano davvero lontani, soprattutto nell'ultimo periodo.
«Come hai fatto a capire che Luca fosse quello giusto?» le chiese Sam improvvisamente; Vale si fermò di scatto e la fissò meravigliata. "Cosa sta succedendo?" pensò. Dopo la conversazione con Chris di quel pomeriggio, la domanda da parte di Sam le sembrò una strana coincidenza.
«Mhmm... cosa c'entra adesso?» domandò perplessa. Non lo aveva mica capito che quella era la giornata "ripensa a Luca e alla grande stronzata che hai fatto".
«Vorrei sapere come si fa a capire quando una persona diventa importante» le chiese Sam, prima di dare un morso alla sua capricciosa.
Vale, sempre più perplessa, si rese conto che non era mai riuscita a rispondere completamente a questa domanda o meglio non l'aveva mai spiegato a qualcuno.
«È stato un po' complicato. Luca ha dovuto scontrarsi con un pezzo di legno come me...» disse e con un trancio di pizza a pochi centimetri dalla bocca, alzò gli occhi al cielo pensierosa.
«Ma c'è stato un istante in cui ti sei sentita così bene da essere certa che da quel momento avresti fatto di tutto per restare con lui?»
«Si...» gli occhi di Vale si illuminarono; pensava ad un giorno in particolare, il secondo appuntamento. Non si era mai fermata a riflettere sui primi tempi della sua storia con Luca, ma ripensandoci bene fu quello il giorno in cui la sua vita si stravolse completamente.
«Probabilmente non è il caso, ma... ti andrebbe di raccontarmi qualcosa?» le chiese Sam rossa come un peperone, ma con gli occhi illuminati come quelli dei bambini curiosi che attendono pazienti che il proprio nonno gli racconti delle storie di gioventù, degli amori casti, degli sguardi.
Sospirò, ripensando alla sua storia, anche se faceva un po' male, e si lasciò andare alla memoria:
Due giorni, ecco quanto era passato dall'ultima volta che lo aveva visto. Vale se ne stava distesa a pancia sotto sul letto a leggere le pagine di fisica, quando il telefono aveva iniziato ad emettere un bip continuo. Era proprio convinta che fosse Bea, per cui aveva aperto i messaggi senza pensarci e quando capì che i messaggi non erano da parte della sua migliore amica, ma di Luca, maledì se stessa e la sua stupidità. Ora non sapeva davvero come fare per rifiutare il suo invito. Alla festa di compleanno di Luca non si era divertita per niente, almeno non con i suoi amici; anzi aveva subito capito di che pasta erano fatti e aveva cercato di starsene in disparte il tempo necessario per trovare un modo per svignarsela. Fatto sta, che appena Luca la vedeva da sola, correva a farle compagnia a discapito dei suoi amici e soprattutto delle sue amiche che le lanciavano sguardi assassini e non facevano altro che guardarla dalla testa ai piedi, come per misurarne le capacità e l'intelligenza.
Alla fine, voltò il telefono e fece finta di niente, perché non voleva ferirlo e rifiutarlo in malo modo, lui era davvero un bravo ragazzo. Lei era il vero problema. Passarono meno di dieci minuti quando il telefono iniziò a squillare per davvero e quando Vale guardò il display, si rese conto di sorridere ma che dentro era davvero nervosa; decise di non rispondere subito, di lasciare il telefono suonare per un po'. Luca chiamò altre due volte poi smise. Lei trascorse il resto del pomeriggio a rimuginare, tra il libro di fisica e il cellulare, il cui display restava scuro e inanimato. Dovevano essere circa le 7 quando il telefono squillò di nuovo e quella volta Vale rispose senza pensarci due volte.
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Adesso resta
ChickLitLa protagonista di questa storia è Christina Belotti. Per tutti lei è Chris, una forza della natura, un uragano che travolge chiunque si trovi sul suo cammino. Chris, però, è anche una diciottenne che, in quello che dovrebbe essere il periodo più be...