<Vogliono che sia una gara di coppia, perciò dovrai cercarti un partner per la gara> dall'altro capo del telefono sento Angela, la mia allenatrice, sospirare. Sarà sicuramente arrabbiata per il poco preavviso in qui le hanno dato questa informazione, anch'io lo sono.
<E come faccio Angela? La gara è tra due giorni!> mi passo una mano tra i capelli sempre più sull'orlo di una crisi isterica.<Lo so e mi dispiace Gaia, ma hanno deciso così. Ti conviene cercare qualcuno in fretta e iniziare ad allenarti> in questo momento me la immagino anche lei con le mani nei capelli facendo ondeggiare la sua chioma bionda.
Angela mi allena da quando ho iniziato, la vedo come una seconda mamma <Ascolta, facciamo così, ti trovo io qualcuno del tuo stesso livello okay? Domani vieni in palestra e inizierete subito ad allenarvi> sapevo che avrebbe trovato una soluzione.
In questo modo mi ha semplificato di molto, nella nostra Accademia non ci sono molti pattinatori maschi e per lo più sono piccoli. <Va bene, grazie mille> nonostante il suo aiuto non sono per niente tranquilla.
Dopo averla salutata riattacco e sbatto il telefono sul letto sbuffando <Questa non ci voleva> borbottò prendendomi la testa tra le mani.
<Cosa succede piccola?> sento la mano di Giorgio accarezzarmi la schiena, si alza dal letto mettendosi seduto dietro di me. La sua testa è nell'incavo del mio collo e il suo respiro mi fa il solletico.
<La gara sarà di coppia, perciò dovrò rifare il balletto adattandolo al partner che sarà con me> sbuffo di nuovo appoggiandomi a lui.
<Dovrai ballare con un ragazzo?> lo sento irrigidirsi dietro di me <Si, perché?> mi volto verso di lui per vedere la sua espressione che non è esattamente delle più contente <Non puoi ballare con una ragazza?> inclina la testa di lato risultando più buffo.
Scoppio a ridere e scuoto la testa <Non si può tesoro, hai mai visto qualche ballo di coppia in cui sono due donne o due uomini?>
<No ma non mi sta bene che balli con un altro ragazzo> borbotta agitandosi sul suo letto.
Non l'ho mai visto così insicuro, si è sempre mostrato sicuro di se. Mi avvicino di più a lui e gli avvolto il collo con le braccia attirando il suo volto più vicino al mio <Non hai nulla di cui preoccuparti>Blocco i suoi borbottii avventandomi sulle sue labbra, le sue mani si insinuano tra i miei capelli e lentamente mi spinge sul materasso mettendosi sopra di me.
Ormai quasi tutti i pomeriggi che abbiamo liberi li trascorriamo insieme a casa sua dato che i suoi genitori sono sempre al lavoro, stiamo in camera a guardare qualche film accoccolati uno all'altra o a sbaciucchiarci.
A volte viene anche Fabio che si mette in mezzo tra di noi beccandosi occhiatacce da Giorgio.
Il suo corpo aderisce alla perfezione al mio, le sue mani mi accarezzano il corpo, una si insinua sotto la mia maglietta accarezzandomi il fianco strizzandomelo leggermente.
La fa passare delicatamente sul mio ventre piatto fino a sfiorare la base del mio reggiseno. Il bacio diventa più profondo, le nostre lingue danzano insieme, la mia mano scivola sotto la sua maglietta accarezzandogli la schiena nuda. Sento i muscoli contrarsi al mio tocco.
Si stacca dalla mie labbra e si toglie la maglietta, i suoi muscoli in bella mostra, ne straccio il contorno e vedo che chiude gli occhi espirando di piacere.
Si abbassa avventandosi si nuovo sulle mie labbra, passa poi al mento e al collo, fino a ritornare su di esse. Lentamente mi alza la maglietta fino a sfilarmela.
<Cazzo> i suoi occhi ispezionano il mio petto, osservando il mio reggiseno in pizzo bordeaux, quasi dello stesso colore delle mie guance.
So di non avere una taglia enorme di seno, ma la mia terza mi va più che bene e sembra che anche Giorgio la apprezzi.Mi bacia il collo facendomi gemere piano, scende sempre di più fino a sfiorare la coppa del mio intimo.
<Dio, sei bellissima> sussurra con voce roca.
La sua mano passa dietro la mia schiena e cerca di slacciarmi il reggiseno quando sentiamo la porta di casa chiudersi.Ci immobilizziamo entrambi <Merda> impreca Giorgio rialzandosi con la maglietta in mano, se la infila e scoppio a ridere mentre anch'io mi sistemo.
<Che hai da ridere?> mi ammonisce fulminandomi con lo sguardo. Gli indico le sue parti intime ormai gonfie sotto la patta dei pantaloni.
Abbassa lo sguardo e impreca di nuovo <Sarà meglio che vado a farmi una doccia fredda> sbuffando va in bagno e si chiude dentro.Continuando a ridacchiare mi sdraio di nuovo sul letto fino a quando non mi rilasso completamente avvolta dal profumo inebriante di colonia di Giorgio e i miei occhi si chiudono.
——
<Gaia! Dove hai la testa?> Angela mi riprende per la milionesima volta. Stiamo provando il nuovo balletto e Riccardo, il mio nuovo partner, fa di tutto per farmi stare tranquilla.
Ho i nervi a fior di pelle, la gara è domani e la giravolta non mi viene come dovrebbe. La voglio perfetta e ci sto mettendo tutto il mio impegno del mondo ma non mi esce. <Gaia stai tranquilla, andrà bene> mi assicura Riccardo.
Il suo sorriso sincero e i suoi occhi scuri mi trasmettono tranquillità. Sono fissi nei miei ma non mi fanno lo stesso effetto che hanno quelli di Giorgio.
Prendo un respiro profondo e chiudo per qualche secondo gli occhi.
<Okay, di nuovo> la mia voce è più convinta che mai, Angela riattiva la musica, Riccardo mi porge la mano e torniamo in pista.Facciamo un giro, Riccardo si posiziona dietro di me e, mettendomi le mani sui fianchi, mi solleva. Apro le braccia sentendo il vento tra i capelli, con i pattini tocco di nuovo terra, prendo un po' di velocità e faccio la piroletta. <Perfetta!> grida l'allenatrice, pattino verso il mio compagno che mi solleva, alzo le braccia mentre lui fa una piccola giravolta.
Si ferma e mi fa scivolare a terra, i nostri visi sono troppo vicini. Mi allontano imbarazzata e mi volto verso Angela che applaude soddisfatta <Bene, abbiamo finito ragazzi> annuncia uscendo dalla pista. Faccio un sorriso tirato a Riccardo ed esco anch'io.
<Sei stata bravissima> sento dire, mi volto verso la voce che conosco molto bene e mi avvicino. I suoi occhi chiari si incastrano immediatamente ai miei, un sorriso mi nasce spontaneo sulle labbra.
Gli circondo il collo con le braccia <Anche se non mi è piaciuta la parte finale, eravate un po' troppo vicini> ridacchio per la faccia che fa e lo abbraccio più forte <Non essere geloso> lo prendo in giro.
<Se fossi in grado pattinerei io al suo posto> il suo sguardo ora è posato su Riccardo che è ancora in pista ed allenarsi.
<Ti insegno io!> dico entusiasta prendendolo per il braccio <Forse la prossima volta, ora vai a cambiarti che andiamo> mi tira una pacca sul sedere facendomi fare un urletto. Ammicco ed entro negli spogliatoi.
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Gioco di sguardi
ChickLitGaia è una ragazza timida che odia essere al centro dell'attenzione, Giorgio invece è il ragazzo popolare della scuola che è sempre al centro dell'attenzione. Gaia e Giorgio non si sono mai parlati, il loro rapporto è fatto da sguardi, molto intens...