Mi sveglio con la piacevole sensazione di Gaia stretta a me. La osservo accarezzandole delicatamente il braccio per evitare che si svegli. Di solito quando sono le sette di mattina il suo sonno diventa leggero e ogni minimo rumore la fa svegliare.
I suoi lineamenti sono rilassati, la sua testa è posata sul mio petto, le gambe intrecciate alle mie e la sua mano sul mio petto, all'altezza del cuore come se volesse sentirne il battito.
I suoi capelli scuri mi solleticano appena il naso. Inizia a muoversi e penso che si stia svegliando, invece si accoccola di più vicino a me.
Continuo a coccolarla con la consapevolezza che oggi è l'ultimo giorno qui a New York e stasera abbiamo il volo per tornare a casa. Perciò non dormiremo più insieme, non mangeremo più insieme. Ci vedremo solo a scuola o al bar con gli altri.
Questa quotidianità fatta solo di noi due non mi ha spaventato affatto. Avevo questo timore, di spaventarmi all'idea che mi sentissi soffocato da lei. E invece no. Anzi ero felice di condividere tutto.
Controllo di nuovo l'orologio sul comodino e vedo che ormai sono le 7:30, il mio stomaco si risveglia iniziando a brontolare. Strano che Gaia stia ancora dormendo, forse ha dormito poco stanotte.
Con delicatezza scivolo fuori dal letto senza farla svegliare, mi metto dei pantaloni di una tuta e una maglietta a caso trovata sulla sedia della sua scrivania.
Esco dalla stanza e nella casa regna il silenzio assoluto.Scendo le scale e mi dirigo in cucina, anche qui silenzio. Credo che in casa non ci sia nessuno oppure stanno ancora dormendo tutti, di solito sono io l'ultimo a scendere.
<Che miracolo! Ti sei svegliato prima di Gaia> Daniel entra in cucina con soltanto un paio di pantaloncini e mi prende in giro <Già, è davvero strano> prendo due ciotole dalla credenza e il latte dal frigo, poso tutto sul tavolo e Daniel si siede pesantemente sulla sedia.
<Allora> sento dire da Daniel, prendo i cereali e mi siedo anch'io, di fronte a lui. Vedendo che non continua a parlare alzo un sopracciglio <Allora
cosa?> lo sprono a parlare mentre si versa i cereali e il latte nella ciotola <Non ho mai visto Gaia così felice da quando ci sei tu. E mi fa anche piacere che ci sia qualcuno che la protegga dato che io sono a chilometri di distanza da lei> farò di tutto per proteggerla sopratutto da adesso che quando torneremo Brianna combinerà qualcosa.<Farei di tutto per Gaia> affermo sicuro, Daniel fa un cenno del capo, quando sta per parlare viene interrotto da una voce maschile che giunge dall'ingresso <Daniel?>
<In cucina> urla di rimando, poco dopo entra un ragazzo dai capelli scuri coperti da un cappellino con la visiera storta, il braccio coperto di tatuaggi.
<Ciao amico> Daniel gli batte il cinque poi lo sconosciuto porta lo sguardo su di me <Oh Marcus lui è Giorgio, il ragazzo di mia sorella> porgo la mano a Marcus e lui me la stringe salutandomi. <Tua sorella è tornata?>
<Si ma stasera torna a casa, è venuta a salutarci> Daniel finisce la sua colazione e spinge la scodella sul tavolo mentre Marcus si siede con noi.
<Cos'è tutto questo baccano?> la voce di Gaia è un mormorio ed è ancora impastata dal sonno. Ferma sulla porta della cucina si guarda in torno. Il fiato mi si blocca in gola e sento tutto il sangue fluire nelle parti basse.
Ha i capelli tutti arruffati, gli occhi ancora un po' socchiusi e indossa una mia maglietta verde che le arriva a metà coscia. Le gambe lunghe e atletiche sono in bella mostra e il mio sguardo gli percorre tutto il corpo un paio di volte.
<Ei> mi saluta arrossendo un po' come se nella stanza ci fossimo solo noi due. Sa che la sto guardando.
Avanza verso di me camminando a piedi scalzi, sposto un po' la sedia per farla sedere in grembo, con un braccio mi circonda il collo e delicatamente posa le labbra contro le mie.
Sentiamo qualcuno schiarire la gola e la sento irrigidirsi contro di me. Volta lo sguardo e vede Daniel e Marcus. Con i capelli cerca di coprirsi il volto rosso mentre schiarendosi appena la voce saluta entrambi.
Ridacchio per la sua timidezze e lei in tutta risposta mi rifila una gomitata nello sterno. Tossisco per la botta massaggiandomi il punto in cui mi ha colpito.
<Che bello rivederti Gaia> Marcus sorride verso la mia ragazza, e la cosa non mi piace affatto. Stringo più forte la presa su di Gaia come a voler dimostrare che lei è mia. Se ne fossi in grado mi metterei a ringhiare.
<A che ora avete il volo?> Daniel si alza sistemando la sedia <Alle 18, papà ci accompagna con Nancy. Tu vieni?>
<Se riesco si, però non te lo assicuro perché sono al lavoro> Dani si gratta la nuca, l'espressione dispiaciuta. <Oh, okay> Gaia abbassa lo sguardo e inizia a torcersi le mani in grembo.
<Ci rivedremo sorellina> si avvicina e la stringe in un forte abbraccio, Gaia si alza dalle mie gambe e stringe suo fratello.
Marcus e Daniel se ne vanno dopo averci salutato, Gaia prende una tazzina e si versa il latte sedendosi di nuovo sulle mie gambe <Che hai?> infilandogli un dito sotto il mento la volto verso di me <Mi dispiace che mio fratello non venga> la stringo al mio petto cercando di consolarla.
——
<Avete preso tutto?> il papà di Gaia ci accompagna in aeroporto fermandosi prima dell'imbarco <Si papà> Gaia continua a vagare con lo sguardo alla ricerca di suo fratello ma che purtroppo non si fa vedere.
Prima di salire sull'aereo da un abbraccio a suo padre e Nancy mentre io mi limito a stringere la mano ad entrambi.
Quando chiamano il nostro volo sento la tensione salire alle stelle. Odio volare e ho paura dell'altitudine. Stringo forte la mano di Gaia mentre ci sediamo ai nostri posti <Tranquillo amore> cerca di tranquillizzarmi accarezzandomi la mano muovendo il pollice con movimenti circolari.
<Non salirò mai più su questi dannati cosi> borbotto serrano di occhi mentre l'aereo si alza da terra. Gaia al mio fianco ridacchia e posa la testa sulla mia spalla. <Allora ti ringrazio per essere venuto con me anche se hai paura di volare> sento che mi schiocca un bacio sulla guancia e un po' della mia tensione svanisce all'istante.
Sorrido per la consapevolezza che si, per lei ho affrontato la mia più grande paura.
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Gioco di sguardi
ChickLitGaia è una ragazza timida che odia essere al centro dell'attenzione, Giorgio invece è il ragazzo popolare della scuola che è sempre al centro dell'attenzione. Gaia e Giorgio non si sono mai parlati, il loro rapporto è fatto da sguardi, molto intens...