Vorrei tornare in dietro e spaccare la faccia a quel damerino dei miei stivali che era con Gaia.
Appena ho sentito la risata di Gaia ho sentito tutto il mio corpo risvegliarmi. Abbiamo fatto una settimana a evitarci, non avevo più sentito nemmeno la sua voce.Perciò era come se mi fossi rinnamorato di lei un'altra volta. Fabio l'ha salutata, quando mi ha visto ha smesso di ridere. È diventata seria.
Ci ha presentati e a quanto pare lui è il suo nuovo compagno di ballo per un evento.
Ma non poteva rimanere quel damerino di Riccardo? Almeno lui lo conoscevo e sapeva che Gaia stava con me, in questo modo gli girava a largo. Ora c'è questo fantomatico Mattia il quale, per giunta, non è niente male.Dio che nervi!
Affretto il passo superando Fabio che per raggiungermi deve iniziare a correre. <Ma che ti prende!> urla quando mi è affianco <Che mi prende? Sul serio?> lo fulmino bloccandomi <Ho appena visto la ragazza che amo in un bar con un'altro! Dio, vorrei spaccare il mondo> sbraito strofinandomi la faccia con entrambe le mani.<Sai che ti dico?> Fabio si puntella i fianchi con le mani assumendo un'aria più minacciosa. So già dove vuole andare a parare ma lo lascio parlare comunque <Ti sta proprio bene! Hai voluto lasciarla perché sei troppo codardo per affrontare Brianna? Questo è stato il risultato del tuo brillante piano. Perciò è tutta colpa tua> ecco, appunto. Proprio quello che speravo non dicesse più. So che è colpa mia ma l'ho fatto per lei.
Fabio ha il fiato corto per aver parlato senza prendere qualche secondo il fiato. <Perciò ora stai zitto e andiamo ad allenarci dato che sei mancato per tutta la settimana> si volta dandomi le spalle camminando verso l'uscita.
Rimango immobile per qualche secondo rimuginando sulle parole che il mio amico mi ha appena sputato in faccia. La parte che mi fa più innervosire è che ha dannatamente ragione.
___
Quando torno a casa sono distrutto, mi fanno male le gambe e sento i muscoli pulsare dal dolore.
Era una settimana che non mi allenavo, praticamente sono stato tutto il tempo o sul divano o sul letto a trovare una soluzione o un modo per rimanere comunque accanto a Gaia.
E oggi il coach, per punizione per essere mancato, mi ha fatto fare il doppio degli allenamenti distruggendomi.
Lascio cadere a terra con un tonfo sordo la sacca da calcio e mi dirigo in cucina dove vedo la luce accesa.
Mamma è come sempre indaffarata a preparare qualcosa per cena, è girata di spalle e non penso mi abbia sentito perciò, lentamente, mi volto per andarmene in punta di piedi in camera mia per evitare il suo interrogatorio che abbiamo lasciato in sospeso.
<Fermo li> la sento tuonare. Mi blocco colto dallo spavento, rimango di spalle sperando che non ce l'abbia con me.
<Siediti Giorgio, dobbiamo parlare> ecco. Oggi direi che non è per niente la mia giornata.
<Di cosa esattamente?> chiedo vago voltandomi verso di lei. Mi indica la sedia mentre lei si accomoda a quella di fronte alla mia.
<Cosa succede con Gaia? L'ho chiamata questa settimana e ha declinato ogni mio invito. Ora voglio delle spiegazioni>
Sbuffo disegnando con l'indice sulla tovaglia dei cerchi immaginari, non alzo lo sguardo su di lei <Ci siamo lasciati> borbotto.
<Mi dispiace tesoro, perché ti ha lasciato?> chiede allungando una mano verso la mia.
Mi schiarisco appena la voce <In verità l'ho lasciata io> il volto di mia madre è incredulo <Tu cosa? Perché l'hai fatto? Credevo che le volessi bene><Mamma io la amo, è diverso. Ma l'ho dovuto fare, per forza altrimenti le cose si sarebbero messe male> mia madre mi guarda stranita non capendo di cosa stessi parlando.
Alla fine cedo e le racconto tutto, di Brianna, del ricatto, di Gaia all'ospedale e di tutte le conseguenze che si sono conseguite.
Avevo bisogno di parlare con lei, è tanto tempo che non lo facevamo. Mi sono sempre confidato con lei da quando mio fratello è uscito da casa.<Sei uno sciocco!> sbotta mia madre alla fine del mio racconto. Rimango sbigottito difronte a questa reazione.
<Non ti ho insegnato a scappare dai problemi ma affrontarli di petto> ci mancava solo mia madre a darmi del vigliacco. Molto bene, oggi è davvero una giornata di merda.
<Una cosa non capisco, perché Gaia non ha denunciato Brianna?>
<Forse perché non credo sappia che sia stata lei> in effetti Gaia non mi ha chiesto nulla perciò io non le ho detto niente.Forse ha diritto di sapere, ma non da me. Non mi ascolterebbe, poi capirebbe anche il perché l'ho lasciata. Devo convincere qualcuno a farglielo sapere.
<Trova una soluzione Giorgio, non farla lasciare vinta a quella Brianna! Se non fai tu qualcosa lo farò io. Odio quella mocciosetta> conclude mia madre alzandosi dalla sedia tornando ai fornelli.
Ridacchio perché non le è mai piaciuta Brianna. Quando veniva a casa da noi cercava sempre di svignarsela da qualche altra parte. Mi alzo anch'io e vado in camera mia.
Afferro il cellulare e vedo un messaggio da Fabio in cui si scusa per la risposta che mia ha dato oggi.
Gli rispondo subito:
"Dovresti farmi un favore, devi dire a Gaia di Brianna, di quello che le ha fatto"Passano pochi secondi e il mio amico mi risponde dicendomi che le parlerà domattina appena la vede a scuola, lo ringrazio e mi stendo sul letto ormai esausto.
Mi fa uno strano effetto starmene sdraiato da solo, solitamente al pomeriggio lei era qui con me. Guardavamo qualche stupide serie tv e giocavamo a fare la lotta di solletico o dispetti.
La tenevo tra le mie braccia mentre lei riposava, come a volerla proteggere dai sui incubi.
Afferro di nuovo il telefono e vedo come sfondo il suo viso, la foto del nostro primo incontro sporca di gelato. Vorrei tornare in quel giorno, eravamo così felici, spensierati, con Brianna lontana mille miglia da noi.
Mamma ha ragione, devo affrontare questo problema senza scappare come un codardo.
Devo solo capire come.
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Gioco di sguardi
ChickLitGaia è una ragazza timida che odia essere al centro dell'attenzione, Giorgio invece è il ragazzo popolare della scuola che è sempre al centro dell'attenzione. Gaia e Giorgio non si sono mai parlati, il loro rapporto è fatto da sguardi, molto intens...