A quanto pare ha avuto il coraggio di farlo sul serio.
Sono riuscita a scorgere la chioma riccia bionda di Brianna nell'auto che ha tentato di investirmi.
Sembrava un treno impazzito, se non ci fosse stato Giorgio credo che in questo momento sarei stesa a terra come un'animale investito.Sono stretta tra le sue braccia e tremo come una foglia, ho decisamente sbagliato a sottovalutarla.
Sento qualcosa di freddo sotto un piede e mi rendo conto che una delle mie scarpe è ancora in mezzo alla strada.Il mio piede nudo tocca il freddo asfalto.
La presa di Giorgio si fa un po' più stretta, forse anche lui ha visto chi era al volante. <Giorgio mi stai soffocando> piagnucolo posando una mano sul suo petto per allontanarlo un po'Lui allenta un po' la presa per poi prendermi il viso tre le mani <Stai bene?> mi esamina con lo sguardo per assicurarsi che abbia tutto apposto.
Annuisco sottraendomi dalla sua presa. Sono ancora arrabbiata e offesa per ciò che mi ha detto prima.
Non ci credo che ha preferito assecondare i capricci di Brianna che stare con me e affrontare tutto.Le porte della palestra si aprono e fanno capolino Fabio e Sofia <Gaia, che è successo?>
La mia amica si avvicina abbracciandomi mentre Giorgio racconta tutto a Fabio.Sento quest'ultimo imprecare <Te l'avevo detto di denunciarla! Tu non ascolti mai nessuno> mi sgrida scuotendo il capo.
Giorgio ci osserva stranito non capendo di cosa stiamo parlando. <Gaia ha ricevuto degli audio in qui Brianna diceva di volerla mettere sotto terra> spiega Fabio.
Giorgio sposta Sofia da davanti a me afferrandomi per le spalle <Perché non mi hai detto nulla?> sembra arrabbiato e offeso, non ha mai avuto questa espressione con me.
<Perché avrei dovuto? Tu hai preferito assecondare lei invece che aiutare me!> urlo togliendo bruscamente le sue mani dalle mie spalle.
Mi tolgo anche l'altra scarpa e inizio a camminare verso casa anche se la strada è troppo lunga da fare a piedi.
Sento dei passi correre verso di me, quando due fari mi puntano di nuovo. Sento il sangue gelarmi nelle vene ma quando la portiera del lato conducente si apre ed esce Mattia sento che tutto si tranquillizza.
<Gaia ma che fai?> corre verso di me prendendomi il volto tra le mani <Ti prego, portami a casa> sussurro.
<Lasciala stare> sento che Giorgio è vicino a noi e nella sua voce c'è puro veleno. È geloso di Mattia, ma in questo momento non mi importa nulla, voglio sono tornarmene a casa. Questa serata è durata anche troppo.
<Portami a casa> sussurro di nuovo aggrappandomi alla giacca di Mattia <Posso riportarti io> il tono di Giorgio si addolcisce quando si rivolge a me.
Non gli rispondo e mi faccio condurre in auto da Mattia che si rimette al volante facendo inversione.
<Che è successo?> spezza il silenzio dopo qualche minuto in qui nessuno dei due pronuncia parola <Nulla>
Non gli racconterò niente, anche se ci siamo legati un po' di più con la scusa del ballo di beneficienza.
Ammetto che ha flirtato spudoratamente con me, ma non mi sento pronta ad una nuova relazione. La mia mente ed il mio cuore appartengono ancora a Giorgio. Sono stata chiara e lui ha capito.<Me lo dirai mai?> chiede guardandomi con la coda dell'occhio mentre guida verso casa mia <No>
Mi volto verso di lui e mi rendo conto che è vestito elegante, con giacca, cravatta e pantaloni eleganti.
<Perché sei così elegante?> arrossisce appena e si gratta la nuca come se fossa imbarazzato.<Mi ricordavo che avevi questo ballo di primavera e volevo venire a salutarti> mi sorride e torna a guardare la strada.
Annuisco anche se non può vederlo e mi volto anch'io a guardare davanti a me.
Si ferma sul ciglio della strada davanti a casa mia. <Grazie> dico prima di afferrare la maniglia della portiera pronta a scendere <Aspetta> mi afferra il polso facendomi risedere sul sedile.
Mi volto non capendo <Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi> i suoi occhi mi guardano troppo intensamente, annuisco ancora una volta perché non ho voglia di parlare.
Voglio andare in camera mia e rannicchiarmi sotto le coperte per qualche giorno.
Si avvicina quasi a toccare il mio naso con il suo, mi scanso di scatto mantenendo le distanze <No, Mattia no>Sembra triste, ma annuisce a si allontana tornando a sedersi composto sul sedile.
Esco dall'auto ed entro in casa, c'è tutto buio e credo che mi madre sia già a letto e Sergio pure.In punta di piedi mi infilo sotto le coperte dopo essermi tolta il vestito.
___
Non so se è la cosa giusta o meno, ma ho consegnato il mio telefono ai carabinieri con gli audio di Brianna.
Ieri sera ho temuto per la mia vita, mi sono spaventata a morte e credo che sia un pericolo tenere ancora in circolazione un elemento come lei.
Lascio anche una deposizione scritta di quello che mi ha fatto, a partire dall'incidente sulle scale alla corsa in auto nel tentativo di investirmi.
<Bene, abbiamo abbastanza elementi per una denuncia. Faremo in modo che questa ragazza ti lasci in pace, okay?> il poliziotto è molto gentile.
Mi tratta come se fossi sua figlia usando un tono dolce nei miei confronti. <Questo che ti è successo è molto brutto Gaia, sono felice che tu abbia avuto il coraggio di venire a sporgere denuncia> annuisco accennando un sorriso.
<Posso andare?> chiedo alzandomi dalla sedia, il poliziotto annuisce comprensivo ripetendomi che faranno il possibile per fermarla.
Esco dalla stazione di polizia e mi incammino verso casa. Ogni tanto mi volto per controllare che dietro di me non ci sia nessuno che tenti di investirmi.
Sto vivendo con il terrore, sento tutti i muscoli tesi fino allo spasimo.
Mando un messaggio a Sofia scrivendole quello che avevo appena fatto e della decisione che il quel momento avevo appena preso.Quando entro in casa mamma è ancora al tavolo da cucina che sta esaminando alcune carte di casa, mi avvicino sedendomi davanti al lei.
<Mamma> la richiamo, abbassa le carte nel sentire la mia voce tesa <Tesoro stai bene?> chiede preoccupata, annuisco cercando di tranquillizzarla <Si, volevo chiederti se potevo andare da papà qualche giorno> vedo che rimane interdetta per qualche istante.
Non le avevo mai chiesto di andare da papà nel mezzo della scuola, di solito ci vado durante le vacanze.
Mi osserva come se volesse scoprire cosa succede, ma so che ha visto che qualcosa mi sconvolge e forse è per questo che acconsente.
La abbraccio e torno in camera per preparare la valigia. Accendo il computer per comprare i biglietti online, il volo è questa sera tardi. Prima me ne vado meglio è.
Infilo le prime cose che trovo, le più essenziali e chiudo la piccola valigia.
Starò via fino a quando la faccenda con Brianna non è terminata, non sono in grado di gestirla, è più grande di me.
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Gioco di sguardi
ChickLitGaia è una ragazza timida che odia essere al centro dell'attenzione, Giorgio invece è il ragazzo popolare della scuola che è sempre al centro dell'attenzione. Gaia e Giorgio non si sono mai parlati, il loro rapporto è fatto da sguardi, molto intens...