16. Giorgio

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Sento dei lievi mormorii ma non ci faccio molto caso. Qualcosa di caldo e liscio è contro il mio petto e si muove piano, il ricordo di Gaia, sotto di me, è ancora vivido nella mia mente e mi fa eccitare all'istante. Con un braccio le avvolgo i fianchi e la attiro più vicina, la sento fare dei mugolii per poi voltarsi verso di me.

<Buongiorno> apre gli occhi assonnati e sorride <Giorno> gracchio <come ti senti?> le accarezzo il fianco con un dito <Bene, indolenzita ma bene> la sento sorridere contro il mio petto mentre una sua mano mi percorre il ventre.

Mi bacia il pettorale <Ti amo> è un sussurro lieve, quasi impercettibile, ma con il silenzio che ci circonda lo sento. Fermo il movimento con la mano e sento il corpo scaldarsi <Cosa?> si irrigidisce al suono della mia voce, forse non credeva l'avessi sentita.

Le metto due dita sotto il mento e la faccio voltare verso di me <Ho sentito bene?> le sue guance si tingono delle più improbabili sfumature di rosso <Si... Bhè... ecco io...> le prendo il volto tra le mani e la attiro a me baciandola con passione. La sento sorpresa, poi stupita e infine asseconda il mio bacio.

<Anch'io ti amo> la guardò negli occhi e li vedo ludici, felici.

<Si papà, c'è una ragazza!> sento una vocina esclamare <Elisa le bigie non si dicono> la porta viene spalancata e la figura di mio fratello con sua figlia al fianco fa capolino in camera mia. Scatto seduto ed alzo la coperta sul corpo di Gaia che imbarazzata cerca di coprirsi dietro di me.

<Luca nessuno ti ha mai detto di bussare prima di entrare?> chiedo impettito fulminandolo con lo sguardo. Vedo che osserva Gaia per qualche secondo poi prende la mano paffutella della figlia <Avevi ragione tesoro, perciò ti meriti una caramella> Elisa urla felice correndo via <Ci vediamo di sotto, fratellino> alza le sopracciglia in modo allusivo poi scompare dietro la porta.

<Che imbarazzo> Gaia si copre il volto con le mani e si appoggia a me, <Tranquilla, io ho trovato Luca in condizioni peggiori> la rassicuro stringendola più a me.

Le presto un mio paio di pantaloncini corti e una maglia che le sta enorme mentre io metto solo un paio di pantaloni della tuta <Scendiamo, così ti presento a mio fratello>

<Mi ha già conosciuta> borbotta scendendo le scale. Entriamo in cucina dove troviamo mamma, Luca, Miriam con i bambini e poi vedo anche mio padre <Papà!> lo saluto, era da due settimane che era in viaggio di lavoro.

<Dato che siete tutti qui vi presento Gaia, la mia ragazza. Gaia loro sono Luca, mio fratello; Miriam, sua moglie e mio padre Pietro. Poi la mamma e i bambini li avevi già conosciuti> le avvolgo un braccio attorno ai fianchi e la sento irrigidita <Piacere> alza la mano timida in segno di saluto.

<Gaia!> urla il piccolo Riccardo trotterellando verso le gambe di Gaia a cui si aggrappa <Ehi piccoletto> lei gli passa una mano tra i capelli e gli sorride, amorevole <Quando mi fai pattinare?> chiede facendo la voce da cucciolo <Quando la mamma e il papà vorranno> sorride però poi riportare lo sguardo su di me.

<Dovrei andare, devo preparare la valigia per domani>
<Valigia?> chiedo perplesso <Si, devo partire per il matrimonio di mio padre> me n'era scordato, tutta questa felicità ha fatto passare alla svelta i giorni e ora già deve andarsene.

<Prima di andare però fai colazione con noi! Siamo andati a comprare i bomboloni, e ce n'è uno alla nutella per te> mia mamma le strizza l'occhio sapendo del suo debole per il cioccolato mostrandole il sacchetto in cui ci sono i bomboloni.

Gli occhi di Gaia brillano e annuisce facendo ridere tutti.

Sono sul divano mentre guardo uno stupido cartone di principesse a cui Elisa mi ha obbligato a guardare con lei. Sbuffo per la milionesima volta mentre guardo il cellulare, ho scritto un messaggio a Fabio per andarci a fare un giro ma non mi ha ancora risposto.

<Fratellino! Dobbiamo fare un discorsetto> Luca si siede con un tonfo al mio fianco e punta i suoi occhi scuri identici alla mamma su di me. <Di cosa?> so di cosa vuole parlare ma faccio finta di niente <Come di cosa? Di Gaia! Mi piace quella ragazza, anche se però devo dire che non è per niente il tuo tipo>

Lo sguardo di Luca vaga per la stanza osservando i suoi due figli <In che senso non è il mio tipo?> non credo di avere un prototipo di ipotetica ragazza, semplicemente Gaia mi è sempre piaciuta <È molto diversa da Brianna, una bionda e l'altra mora, una vipera e l'altra dolce. Insomma, il sole e la luna> mi metto a ridere perché effettivamente Luca ha pienamente ragione, Gaia è nettamente il sole mentre Brianna è decisamente la luna.

<Gaia mi piace veramente, Brianna, si mi piaceva ma era sempre concentrata su se stessa> alzo le spalle ripensando a Brianna. La sua attenzione non era mai stata su di me, ma su se stessa e sulla sua popolarità.

<Sono contento che tu abbia trovato Gaia, mi piace, e piace anche ai bambini> mi da una pacca sulla spalla <Anche a me piace Gaia> interviene Elisa avvicinandosi a suo papà che la prende in braccio e la fa sedere sulle sue gambe.

Sorrido e sento il telefono vibrare nella tasca dei pantaloni.
Fabio: certo, ci vediamo al bar tra 10 minuti.
Blocco il telefono e lo rimetto via <Ora vado, mi ha fatto piacere parlare con te> do un bacio a Elisa e Riccardo, metto le scarpe ed esco di casa diretto al solito bar dove mi incontro con i mei amici.

Quando arrivo stranamente Fabio non è ancora arrivato, mi siedo ad un tavolo fuori e lo aspetto controllando il cellulare. Sorrido quando guarda la foto che ho messo come schermata di blocco: la foto del viso di Gaia sporco di cioccolato, la prima che le ho scattato.

<Ciao!> la sedia davanti a me si sposta e si siede Chiara, spostandosi una ciocca di capelli rossi <Ciao> mi schiarisco la voce <Fra poco dovrebbe arrivare Fabio perciò...> tento per mandarla via ma mi liquida con un gesto della mano <Tranquillo, quando arriva me ne vado> mi strizza l'occhiolino <Allora, come va con Gaia?> da quando le interessa? <Emh.. bene> sta per ribattere quando viene interrotta da Fabio <Ciao amico> mi batte il cinque poi guarda Chiara <Bhe io vado> si alza e mi bacia sulla guancia <Ciao ragazzi> cinguetta prima di sparire.

<Perché era qui?> chiede Fabio sedendosi al posto di Chiara <Non ne ho idea, ma in questo periodo è molto strana> vedo il mio amico annuire confermando la mia teoria.
Chiara sta sicuramente tramando qualcosa.

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