30. Gaia

3.5K 107 6
                                    

Ormai è una settimana che evito Giorgio come la peste. Da quando sono tornata a scuola non fa altro che lanciarmi occhiate o fa di tutto per intraprendere una conversazione con me.

Ma ogni volta che lo fa io giro i tacchi e me ne vado. Sono troppo ferita in questo momento. Mi sono aperta a lui come non ho fatto con nessun altro e lui che fa? Mi lascia, senza una motivazione abbastanza valida da farmi capire il perché.

Anzi, non mi ha nemmeno detto esplicitamente che mi lasciava, me l'ha fatto intendere e basta. Che vigliacco.
Voleva che rimanevamo amici, ma io non sarò sua amica, non dopo quello che è successo tra di noi.

D'altro canto, però, Brianna mi sta lasciando in pace. Non mi guarda nemmeno più e le sue tirapiedi mi evitano. Perciò una nota positiva in tutto ciò c'è.

Mi comporto normalmente con le persone che mi circondano, non voglio farmi vedere debole. Sofia e Fabio mi guardano come se dovessi crollare da un momento all'altro, sanno che sto male, a loro non posso nascondere nulla.

Fabio sta dalla mia parte, mi ha detto che Giorgio ha sbagliato ma in fondo so che non tradirebbe mai il suo migliore amico perciò credo stia nel mezzo, non prende le difensive di nessuno. Cerca in qualche modo di fare da pacere.

Mi ha detto che Giorgio non fa più gli allenamenti e non esce più con loro, semplicemente se ne sta tutto il tempo chiuso in casa.

Ho ricevuto un messaggio anche da sua madre che mi chiedeva il perché non fossi più andata a trovarla il che mi ha fatto capire che lui non ha aperto bocca con la sua famiglia. Vigliacco un'altra volta.

Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi ricordando i momenti felici passati insieme. Non devo piangere, non posso permettere che lui abbia un potere così grande su di me.

Velocemente allaccio i miei pattini e mi alzo dalla sedia. La pista è vuota, gli allenamenti iniziano tra un'ora e io volevo pattinare da sola. Avere del tempo tutto mio per dimenticarmi dei problemi.

Inizio a muovermi facendo un primo giro, faccio un cambio direzione pattinando all'indietro. Chiudo gli occhi e mi faccio trasportare dell'aria che mi passa tra i capelli facendoli svolazzare.

Lascio che le mie emozioni parlano per me attraverso i miei pattini. Inizio a ballare, alzo una gamba per poi fare una piroletta.

I movimenti iniziano ad affievolirsi e torno a pattinare in circolo tornando a respirare normalmente. 

<Gaia> la voce di Angela mi fa ritornare con i piedi per terra, mi blocco un momento per poi pattinare verso di lei <Ciao Angela> il suo sguardo mi osserva bene, è come se volesse trafiggermi l'anima con lo sguardo per capire cos'ho che non va

<Che fai qui così presto?> chiede infatti mettendosi le mani suoi fianchi per risultare più autoritaria <Volevo distrarmi un attimo e pattinare per conto mio> mi liscio il vestito e riporto lo sguardo sul suo viso.

<È successo qualcosa?>
<Non mi va di parlarne, scusa> faccio una faccia dispiaciuta per convincerla meglio. Anche se un po' titubante annuisce <Sono contenta che tu sia già qui perché ho una grande notizia> sorride facendomi incuriosire <La tua esibizione di coppia è piaciuta molto, perciò vi hanno chiamati per un'esibizione di beneficenza> questa è davvero una notizia incredibile!

Anche se ho sempre pattinato da sola mia sono divertita molta quando ho pattinato con Riccardo, è stata una bella esperienza. I miei occhi luccicano di felicità e quando sto per urlare dalla gioia Angela mi blocca alzando la mano <L'unico problema è che Riccardo si è rifiutato> tutto il mio entusiasmo svanisce all'istante, perciò se lui non c'è non posso farlo neanch'io? <Ma abbiamo trovato un sostituto che dovrebbe arrivare tra poco> prosegue Angela riempiendomi di nuovo di felicità.

Saltello sul posto atterrando sui freni dei pattini e poi mi lancio tra le braccia della mia allenatrice <È fantastico! Quando sarà la serata?> chiedo quando mi sono ricomposta.

<Tra due sabati perciò abbiamo molto su cui lavorare> sentiamo il portone della palestra chiudersi e poco dopo fa capolino un ragazzo con un borsone in spalla. <Ah eccoti!> Angela si avvicina a lui mentre io la seguo pattinando <Lui è Mattia, ballerà in coppia con te> dice presentandomelo, poi si gira verso di lui e indica me <Lei invece è Gaia, la tua compagna di ballo> Mattia posa lo sguardo su di me, studia il mio volto e tutto il mio corpo osservando attentamente le mie gambe. Quando il suo sguardo risale sul viso fa un sorrisetto sghembo <Piacere> si allunga porgendomi la sua mano.

Con lo sguardo percorro il suo braccio fino ad arrivare al suo viso. Ha due incredibili occhi azzurri, come il mare in una splendida giornata di sole, il naso perfetto e la bocca carnosa.

I capelli biondi sono perfettamente pettinati, luccicano appena come se avesse messo del gel.

Allungo a mia volta la mano e glie la stringo, la sua presa è calda e delicata come se non volesse rompermi. <Bene, oggi farete solo un po' di riscaldamento per iniziare ad abituarvi a pattinare insieme, domani impareremo la coreografia> ci spiega Angela.

Ritiro la mia mano a annuisco alla mia allenatrice <Bene, allora vado a cambiarmi> indica le porte degli spogliatoi dietro di lui e fa due passi indietreggiando continuando a guardarmi. Poi sorride, si volta e sparisce dietro la porta.

Ritorna indietro dopo cinque minuti, indossa una maglietta a mezza manica nera aderente che gli mette in risalto la sua fisicità, e dei pantaloni della tutta blu. E pattini sono neri a strisce blu.

Si avvicina mi porge la mano <Pattiniamo?> sussurro un si afferrandogliela. Iniziamo a pattinare in circolo cercando di trovare un equilibrio sulle nostre andature.

Quando la troviamo Mattia fa un cambio di direzione mettendosi di fronte a me afferrandomi anche l'altra mano. Mentre lui pattina all'indietro io mi sorreggo di più a lui alzando una gamba.

Quando torno con entrambi i piedi a terra Mattia mi fa girare pattinando davanti a lui all'indietro.
<Pronta a volare?> mi chiede avvicinandosi. Mi posiziona le mani sui fianchi mentre annuisco.

Do una spinta anch'io con i pattini mentre lui mi solleva lanciandomi in aria. Faccio una rotazione e atterro perfettamente con un solo piede. Per finire faccio una giravolta e mi fermo.

Mattia si ferma anche lui e applaude con Angela. <Direi che per oggi basta ragazzi, potete andare>

<Grazie> rispondo insieme a Mattia e mi sorride.

<Ti va di andare a bere qualcosa?> chiede mentre ci avviciniamo agli spogliatoi <Oh, si certo. Ti va al centro commerciale?>

<Si certo, a tra poco allora> mi fa l'occhiolino e torna negli spogliatoi.

___

<Come fa a non piacerti il cioccolato!> esclamo incredula. Siamo seduti al bar del centro commerciale e Mattia mi ha appena confessato che odia il cioccolato. Per me è un'eresia. Io ne sono un'amante accanita. Infatti davanti a me ho una cioccolata bollente mentre lui un semplice caffè.

<Anche quando ero piccolo lo detestavo, i miei amici mi prendevano in giro> ammette ridacchiando <Facevano bene a prenderti in giro> lo derido ridendo più forte.

<Gaia!> mi volto alla mia destra e vedo avvicinarsi a noi Fabio e Giorgio <Ei ciao> lo saluto quando sono vicini al nostro tavolo.

Entrambi guardano prima me poi Mattia e poi di nuovo me <Ehm lui è Mattia, balleremo insieme ad un evento di beneficenza> Mattia solleva la mano in segno di saluto <Mattia loro sono Fabio e Giorgio> li indico. I lineamenti di Giorgio sono duri <Bene è stato un piacere ma noi dobbiamo andarcene> afferra il braccio dell'amico e lo trascina via.

Tra tutti i bar del mondo qui dovevo venire? Che stupida.

Gioco di sguardi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora