18. Giorgio

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Sento il cellulare ronzare, alzo appena la testa al cucino per rendermi conto che sono le 11:30 del mattino.

È strano svegliarsi così tardi alla domenica, da quando sto con Gaia mi svegliavo sempre verso le 9 perché mi mandava il buongiorno con un messaggio svegliandomi. Non mi dispiaceva affatto sinceramente.

Questa mattina non mi ha inviato nulla, perciò ho dormito troppo. Sicuramente sarà stata impegnata con il matrimonio. Chissà come starà andando.

Quando mi ricordo del ronzio del telefono lo afferro di scatto, magari è lei.
C'è una notifica di Facebook, un messaggio. Apro l'applicazione e vado sui messaggi, è un messaggio di Daniel, suo fratello.
Incuriosito apro la chat e trovo una foto, nella foto c'è Gaia che si sta specchiando, indossa un grazioso abito rosa perla che gli sta alla perfezione. Il corpetto stretto gli fa risaltare il seno pieno, la gonna gli arriva appena al ginocchio mentre i tacchi alti le slanciano le gambe toniche.

I capelli raccolti le mostrano il collo, alcune ciocche gli sfuggono ricadendo in morbide onde, c'è una rosa tra di essi. Sorride appena osservando la sua figura nello specchio.

È da mozzare il fiato. Vorrei essere lì con lei per ammirarla meglio. Ringrazio Daniel per avermi mandato la foto e chiudo il telefono.

In casa regna il silenzio, strano, di solito c'è tutta la famiglia riunita. Quando entro in cucina però trovo Miriam intenta a cucinare qualcosa hai fornelli <Ciao> la saluto avvicinandomi al frigo per prendere il succo di frutta. Sussulta voltandosi verso di me <Cielo, mi hai fatto spaventare. Credevo fossi da Gaia> si porta una mano sul petto e riprende fiato <No, è a New York per il matrimonio del padre> mi siedo al tavolo con un bicchiere mentre bevo il succo <Che bello> afferma sedendosi anche lei <Già.. bello> borbotto. Alza un sopracciglio e mi guarda con espressione interrogativa <È strano, sono abituato ad averla intorno ed ora che non c'è.. non lo so> mi gratto la nuca imbarazzato per non essere riuscito a spiegarle.

Mi fido di Miriam, lei è Luca stanno insieme da tanti anni perciò la considero come una sorella. <Sei innamorato Gio> i suoi occhi brillano mentre ridacchia. Sorrido anch'io <Ma dove sono finiti
tutti?> mi volto verso il salotto per vedere se c'erano i bambini <Sono andati a fare una passeggiata, oggi è la mia domenica per cucinare e non volevo nessuno in cucina, perciò li ho spediti via> si alza di nuovo e torna ai fornelli. Rido sistemando il bicchiere nel lavello e tornando in camera per cambiarmi.

—-

Dopo aver pranzato con tutta la famiglia esco per farmi un giro. Arrivo al solito bar e vedo fuori Carlo con una ragazza che chiacchierano, passo altre decidendo di non disturbarlo. <Ehi amico!> mi volto verso di lui e lo saluto con un cenno della mano <Siediti con noi> mi indica la sedia dall'altro lato del tavolo <No tranquillo, non voglio disturbare. E comunque dovevo andare a fare una cosa> indico dietro di me e inizio a camminare all'indietro.

Lo vedo annuire e salutarmi così mi volto di nuovo e continuo a camminare.
Carlo e quella ragazza mi fanno pensare a me e Gaia. Tiro fuori il cellulare e le mando un messaggio
"Mi manchi tantissimo"
Premo invio e spetto una sua risposta che arriva dopo qualche minuto:
"Anche tu! Ti amo."
Sorrido come un'ebete, per fortuna domani torna. Non sarei riuscito a stare un giorno in più senza di lei.

—-

Oggi dovrebbe tornare Gaia, ma non so se verrà a scuola o meno. Se non verrà andrò a casa sua a farle una sorpresa, magari le comprerò qualcosa come piccolo benvenuto.

Mi guardo intorno alla ricerca dalla macchina di sua madre <Ehi amico, stai bene?> Fabio si volta verso di me con un'espressione un po' corrucciata <Cosa? Ah si, sto cercando Gaia>

<Torna oggi?> chiede <Meno male, mi facevi pena in questi due giorni> ride dandomi una botta sulla spalla, scoppio a ridere scuotendo la testa abbassando lo sguardo.

<Ma cosa succede?> volto lo sguardo verso Matteo, i suoi occhi sono puntati in un punto dietro le mie spalle. Mi volto anch'io e vedo un gruppo ammassato di persone che borbotta, bisbiglia e parla animatamente.

Stiamo tutti guardando lo stesso punto non capendo cosa sta succedendo dopo un po' vedo una chioma rossa che si allontana. Il viso è sorridente e soddisfatto, Chiara ha sicuramente combinato qualcosa.

Si gira nella mia direzione come se sapesse che fossi lì, mi strizza l'occhio e con il labiale pronuncia 'sorpresa' . Non capendo torno con lo sguardo verso la gente e dal gruppo vedo uscirne una chioma bionda riccia, quei ricci che per molto tempo ho tirato e ci ho giocato.

I suoi occhi di ghiaccio puntano diretti a me, un sorriso le increspa le labbra mentre si muove nella mia direzione. I tacchi le slanciano le gambe mentre sfila come una modella.

Rimango immobile, irrigidito. Credevo si fosse trasferita, credevo di averla cancellata definitivamente. Credevo che la mia vita avesse preso la svolta giusta con Gaia, perché io sono innamorato di Gaia. Ora che la guardo Brianna mi fa un'effetto completamente diverso da Gaia.

<Ciao Giorgio> mi saluta quando è davanti a me, la sua voce è più calma e meno tagliente. <Cosa ci fai qui?> sputo fuori, avevo chiuso con lei. Non voglio più averci a che fare.

<Sono tornata per te, voglio sistemare le cose> sussurra, con una mano mi accarezza la guancia.

Sento il silenzio intorno a noi. La guardo meglio, non è cambiata per niente, il suo sguardo è sempre in cerca di sfida ma cerca di camuffarlo con uno più tenero.

Sta tramando qualcosa, me lo sento. Lei non fa mai niente per caso. Devo prepararmi al peggio.

Quando sto per risponderle di lasciarmi in pace ma lei si avvicina e mi bacia, rimango sorpreso. Non c'è paragone con quello con Gaia. Gaia è mille volte meglio. Non sento niente con Brianna.

<Merda> sento dire Fabio, mi stacco da lei e seguo lo sguardo del mio amico.

Gaia è immobile davanti a noi, il suo sorriso si trasforma in una smorfia di dolore è una lacrima le riga una guancia. <No> sussurro. Riporto lo sguardo verso Brianna che anche lei guarda soddisfatta Gaia.

Ora capisco tutto. <Tu lo hai fatto apposta! Perché?> ringhio contro la bionda. <Giorgio tu sei mio. E non permetterò che a una ragazzina come lei ti porti via>

Gli si assottiglia lo sguardo, minacciosa, mentre mi afferra la mano.

Gaia se n'è andata, è corsa via e anche Fabio non c'è più. <Stammi lontano> sibilo a denti stretti mentre mi libero dalla sua presa e cerco Gaia.

Devo assolutamente sistemare le cose con lei.

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