|13. Confusion|

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Pov. Alex
La notte dopo.

Tutto tra noi era svanito, in un nano secondo tutte quelle inutili e stupide promesse avevano perso pesantemente di significato.
L'avevo volutamente ferita, rifiutata, eppure tutto ciò che avrei voluto era stringerla ancora tra le mie braccia.
La mia testa, ormai, sembrava girare come un giostra impazzita, era confusione totale, il mio era corpo disconnesso tanto da non rispondere più ai comandi.
Mi ero rinchiusa nel mio mondo, quello stesso mondo che mi spaventava a morte, eppure rifugiarmi in me era l'unico modo che che conoscevo per scappare da tutto e da tutti.
Mi facevo male per fargli male, mi illudevo che così facendo mi dimenticasse più in fretta, perché la verità era che nonostante ci amassimo alla follia, noi non eravamo fatte per stare insieme, il nostro amore era destinato a non avere luce, a non prolungarsi in futuro.
Ciò che ci aveva unite era un sottile legame invisibile, qualcosa che non poteva mai volare lontano.
Che nascesse un nuovo anno, che cambiassero le stagioni, o che spuntasse un nuovo giorno lei restava l'unico amore della mia vita, quell'amore che avrei sempre seguito con il pensiero ovunque lei si trovasse anche se d'ora in poi non sarebbe stata più mia, la verità è che mi sarebbe sempre importato di quella ragazza tanto speciale da rubare il cuore ad una come me.

In passato credevo che con le parole si potesse esprimere qualunque emozione precorresse la pelle ma la verità è che quando arriva l'emozione vera, quella che ti cambia la vita, parole non esistono, niente è così grande come un gesto, un bacio, uno sguardo donato alla persona del tuo cuore, eppure quando tutta questa magia finisce, ti chiedi se ne è valsa davvero la pena di amare, se forse avresti potuto rinunciare a tutto per non soffrire, per restare ancorata alla solita vita di merda priva d'emozioni.
E poi penso a lei, a lei che non riesco ad odiare mai, nonostante mi abbia procurato così tanto dolore, ma è anche vero che senza il suo amore non avrei potuto sognare, non avrei potuto conoscere il mondo con occhi diversi, più leggeri dai dispiaceri che la vita ci riserva, io senza di lei non avrei conosciuto la vera felicità.
Mi aveva cambiato la vita, rendendomela bella e brutta, calma e tempestosa, facile e complicata, donandomi sempre ed esclusivamente emozioni forti, era lei stessa ad essere emozione forte.

Entrai in camera e i miei occhi furono subito smaniosi di cercarla, anche perché c'eravamo evitate per tutto il giorno. Quando finalmente la vidi sul suo letto ad un passo da me, ad un passo dal mio cuore, eppure così mentalmente lontana come non l'era stata mai.
La sentii piangere anche se era totalmente immersa dalle coperte, non riuscii ad essere indifferente davanti a quella scena che mi riempi di tristezza, perché sapevo che in quel momento la causa principale del suo dolore ero io.
Mi avvicinai cauta al capezzale del suo letto, come ai vecchi tempi, anche se non poche cose erano cambiate d'allora, gli accarezzai il corpo da sopra le coperte, con delicatezza estrema, quasi come se non volessi procurargli altro male eppure il dolore che stava provando per me era ben più importante.
Appena sentii il mio contatto, pianse con più frequenza, ero diventata dolore allo stato puro per lei, forse non era stata una buona idea consolarla.
"Scusami" mi limitai a dire con un filo di voce, mi faceva stare molto male vederla in quello stato senza poter far nulla.
Quando feci per alzarmi e andare via la sua mano scivolo sul mio braccio bloccandomi.
"Resta qui stanotte" esclamó con la voce rotta dal pianto, la guardai diritta in quei suoi occhioni azzurri pieni zeppi di lacrime, l'amavo eppure la stavo distruggendo.
"Forse sarebbe peggio se restassi qui, non voglio illuderti, Pipe." risposi fredda,  ma dentro di me ero in preda ad un estrema confusione.
Questa volta me ne tornai nel mio letto o quasi, perché quando fui abbastanza vicina da rimettermi a letto tornai da lei, e gli stampai un piccolo bacio affettuoso tra la guancia e le labbra e subito dopo me ne tornai finalmente a letto. Piper fu evidentemente interdetta da tale gesto, lo vidi nei suoi occhi speranzosi, ma tristi.
"Buonanotte" dissi girandomi dall'altra parte, con gli occhi pieni di lacrime.

Nella mia testa raffioró il suo profumo, la sua voce con il suo accento spiccato, il suo viso delicato, ormai era diventata il mio pensiero fisso, eppure ero stata io stessa a piantarla in asso, certo non dopo che lei aveva tradito la mia fiducia, ma infondo forse voleva riprovarci veramente, ma ora è troppo tardi, avevo deciso di dare un calcio al nostro amore, a tutto ciò che avevamo costruito insieme, forse era giusto che finisse o forse no.
Infondo fin dall'inizio sapevamo che sarebbe stato impossibile stare insieme anche se stare insieme a lei era l'unica cosa che avrei voluto veramente.
Cosa vuoi Alex?

Pov. Piper

Il dolore si fece strada nel mio petto in quella triste serata di metà novembre, il dolore era tanto forte da non saperlo più gestire nel modo giusto, non riuscivo a reagire, eppure ne avevo passate tante, dalla morte di mia madre fino a passare alle varie delusioni che si succedono nel corso della vita, ma quella volta mi adagiai sul dolore che stavo provando, e mi feci davvero molto male.
Si era dimenticata di me, di tutto ciò che avevamo condiviso insieme, non riuscivo a far altro che pensare a tutti i momenti, le promesse, i baci, gli sguardi, era tutto li inciso nei miei ricordi.
Alex era stata importantissima, oserei dire fondamentale, lei mi aveva insegnato ad amare, ad amarmi, e non era cosa da poco per me.
In una vita di fallimenti, avrei voluto che fosse stata la mia scommessa vinta, ma così non è stato.
Mi sentivo sola al mondo, come se l'amore degli altri non mi bastasse più, se non avevo più il suo a scaldarmi il cuore.
Mi sentivo persa senza di lei, nonostante avessi tutta la vita davanti, nonostante sapevo che avrei potuto incontrare una miriade di altre persone in futuro, ma nessuno sarebbe mai più stato Alex Vause, la ragazza più contorta del mondo, quella ragazza che mi evitava e poi subito dopo mi baciava, la ragazza che mi amava e mi lasciava andare.
Dovevo andare avanti, lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare, magari pensando al liceo come facevo un tempo, il problema è che non ero più quella ragazza, ero diversa, ero cambiata nel profondo, grazie a lei avevo capito chi fossi, senza avere paura di ammetterlo a me e gli altri.
Quella notte feci molta fatica a prendere sonno, feci fatica anche solo a riuscire a stare serena, mi sentivo in bilico, distrutta, la vita mi stava nuovamente colpendo duro nel modo più meschino di tutti, l'amore.

Mi perderò nei ricordi, quelli in cui mi amavi senza avere paura, quelli in cui i tuoi occhi sorridevano solo perché ero felice, quelli in cui mi baciavi con la voglia di farlo.
Ti amo Alex Vause, lo farò per sempre.


*Spazio dell'autrice*

Sono tornata, spero che vi faccia piacere, anche perché in molti mi avete chiesto di continuare questa storia.
Spero sopratutto di avervi emozionate con questo capitolo, anche se sono evidentemente arrugginita al momento, che dire cercherò di riprendere il ritmo di un tempo, ma non vi prometto niente.
A presto girls 👋🏼❤️

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