17. |Vento nel vento|

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"Piccolo consiglio se volete da leggere con la canzone Vento nel vento di Lucio Battisti, rende di più 😉 Buona lettura"

Alex Pov.
Sei anni dopo
Marzo 2024

Il vento, intriso del dolce profumo dei ricordi, quelli di casa e casa per me porta un solo nome Boston, città tanto odiata ma così tanto amata perché mi ha tolto eppure dato così tanto; sono sempre io Alex Vause forse con qualche anno di sofferenza in più e sopratutto con tante cicatrici sul cuore in più. Ero scappata via da qui con la speranza di non tornarci mai più eppure più ero lontana dalla mia città e più né sentivo il richiamo.
Non sono stati anni facili, anzi tutt'altro, ho vissuto a Miami per un po' illudendomi che cambiando vita questo avrebbe accantonato tutto ciò che avevo vissuto prima, ero arrivata là con l'intenzione di migliorarmi, di tuffarmi in una realtà che fosse diversa da quella a cui ero abituata ma più mi costringevo a dimenticare e più perdevo me stessa; non fraintendetemi le ragazze sono carine a Miami ma nessuna riusciva a darmi ciò di cui avevo veramente bisogno, nessuna toccava le corde della mia anima restandoci incatenata o meglio nessuna era Piper.
Con lei ormai le cose erano finite da un bel po di tempo, ricordo che la motivazione principale fu che la portai all'esasperazione a causa dei miei problemi di dipendenza e seppur era tanto l'amore che provava per me, mi abbandonò, lasciandomi così sola nel mio vortice nero. D'allora non ci siamo più riviste, forse sono scappata da Boston per dare anche a lei l'opportunità di essere felice senza doversi scontrare ogni volta con la mia ombra.
Mia madre, invece, mi aveva lasciata in tutti i sensi, purtroppo un male fulmineo l'ha colpita tre anni fa dopo che il padre di Piper la tradì per un altra donna, il dolore che ho provato e che provo ancora oggi per la sua assenza mi lacera dentro lasciandomi vuota, e come se a volte fossi un automa che non prova più nulla.
La mia vita ad oggi è fatta essenzialmente di me, di lavori saltuari qui e lì non riuscendo sempre a vivere dignitosamente, non sono riuscita a continuare gli studi ad andare al college come avrebbe sognato mia madre, sento di averla delusa in tutti i modi possibili, purtroppo.
Forse se tornassi indietro cambierei tutto o quasi, l'unica cosa che terrei stretta a me è Piper, l'unico amore che io abbia mai voluto, il futuro che volevo e che non ho saputo coltivare, forse per immaturità o forse perché non eravamo pronte ad affrontare il nostro destino, ancora oggi mi chiedo come sta? cosa sta facendo? Se è riuscita finalmente a realizzare i suoi sogni? Se è felice in questo momento o vorrebbe di più?
Vorrei vederla ma so che non è giusto, lei sicuramente avrà trovato qualcuno in grado di amarla come magari non ci sono mai riuscita io.
A Boston non sono tornata per lei, ma per me stessa, mi hanno proposto un buon lavoro, uno di quelli che se lavori duro riesci a vivere abbastanza dignitosamente da poterti permettere un buco chiamato casa e questa volta non posso farmi scappare un occasione del genere quindi tutte le paure per forza di cose devo accantonarle.
Mentre l'aereo toccó il suolo il cuore inizió a battere, sei tornata Alex, respira, andrà tutto bene.
Chissà se il vento farà sparire la polvere da questo cuore ormai in disuso.

Piper Pov.

Era una giornata di marzo forse la prima con un sole quasi estivo ma con il vento che ricordava ancora un po' il duro inverno che c'è di solito a qui Boston.
Si dice che Marzo è pazzo e forse un po'
è vero ho sempre pensato che fosse un mese pieno di sorprese, di nascita di nuove occasioni,infatti, è iniziato proprio alla grande a lavoro ho avuto la promozione tanto sospirata al giornale, eh si, adesso sono una giornalista abbastanza affermata, sono riuscita a realizzare un grande sogno che avevo fin da bambina.
Sono quasi sposata, con il mio capo, Kate Wilson, che amo immensamente, viviamo in un grande attico tutto nostro, finalmente posso dire che la mia vita è quasi completa, anche se dentro di me, c'è sempre una strana sensazione che aleggia, non dovrei ma sento ancora un brivido al tuo nome; Alex.
Chissà dove sei? Se sei ancora viva sopratutto?
Mi rinchiudo molto spesso in questi pensieri nonostante tutto sei stata il mio grande amore, ma non quell'amore che ti fa star bene, purtroppo, tutte queste cose che sto vivendo avrei voluto tanto condividerle con te ma so perfettamente che non è possibile. Ho cercato di cambiarti tante volte ma col tempo ho capito che forse non era giusto perché tu eri così bella e complicata e adesso mi chiedo chissà in cosa ti sei trasformata; chissà semmai ti riconoscerei tra la gente; se ancora hai lo stesso profumo di un tempo che mi faceva letteralmente impazzire; chissà se hai ancora lo stesso fascino che mi ha fatta innamorare di te.

-"Piper a che pensi?"mi chiese la mia promessa sposa nonché mio capo Kate.

-" No niente amore ammiravo il panorama...e pensavo sopratutto a quanto sono fortunata ad averti nella mia vita." mi chinai verso di lei sul divano per baciarla.

-"Amore, no non è il momento, scusa, sai che tra due ore ho quel volo per Los Angeles e sopratutto sai che se ti bacio poi non mi stacco più." Mi guardó amareggiata allontanandomi.

-" Oh si è vero, avevo quasi dimenticato, stasera speravo in una bella cenetta romantica." affermai delusa.

-" Quando torno ti prometto che andiamo nel tuo ristorante preferito, va bene?" Mi rubò un bacino a stampo.

- "Ok, ma posso almeno accompagnarti io all'aeroporto?" Le dissi con la faccia da cane bastonato.

- " Amore in realtà volevo chiamare un Uber, però se ci tieni ad accompagnarmi tu, va bene, basta che mi fai arrivare sana e salva in aeroporto!" sorrise con aria scherzosa.

E così tra una chiacchiera e un altra fu il momento di incamminarci verso l'aeroporto.
Le mie doti da pilota esperta ci fecero arrivare giusto in tempo per fare tutti i controlli del caso.

-"Amore mi raccomando il giornale è nelle tue sole mani mentre io non ci sono, non combinare pasticci, ci vediamo tra pochi giorni, ti amo." Così ci salutammo con un bacio dolcissimo e un sorriso mentre si allontanò in fretta e furia.

-" Ti amo!!! Non vedo l'ora che torni." Gli urlai in mezzo alla folla.

Lei sparì e io mi diressi all'uscita, mi sentivo spenta nuovamente sola, perché Kate purtroppo per questioni lavorative viaggiava spesso e in quel momento ogni volta facevo i conti con la vecchia me e con quei pensieri che mi pesavano il cuore.
Poi d'improvviso, il mio cuore si bloccò di colpo. Da lontano vidi una figura più che familiare e pensai "ma quella è Alex."

Capelli neri al vento e quegli occhi stupendi puntati nel vuoto, avrei voluto salutarla, ma feci in modo che non mi vedesse.

Resti sempre la cosa più bella che io mai potessi vedere e non serviranno gli anni a separarci perché tu sei tu.
Sei il mio vento nel vento il nodo che stringe da sempre la mia anima.



*Spazio dell'autrice*
Salve ragazze sono tornata finalmente,lo so che vi ho fatte penare un po' avete atteso troppo ma non trovavo mai l'ispirazione giusta per continuarla ho sempre scritto di emozioni e diciamo che molto spesso non è facile riuscire di nuovo a trascriverle.
Spero di non aver deluso le vostre aspettative con questo capitolo e spero sopratutto d'ora in poi di essere molto più presente per finirla come merita questa storia che ha molto significato per me perché c'è molto di me stessa. Grazie ancora a chi ha aspettato così tanto.
A prestissimo 😉
🙏🏻❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26 ⏰

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