"A questo punto della mia vita so soltanto, Sixsmith, che le forze invisibili che fanno girare il mondo sono le stesse che ci straziano il cuore."
(Cloud Atlas)
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Si girò nervosamente per l'ennesima volta, frustrato dalla situazione, odiando ogni singolo fruscio provocato dal lenzuolo che gli si avviluppava attorno. Non si riconosceva più ormai, in attesa speranzosa del sorgere del sole per potersi alzare dal letto. Forse era riuscito a garantirsi qualche ora di sonno, comunque travagliato ma, per quanto a lui innaturale, non poteva fare a meno di sentirsi pienamente sveglio. Continuava a fissare concentrato le persiane, sperando che non passassero dei secoli da lì al vedere i colori cambiare. Finalmente, alle prime luci dell'alba, si alzò per poi trascorrere una buona mezz'ora a fare avanti e indietro per casa senza uno scopo preciso. Sebbene non avesse pensato ad altro sino a quel momento, temporeggiare sembrava essere l'unica cosa che gli riuscisse davvero bene. La sua mente era ancora un poliedrico caos ma per lo meno si era dedicato a riordinare il mondo esterno, sistemando i cuscini del divano e spostandolo numerose volte, solo per poi rimetterlo esattamente nella stessa posizione di prima. Si era anche messo a ragionare, nei minimi dettagli ma con un margine di libertà, su come impiegare la giornata con Hoseok (se all'altro non fossero venuti in mente programmi migliori). In realtà non si era nemmeno veramente impegnato -aveva solo buttato giù delle idee a caso- ma era pur sempre un buon modo per far passare indisturbati ulteriori minuti. Le opzioni variavano da una semplice camminata al parco (costeggiando le panchine nella speranza di non doversele litigare con qualche anziano), a una visita allo zoo (per il puro gusto di sentire le urla e vedere la faccia divertita o terrorizzata, a seconda dei casi, di Hoseok). Ghignò con sadica dolcezza, perdendosi momentaneamente a immaginare anche come potesse concludersi la loro serata e inconsciamente la sua mano si mosse ad aprire quella porta. Riscuotendosi, stupito di sé, raccolse i fogli da terra con prudenza e si volse a guardare dietro le sue spalle. Non riusciva a scrollarsi di dosso quella sensazione -di imbarazzo, rimorso e preoccupazione- come se qualcuno potesse entrare da un momento all'altro e sorprenderlo a fare qualcosa di disdicevole. Il piede nudo entrò in contatto con la fredda plastica di una delle foto, il suo chiarore fece risaltare più del dovuto il volto sporco di trucco della ragazza. Lo sguardo di Yoongi si fermò su quella giovane così offuscata e appesantita che, quasi a volerla liberare da quel carico, lo portò inevitabilmente a rattrappirsi su se stesso. Arricciò le dita del piede e scostò anche il resto delle foto da sotto le sue gambe intrecciate per tornare a rivolgere la sua attenzione agli scritti. Prese il foglio successivo a quello già letto, anche se non credeva vi fosse un vero e proprio ordine. La grafia era particolarmente curata, quasi impersonale da quanto sembrava ripulita, forse frutto di parole misurate dopo una lunga riflessione.
Come ho potuto pensare che fosse fattibile? Ho rischiato di perderlo già una volta e proprio ora che sembra dare segni positivi, che sembra volersi svegliare, sto per rovinare tutto?
Egoismo. Mi divora dentro fino alle ossa e glielo permetto tranquillamente. Una parte di me mi rimprovera, spingendomi a buttare tutto all'aria e lasciare che le cose vadano semplicemente per il loro corso. Ma l'altra parte ricorda solo il freddo rapporto che la polizia lesse alla mia porta: "ripetute violenze", "non ce l'ha fatta", "abbiamo ragione di credere che il fratello abbia visto tutto". La casa è così vuota e il mio cuore così gonfio di dolore che oscillo giornalmente tra la più nera depressione e una devastante rabbia. Un segreto inconfessabile ha distrutto la mia Yoora e ora mi accingo a tacere allo stesso modo. Se davvero riuscissi nel mio intento, poi con quale coraggio potrei guardare Yoongi negli occhi?
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Rebus ~Yoonseok~
FanficYoongi è stressato e il ragazzo del bar ha occhi solo per lui. Tra notti tormentate e intensi scambi di sguardi, a iniziare il gioco è una semplice frase: "una distrazione ti aiuterebbe." (YoonSeok)