Capitolo 1

755 18 1
                                    

Entrai nel suo ufficio senza bussare. Lui sobbalzò preso alla sprovvista, abbottonandosi velocemente i jeans. Inarcai un sopracciglio, sentendomi disgustato da quell'uomo. Davvero? Vedeva dei porno e si faceva delle seghe mentre é in servizio? Wow, e pensare che le persone fanno affidamento su persone come lui per la giustizia ed acciuffare i criminali. 

-Alfa...che ci fai qui?- borbottò, arrossendo. 

-Mi hai chiamato nel bel mezzo di un incontro importante, dicendomi di avere notizie importanti. Per un attimo mi sono illuso che tu avessi addirittura trovato la persona. E ora mi chiedi che cazzo ci faccio nel tuo ufficio?-dissi, sarcastico.

Si raddrizzò sulla sedia, schiarendosi la gola. Prese il mouse del computer, cliccando varie volte su alcune cose. Voltò lo schermo verso di me, facendomi vedere le telecamere di sicurezza e quello che avevano ripreso.

-La Berlina bianca arriva in parcheggio alle dieci e ventitré.-disse, permettendomi di vedere la macchina di Ethan parcheggiata.-Ma i due ne escono solo alle dieci e trenta.-aggiunse. Cambiò telecamera per farmi vedere loro due che entravano insieme nell'aeroporto all'orario indicato. Mille pensieri di quello che avevano potuto fare in quel periodo di tempo mi passarono per la testa, e nessuno di quei pensieri erano positivi.

-Si avvicinano ad una hostess, ma poi spariscono nel nulla. Alle dieci e quarantacinque, tuo fratello ripassa per il corridoio e sparisce senza la ragazza.

-Come hanno fatto a sparire nel nulla per diciassette minuti senza che nessuna telecamera li inquadrasse?-sbottai, arrabbiato. 

-Ho parlato con le guardie della sicurezza e le hostess, ma nessuno di loro si ricorda di averle viste. Ho controllato le varie firme per i voli disponibili durante quel periodo di tempo, nessun passaporto corrispondeva a quello della ragazza. Purtroppo non conoscendo il nome ho dovuto guardare le foto delle fotocopie che fanno del passaporto.

-Quindi mi stai dicendo che mi hai fatto venire qui e non hai nulla?-chiesi senza pazienza.

-No, materialmente, no. Ma se ci pensi abbiamo trovato qualcosa di importante. Chiunque abbia aiutato la ragazza a sparire, é abbastanza potente da averla fatta senza che restassero sue tracce a Bradfort. Quasi come se fosse sparita in quell'aeroporto.

Aveva ragione. Come avevo fatto a non pensarci prima? Tuttavia divenni solo più confuso: Bella non conosceva nessuno qui a Bradfort che potesse farla sparire così in fretta. Ethan non aveva conoscenze fuori da Londra. Ma allora chi era stato?

-Voglio i nomi di quelli che stavano lavorando quella sera.-ordinai.

-Non posso farlo...Alfa. E' già tanto che mi abbiano dato questo genere di informazioni senza avere un permesso. Ho dovuto dire tante menzogne per avere quelle informazioni.-disse, scuotendo la testa. C'era qualcosa nei suoi occhi che mi dava una sensazione strana, ma ero così nervoso da sapere di non poter continuare.Scossi la testa, togliendomi il beanie per potermi mettere le dita tra i capelli, e lo posai sulla scrivania. L'ispettore si sistemò sulla sedia, chiudendo la schermata e spegnendo il cellulare.

-Se dovessi scoprire altro, fammelo sapere.-dissi.

Uscii dal suo ufficio, recandomi verso l'esterno. Due poliziotte mi fissarono attentamente , sussurrando delle cose tra di loro e ridacchiando. Roteai gli occhi, siccome sembravano due adolescenti. Nessuna era come la mia Bella. Nessuna era matura come lei, nessuna aveva il suo stesso punto di vista sulla vita come lei. Sembrava una donna adulta, persino più grande di me, che non poteva essere vero siccome io avevo ventiquattro anni e lei ne aveva solo diciannove. Il buco nel petto che avvertivo mi stava facendo perdere la testa, avevo bisogno che stesse di nuovo con me per sentirmi piena di nuovo.

Quando uscii dalla caserma, mi vennero i brividi. Chiusi gli occhi, notando di aver dimenticato il mio beanie nel suo ufficio. Ritornai indietro, fulminando con lo sguardo le due donne che si vantavano che fossi tornato indietro per una delle due. Fecero silenzio, abbassando lo sguardo intimorite. Mi avvicinai all'ufficio, ma sentii la sua voce e mi fermai.

-Stassie?Ethan? Sono io.-disse lui. Strinsi gli occhi e la mascella, sentendo la rabbia ritornare dentro di me.-Ho cancellato la parte del gate. Gli ho dato un bel pò a cui pensare. Ma se mi becca, sono fottuto.- continuò e sentii perfettamente il suo nervosismo-Quando la smetterai di utilizzare quello che hanno fatto mamma e papà contro di me? Sono stati mamma e papà a venderti, non io, tuo fratello!-sbottò. Sorrisi divertito, questa si che era una bella informazione. Spalancai la porta, facendolo sobbalzare.-Ci sentiamo più tardi agente.-disse, attaccando il cellulare.

-Ho dimenticato il beanie.-dissi, prendendolo.

Quando arrivai a casa di Ethan, sbattei la porta con forza, per fare capire a tutti quanto fossi arrabbiato.

-Dove sono Stassie e Ethan?-chiesi tra i denti. Jacob sussultò e notai come il suo corpo si riempiva di brividi, mentre Demi e Sammy erano così abituati da non farci caso.

-Di sopra.-disse Sammy.

Salii al piano di sopra, facendo i gradini due alla volta. Spalancai la porta della stanza di Ethan, trovando, come immaginavo, i due seduti sul letto. Dal modo in cui mi guardarono, immaginai che il fratello della bionda li aveva avvertiti.

-Bè Karanikolau*....L'ispettore Kalanakiruo, un cazzo di anagramma per un cognome impossibile. E io che pensavo che fosse il più bravo poliziotto che ci fosse, invece mi usava per arrivare alla sua adorata sorellina.-dissi, scuotendo la testa. Loro rimasero in silenzio, sapevano benissimo come comportarsi. Stassie si allontanò leggermente da Ethan, e il mio sguardo finì su di lui.-Dov'è?-chiesi duramente. Mi avvicinai a lui, afferrando il suo mento e costringendolo ad alzare lo guardo.

-Rispondimi, cazzo! Dov'è Bella?!-sbraitai. Ancora nessuna risposta. La mia mano entrò in contatto con la sua guancia, il rumore dell'impatto risuonò per la stanza.-Dimello, Ethan!-urlai

-Non lo so...Ho pensato che se l'avessi scoperto e tu mi avessi ucciso, almeno sarei morto sapendo che sarebbe stata lontana da te.-disse. Scoppiai a ridere, colpendolo di nuovo. Mio fratello doveva imparare a rassegnarsi a questa vita.

-Sai con chi ha parlato?-dissi. Abbassò la testa, chiudendo gli occhi senza rispondermi.

-Almeno sai cosa ti aspetta, adesso?

-Si, Alfa.-sussurrò, e sentii come...una bile di vomito. Mio fratello non mi ha mai chiamato così.

-Ethan...aspetta.-disse Stassie, posando la mano sulla sua. Spalancai gli occhi.-Non posso vederti morire Ethan. Non tu...-, accarezzando il dorso della sua mano. Sapevo che erano legati da qualcosa, ma non immaginavo questo e non così tanto.

-Ascoltala Ethan, dimmi con chi stava parlando la mia ragazza.

Ethan mi fulmina con lo sguardo, a quel punto gli tirai un pugno, che lo fece cadere all'indietro.

-Dimmi dove cazzo si trova e ti permetto di sparire dalla mia vita, senza danni.-dissi

-Ethan, per favore, digli con chi ha parlato.

-Uccidimi, fratello. Almeno così sarò sicuro che non tornerà a soffrire con te.

Lo guardai: si era messo in ginocchio e aspettava che lo uccidessi. Stassie singhiozzava ancora e io mi sentivo completamente perso e vuoto. Come, per quale motivo e che quale coraggio ucciderei mai mio fratello? Caddi in ginocchio davanti a lui, stringendolo con forza e scoppiando a piangere contro il suo petto.

-Mi manca tantissimo, Ethan...Mi manca così tanto.- mormorai

-Shh, shh. Va tutto bene.-sussurrò lui.

-Cazzo E...Io la amo, sono innamorato di lei.

-Lo so, Grayson. Ed P per questo che devi lasciarla andare.

-Non posso. E' l'unica cosa che mi permette di essere ancora sano di mente.

* Karanikolau é il cognome di Stassie Baby per chi non la seguisse e quindi di conseguenza non s chi é o come si chiama: Anastassia Karanikolau, attuale fidanzata di Sammy Wilkinson.

Only his[Grayson Dolan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora