Capitolo 25

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La porta sbatté con violenza alle mie spalle. Strinsi gli occhi di scatto, sentendo la presenza di Grayson torreggiare su di me. Lo vidi passarmi accanto, dirigendosi in cucina. Restai ferma a guardare il punto in cui era sparito per un paio di secondi. Sentii dei rumori provenire dalla stanza in cui era andato, quindi decisi di seguirlo. Grayson mi dava le spalle, sul mobile davanti a lui potevo vedere un bottiglia di vodka. Lo osservai mentre beveva un bicchiere tutto d'un sorso, poi se ne riempì un altro subito dopo.

-Grayson...mh...ne vuoi parlare?-chiesi a voce bassa. Vidi il bicchiere volare e schiantarsi contro il muro che si trovava accanto al frigorifero. Sobbalzai. Nello stesso momento lui si girò verso di me, fulminandomi con lo sguardo.

-No.-disse secco. Prese la bottiglia e ci poggiò la bocca, iniziando a bere direttamente da essa. Avevo paura di lui. Chiuse gli occhi, buttando già mezza bottiglia in pochi secondi. Mi voltai e feci per andarmene, ma un grugnito alle mie spalle mi fermò.-Non muoverti.-disse facendomi congelare sul posto. Lo sentii avvicinarsi a me, ma non ebbi il coraggio di girarmi per guardarlo. Mi strinse il polso, costringendomi a trovarmi faccia a faccia con lui.

-Tu non vai d nessuna parte.-mi disse

-Volevo solo andare al piano di sopra. Mi sento un pò stanca.-dissi, portando la mano libera sul mio stomaco. Sperai di mettere un pò di buon senso dentro di lui, ricordandogli che aspettavamo una bambina.

-Tu non vai da nessuna parte, Luna. Non senza il mio permesso.-rispose, ignorando completamente il mio movimento. Annuii, chiedendomi se avessi dovuto chiedergli di perdonarmi.

-Posso andare al piano di sopra?-riprovai.

-No. Resti qui, con me.-disse duramente.

-Grayson...-stavo per dire. Lui si allontanò da me, colpendo con il piede una sedia, facendola volare dall'altra parte della cucina. Vidi un piede di essa staccarsi, così come lo schienale. Sussultai in preda al terrore, implorando qualsiasi cosa ci fosse al di sopra di noi di farlo tornare a ragionare.

-Siediti.-ordinò. Non me lo feci ripetere due volte, precipitandomi a prendere posto. Girò lentamente intorno al tavolo, arrivando alle mie spalle. Si piegò contro di me, poggiando le mani sul tavolo per sorreggersi.-Quando Mike le ordinava qualcosa, Clara obbediva subito. Lui amava quando lei si lasciava sottomettere così. William, al contrario, lo odiava. Le diceva che le sarebbe bastato dire una singola parola e lui l'avrebbe portata via. Mamma diceva sempre che non poteva abbandonarlo perché nonostante tutto, nella sua mente contorta, lui si era sempre preso cura di me, Ethan e Cameron. Si illudeva che lui ci volesse bene, che l'avremmo aiutato a cambiare. E guarda che fine hanno fatto.-disse con freddezza. Mi vennero i brividi.

-Grayson...

-Non dire nulla, Luna. Non dovrai fare questa scelta, a me piace vederti quando ti sottometti a me. Quando mi lasci capire quanto potere esercito su di te. Cazzo, stiamo persino per avere una bambina senza che tu volessi.-disse con una risatina. Io strinsi gli occhi, cercando di non piangere.-La mia bambina piccola ed innocente.-sussurrò. Non capii e parlasse di me o di sua figlia.-Ti somiglierà così tanto. Sarà bella come te. E io sarò costretto a tenerla lontana da tutti i ragazzi che le gireranno intorno. Perché tu lo sai già come funziona, Luna: io non condivido le mie cose.-disse con cattiveria.

Deglutii nervosamente, pensando al fatto che forse la bambina avrebbe davvero fatto bene a non nascere. Non potevo permettere che crescesse con una persona come Grayson. L'amavo, Dio solo sapeva quanto l'amassi, ma amavo anche questo piccolo esserino che mi cresceva dentro. Stare con Grayson avrebbe significato metterla in pericolo e...Avrebbe sofferto dei miei stessi abusi? L'avrebbe picchiata? L'avrebbe costretta a suonare una melodia ad un piano per far vivere un ragazzo, ma lui l'avrebbe ucciso lo stesso? Le avrebbe dato una pistola, costringendola a scegliere di sparare o una persona a cui teneva o ad un povero ragazzo? Avrebbe provato a strangolarla? Non potevo permettere che la mia bambina affrontasse tutte queste cose che avevo affrontato io. Forse, nella sua mente malata, Grayson l'avrebbe amata e nella sua innocenza, lei avrebbe ricambiato, sperando di poterlo cambiare. Ma l'unica storia in cui la bestia diventa buona grazie all'amore, é una favola. Grayson l'avrebbe uccisa internamente, proprio come stava facendo con me, o aveva già fatto.

-Ti prego, smettila. Mi stai spaventando.-dissi. Sbatté con forza il pugno contro il tavolo, facendomi sobbalzare.

-E magari tra venticinque anni, veniamo a sapere che la bambina é figlia di Ethan.-disse. Okay, quindi era qui che voleva arrivare.

-Grayson, io non lo farei mai.-dissi. Possibile che fosse arrabbiato solo perché credeva che avessi fatto lo stesso errore di sua madre? Non gli importava l'aver saputo che William é suo padre, a lui interessava sapere che non l'avessi tradito con suo fratello?-Grayson, io non sono come tua madre, non sono nella sua stessa posizione. Da quello che mi hai detto, lei non l'amava. Io si, io ti amo, quindi non lo farei mai. Ethan non ti farebbe mai una cosa simile.-mi affrettai ad aggiungere. Ridacchiò.

-Ma io lo so, Bella. So che ami me, cazzo! So che sei mia, che sei consapevole del fatto che ti posseggo.-disse con voce atona. Ecco che cosa ero per lui: una semplice cosa da possedere.

-Tu mi ami, Grayson?-chiesi all'improvviso.

-Tu che ne dici?-domandò di rimando. Non si era minimamente scomposto.

-Rispondi.-dissi

-Sei mia.

-Non é quello che ti ho chiesto.-dissi scuotendo la testa.

-Ma é quello che devi sapere.-disse.

-Lo so. Ma adesso devo sapere se mi ami.-dissi.

-Così puoi lasciarmi?

-Allora non mi ami.

-Allora te ne andrai per davvero!-urlò colpendo di nuovo il tavolo. Mi afferrò bruscamente per i fianchi, facendomi sedere sul tavolo. Si infilò tra le mie gambe, bloccando i miei polsi tra le sue mani.

-Lasciami.-ordinai. Scosse la testa, stringendo con più forza i miei polsi. Lasciai sfuggire un gemito a causa del dolore.

-Smettila di essere come lei. Lo rendi solo più complicato.-disse. Distolsi lo sguardo, non riuscendo più a guardare i suoi occhi completamente pieni di rabbia e follia. Come avevo potuto credere che lui mi amasse per davvero? Grayson era malato, ed era bloccato nel suo passato. Io non avevo speranze con lei.

-Smettila di essere come lui. Oppure perderai anche me.-dissi. Dal modo in cui mi guardò, non riuscii a capire se avessi fatto una buona mossa oppure no. Scosse la testa, chiudendo gli occhi.

-Io non sono come lui.-disse.

-La picchiava. Mi picchi. La trattava come se fosse un oggetto. Mi tratti come se fossi un oggetto. Tutti le dicevano che doveva andarsene. Tutti mi dicono che devo andarmene. Lui era folle. Tu lo sei. Lei é morta. Io potrei...da un momento all'altro.-dissi. La bambina non meritava di vivere in un ambiente simile, quindi, egoisticamente, sperai che uccidesse anche la bambina.-Nella tua paura di prendermi...Mi stai perdendo per davvero.- Chiuse gli occhi, poi, sorprendentemente, mi baciò con passione.-No! Cazzo, no!.sbottai allontanando la testa. Mi liberò i polsi, afferrando le mie guance per tenermi ferma. Ritornò a baciarmi, questa volta aprendo che non mi sarei potuta allontanare da lui nemmeno se avessi voluto.

-Quindi vorresti andartene, eh? Sentiamo, dove vorresti andare?-disse, ricordando la discussione nella quale mi aveva messo a conoscenza della mia sorte se avessi anche solo provato ad andare via di nuovo.

-Da mio padre e mio fratello.-dissi. Rise senza emozione, tenendomi fermo il viso.

-Da tuo padre e tuo fratello, eh?-chiese prendendomi in giro.-Immagino la loro espressione quando penseranno di aver visto un fantasma.-disse con fare divertito. Che cazzo voleva dire con quelle parole?

-Ancor prima che arrivasse la bambina, sapevo di non volerti condividere più con nessuno, nemmeno con dei tuoi cazzo di amici o con la tua famiglia. Adesso che lei sta per arrivare, saremo le uniche persone di cui dovrai preoccuparti.

-Grayson, di che diavolo parli?-chiesi confusa. Mi bruciava la gola per aver urlato, avevo gli occhi lucidi e forse fu un bene il fatto che non mi avesse lasciato truccarmi, sicuramente sarei stata n disastro in quella maniera.

-Tu padre e tuo fratello credono che tu sia morta, Bella.

Only his[Grayson Dolan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora