Epilogo

846 26 19
                                    

Non avrei mai creduto che il cuore potesse battermi con così tanta forza, senza perderlo nel petto. Le gambe e le mani tremavano, ed anche tanto. Sarei sembrata una malata a causa del mio colorito pallido, ma dopotutto, come potevo stare bene? Mi guardai ancora intorno, provando ad abituarmi al buio della stanza. Deglutii nervosamente, sapendo che da lì a poco sarebbe successo tutto. La sveglia stava per suonare. Presi un respiro profondo, cercando di alzarmi dal letto. Le braccia di Grayson si strinsero intorno a me con forza, impedendomi di muovermi.

-Che succede?-chiese in allerta. Ovviamente, era già sveglio.

-Volevo solo scendere di sotto a prendere un pò d'acqua. La sveglia suonerà tra cinque minuti, comunque.-dissi, sperando con tutta me stessa che non sentisse il nervosismo nella mia voce.

-Va bene.-disse, lasciandomi libera. Mi alzai dal letto, toccandomi la pancia e chiudendo gli occhi. Lo stavo progettando da due settimane, eppure non riuscivo a capacitarmene ancora.-Ti raggiungo tra un pò.-disse voltandosi dall'altra parte del letto.

-Okay.-dissi. Uscii dalla stanza, scendendo al piano di sotto, sperando con ogni gradino di trovare il coraggio di andare avanti. Svoltai il corridoio, passando per il soggiorno, arrivando così in cucina. Sospirai di nuovo, avvicinandomi ad un cassetto, l'aprii ed afferrai quello che c'era dentro. Mi sedetti al tavolo, chiusi gli occhi, perdendomi nei miei pensieri.

Flashback

-Bella...qualsiasi cosa succeda, non andare mai nella parte buia della città, non é consigliabile ad una ragazza come te. Poi non parlare con nessuno che ti sembra troppo losco e stì lontana dall'Alfa, lui é il più pericoloso.-disse. Stavo per chiedergli spiegazioni, ma una voce roca e maschile fece congelare entrambi sul posto.

-Ti ringrazio moltissimo Cameron, ma adesso penso di potermi introdurre benissimo da solo.

***

-Ascoltami bene stronzetta, sei mia. Ma cazzo se non posso averti io, allora non ti avrà nessuno.- tuonò, avvolgendo il mio collo con le sue mani. Spalancai gli occhi mentre le sue dita si strinsero intorno a me, guardandolo con orrore.

***

-Dove pensi di andare, Luna? Possibile che tu non abbia ancora capito che sei mia?

Mi avev trovato.

Fine flashback


-Bella, va tutto bene?-chiese la sua voce roca.

Pensai alla bambina e alle conseguenze che avrebbero avuto le mie azioni, sia se avessi deciso di restare o di andarmene. La bambina ed io avremmo fatto una brutta fine in entrambi i casi. Alzai lo sguardo, mostrandogli non solo i miei occhi lucidi, ma anche l'oggetto che avevo in mano. Spalancò gli occhi, ma restò fermo vicino allo stipide della porta. Presi la pistola, la sua pistola, e mi alzai dalla sedia. Mi avvicinai a lui, porgendogliela. Aggrottò le sopracciglia, guardandomi ancora preoccupato, ma sopratutto confuso.

-Ti facilito il lavoro. Mi tenevi premuta, contro la mia volontà, e mi hai detto che se avessi provato ad andarmene di nuovo, mi avresti ucciso.-dissi.

Il panico, la paura, la confusione, la rabbia e mille altre emozioni si fecero spazio sul suo volto. Continuare a vivere con Grayson, sarebbe stato sinonimo di vivere in gabbia, e preferivo non vivere del tutto piuttosto che non essere libera. Odiavo l'idea di dovermi svegliare ogni giorno, col terrore che avrebbe ucciso qualcuno a causa mia o a causa della bambina. Temevo che avrebbe fatto del male a lei, oppure mi avrebbe ucciso, facendo in modo che la bambina crescesse con dei problemi come i suoi. Grayson era malato, e mi dispiaceva averlo scoperto solo adesso che avrei messo fine a due vite.

-Non puoi farlo.-disse con un tono di voce leggermente alterato.

-Certo che posso. Fino a prova contraria, sono ancora a conoscenza di avere libero arbitrio.-dissi con decisione.

-Non dire stupidaggini, Bella. Non te ne andrai.-disse scuotendo con rabbia la testa. Rilasciai una risatina amara, mordendomi il labbro inferiore per non scoppiare a piangere.

-Lo farò eccome. Ma sono stanca di fare il gioco del gatto e del topo, Grayson. Quindi, o mi uccidi, oppure mi cerchi e mi uccidi dopo. A te la scelta.-dissi. Quando vidi che non avrebbe risposto, feci per andarmene, ma la sua mano si strinse intorno al mio polso. Chiusi gli occhi, sapendo benissimo che sarebbe successa una cosa simile. Mi feci forza, decidendo che non potevo lasciarlo vincere ora che ero decisa a farlo.

-Non posso farlo, Bella. Non posso perdere anche te.-sussurrò e per mia sorpresa, sentii dolore nella sua voce.

-Mi hai già persa tanto tempo fa, Grayson. Solo che non mi sono resa conto di aver smesso di vivere fino a pochi giorni fa.-dissi con il suo stesso tono di voce. Faceva così male.

-Perché?

-Davvero non lo sai?-domandai. Capii che non avrebbe risposto.-Io sono quella che é stata stuprata due volte, perché anche se stavamo insieme, entrambe le volte ti avevo detto di no. Io sono quella che ha subito dei maltrattamenti per quasi un anno, adesso. Ho smesso di vivere, Grayson. Prima vivevo perché mi piaceva la vita, andare in giro con gli amici, vedere un film al cinema...Ora vivo perché così non morirai tu.-dissi

-Ma...tu mi ami...-disse.

-Si, é vero. Ma amo me stessa molto di più.-ammisi.

Mi avviai verso il corridoio, dal quale già vedevo la porta. Sentivo Grayson che mi seguiva, e mi chiesi quando avrebbe premuto il grilletto: possibile che lo facesse proprio quando stavo per aprire la porta? Proprio perché fino all'ultimo momento, si doveva assicurare che stessi male. Man mano che mi avvicinavo ala porta, mi sembrava di vedere una luce diventare sempre più forte. Mi ricordai che diceva che prima di morire, si vede tutta la propria vita in pochissimi secondi. Mi chiesi quando e se sarebbe successo. Allungai la mano verso la maniglia, pronta ad aprirla. Quando gli alberi, le macchine e le altre villette che si trovavano intorno alla casa di Grayson, sentii la pistola venire caricata.

Sentii uno sparo, ma il proiettile non mi colpì mai...

Only his[Grayson Dolan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora