SCUSA È TU CHI SARESTI?

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Bip...bip, sgranai gli occhi, vidi chi iniziò ad aprire gli occhi "Lou... Lou amore" dissi felicemente con le lacrime agli occhi, Liam si avvicinò a me e mi disse "il tuo ragazzo è forte" sorrisi a quelle parole, sorrisi al mio Louis era sveglio si era svegliato "ehy amore mio" gli dissi, lo vidi fare una faccia confusa "scusa e tu chi saresti?" mi alzai stupito, non può essersi dimenticato di me "Lou amore sono io Harry" "io non conosco nessun Harry, e poi anche se ti conoscessi non mi metterei mai con un ragazzo mezzo gatto, sei un mostro" rimasi paralizzato, cosa... cosa era successo abbassai la testa scoppiai a piangere, la stanza girava, dovevo andarmene da lì il più presto possibile, mi guardai in torno e mi misi a correre fuori dall'ospedale, ma qualcuno mi bloccò "lasciami... lasciami" sentì due braccia avvolgermi, ma non erano le sue, le sue parole rimbombano nella mia testa "shhh tranquillo si risolverà tutto" scossi la testa e non so come riuscì a liberarmi e a scappare, presi un autobus e tornai a casa, mi buttai sul letto e piansi piansi tanto finché il buio non divenne parte di me.
Mi risvegliai con il rumore del campanello, ero spaventato chi mai poteva essere alle cinque del mattino, piano piano con la testa bassa andai verso la porta do casa e vidi dallo spioncino era Liam, ma cosa voleva "c-cosa vuoi l-Liam" "Harry aprimi voglio solo parlarti" feci un profondo respiro e gli aprì la porta, subito mi venne ad abbracciare, ma non ricambiai, ero stanco e non mi stavo sentendo bene lo feci accomodare sul divano "vuoi qualcosa da bere?" gli domandai "un bicchiere d'acqua lo accetto molto volentieri" andai in cucina per poi tornare in salotto da Liam non prima di aver messo a bollire l'acqua per prepararmi un te, mi sedetti anch'io di fronte a lui "Harry, come stai?" feci un sospiro, come dovrei stare? il mio ragazzo non mi riconosce e per lo più dice che non si metterebbe mai con uno come me, come biasimarlo ha ragione "sto..." dissi semplicemente "Harry i dottori mi hanno detto che è una cosa passeggera si ricorderà di tutto con il tempo, ma gli devi stare vicino, ha bisogno di te" è vero, ora sta affrontando un periodo brutto devo stargli vicino ma ho paura "io, io ho paura" vidi Liam sospirare "scusami un attimo vado a prendermi il te" e così feci una volta preso tutto tornai in salotto, "scusami" "tranquillo Harry, comunque Harry allora ti stavo dicendo, quando tu sei scappato, io sono tornato in camera e ho visto Louis in lacrime" spalancai gli occhi "continuava a dire che non sapeva perché stesse piangendo, ma io lo so, e perché stando vicino a te prova emozioni forti ma non le ricorda, e per questo che gli devi stare vicino, in modo tale che lui possa ricordare" stavo iniziando a tremare, il mio piccolo Louis il mio amore "sì, hai ragione" dissi alzandomi dal divano cosa che mi provocò un giramento di testa che mi fece cadere la tazza e sedere di nuovo sul divano "ehy Harry fa piano, devi riposare non ti fa bene tutto questo stress e lo sai" annuì con le lacrime agli occhi, "vieni andiamo insieme da Louis però poi dopo averci un po' parlato ti riposi un po' ok?" Annuì e con l'aiuto di Liam andammo verso l'ospedale. Una volta arrivati andai subito nella camera di Louis, prima di entrare feci dei respiri profondi, abbassai la maniglia ed entrai, appena lo vidi sveglio che leggeva sorrisi volevo buttarmi addosso a lui, ma così lo avrei spaventato, così entrai piano piano e mi sedetti vicino a lui "c-ciao" dissi tremando, vidi che si voltò, mi esamino "ah sì, ciao mostro, sei tornato?" abbassai subito la testa, lo dovevo aiutare "si... q-questo f-fanno gli amici" dissi tristemente "ma i-io e te non possiamo essere amici, io non posso avere un mostro come amico" mostro, mostro le parole che rimbombavano nel mio cervello, cercai di  trattenere le lacrime, ma non ci riuscì, "sì, scusami" mi portai una mano sulla pancia e cominciai ad accarezzarla per calmarmi e far sapere alla piccola che ci sono sempre "ah oltre ad essere un ragazzo mezzo gatto quindi un mostro, sei gay e puoi anche fare  dei figlio? Sei uno scherzo della natura, e poi chissà di chi è quello là" disse indicandomi la pancia " di sicuro non lo sai, sei solo una puttana" e lì non ci vidi più, basta poteva insultare me con tutte le parole, ma la mia bimba non poteva insultarla o toccarla " senti, p-puoi i-insultarmi q-quanto vuoi, m-ma non permetterti m-mai più ha d-dire una c-cosa del g-genere alla p-piccola ok?" dissi piangendo mi alzai dalla sedia ma un forte dolore al ventre mi blocco, mi portai una mano al ventre e una mano la poggiai sul letto stringendo le lenzuola "ehy che ti prende" non riuscivo né a parlare né a muovermi, vidi solo Louis chiamare e poi caddi stremato sul letto di Louis appoggiando la testa sul suo petto mentre con una mano stringevo la sua con l' altra strinsi la mia pancia.

Fammi Vivere❤❤❤ (Larry Stylinson) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora