Fa dannatamente freddo, e sarei pronto a dire a Charlie di tornare al rifugio, se solo non volessi sembrare un codardo.
Lui non ha fatto altro che parlarmi di questo gruppo di Dannati di Indianapolis, dicendo di aver parlato con qualcuno di loro per assicurarci un'abitazione una volta arrivati.
Io annuisco e mi fingo interessato, ma in realtà non faccio altro che pensare a quanto sarà dannatamente brutto bruciare vivi quando ci troveranno.
"Il Wings." Esclama Charlie, facendo un grande sorriso mentre indica la gioielleria più prestigiosa di Oakland.
Dentro le sue casse ci sono cosi tanti soldi da poterci sopravvivere una vita intera.
"Bene." Ribatte il rosso, iniziando a frugare nel suo zaino "Fra cinque minuti chiudono e poi qui sarà pieno di Controllori, quindi dovrò essere particolarmente veloce."
"Nessuno ti batte in questo." Commento, e lui fa un leggero sorriso, pieno di quella che sicuramente non è modestia.
Indossa il passamontagna, lanciandomi poi un oggetto nero, che subito mi fa rimanere senza parole.
"Una pistola?" Chiedo, quasi urlando.
"Sta zitto." Mi rimprovera subito lui, sgranando gli occhi chiari "Ti servirà in caso di pericolo."
Non faccio nemmeno in tempo a ribattere che lo vedo estrarre dal suo zaino un'altra pistola nera.
"Non posso crederci." Esclamo, manifestando esattamente ciò a cui sto pensando.
Charlie sorride, quasi come se stessimo giocando.
"Fammi da palo." Dice e, ancor prima che finisca di pronunciare l'ultima lettera, è già sparito.
Super velocità: nessuno lo batte.
Faccio alcuni passi, cercando comunque di rimanere nascosto mentre osservo lo scorrere dei secondi dall'orologio.
"Due secondi e trenta." Sussurro, guardando verso il negozio, da cui non sembra provenire niente di strano.
Mi mordo il labbro inferiore, sapendo già che cosa questo significa.
Mi infilo il passamontagna, prendendo un grosso respiro prima di iniziare a correre verso la porta del Wings, pensando a quale diversivo creare per attirare l'attenzione.
Uno sparo mi fa bloccare, e subito Charlie è di nuovo al mio fianco.
"Dobbiamo andare, amico, corri! Corri!" Urla, trascinandomi con sé.
Ovviamente io non riesco a stare alla sua velocità, ma devo dire che il suono delle auto dei Controllori è sicuramente un ottimo incentivo a farmi dare una mossa.
"Luke, abbiamo bisogno di un diversivo."
E io ci penso davvero, ma non riesco a concentrarmi con tutto questo caos intorno a me.
Una pallottola passa proprio vicino al mio orecchio, e questa è la spinta giusta per farmi prendere una decisione.
"Dividiamoci." Urlo, anche se sono senza fiato "Io attiro la loro attenzione, ci ritroveremo dopo."
"Indianapolis, Quare Street 21."
Charlie ha l'espressione di uno che farebbe proprio di tutto, tranne che abbandonarmi, ma è indispensabile se non vogliamo farci prendere.
Annuisco "Indianapolis."
Charlie prende un profondo respiro e poi scatta, scomparendo fra le strade di Oakland come un fulmine.
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Damned
Fantasy« Quindi tu vorresti farmi credere che riesci a controllare la mente delle persone? » America del futuro. Un nuovo mondo, un nuovo genere di persone: i Dannati del sangue, uomini e donne con poteri eccezionali che, però, sono banditi dalla società p...