8. luke

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Nali sembra una pazza con i capelli tutti spettinati, l'aria sconvolta e gli occhi sgranati.

E' scappata fuori dall'auto non appena ha pronunciato quella frase, iniziando a passarsi le mani fra i capelli e piangere come una disperata.

Non so che cosa le sia preso, ma abbiamo quasi rischiato la vita per colpa sua, e ora questo: cosa c'entra Michael? Suo fratello è morto da anni, come potrebbe controllarla?

E' una cosa da pazzi.

"Nali." La chiamo, cercando di avvicinarmi a lei, seriamente preoccupato: questa ragazza ha qualcosa che non va, e non ho intenzione di rimettermi in macchina fino a quando non scoprirò di cosa si tratta.

Lei però nemmeno mi guarda, continuando a camminare sul ciglo della strada, persa nei suoi pensieri e nelle sue paranoie.

Che cosa l'affligge tanto? E perchè proprio Michael? Avevo sempre sentito dire che i fratelli Williams fossero uniti, non che si odiassero o spingessero al suicidio.

"Nali." La chiamo di nuovo, inseguendola, ma lei continua a non ascoltarmi, e questo mi irrita davvero: è quasi buio, e non voglio passare la notte a calmarla.

"Nali." Questa volta, oltre che a chiamarla, la afferro per i polsi, costringendola a fermarsi e mostrarmi il suo viso che, ora come ora, è la perfetta maschera della sua disperazione.

"Lui non vuole lasciarmi!" Esclama, singhiozzando mentre le guance si fanno sempre più rosse e i suoi occhi più umidi.

Scuoto la testa, confuso, ma di che cosa sta parlando?

"Senti, devi calmarti, okay?" Dico, imponendo la mia voce sopra i suoi singhiozzi.

"Ma lui vuole farmi del male, lui è nella mia testa e non mi vuole lasciare." Piagnucola, mentre io inizio a perdere davvero la pazienza.

Potrei sembrare senza cuore, ma non mi interessa, perchè l'unica cosa di cui Nali ha bisogno in questo momento è qualcuno che la compatisca.

Ha bisogno di una scossa, di un forte schiaffo alla sua coscienza, perchè tutto questo non è dannatamente normale nemmeno per gente come noi.

"Nali," chiamo, scuotendola fra le mie braccia, sperando di riuscire a scuotere i suoi pensieri "che cosa vuole Michael? Perchè dici che non ti vuole lasciare in pace?"

"Perchè è così." Dice, persa "Lui diceva sempre che saremo rimasti insieme fino alla morte, e anche oltre."

"Questo non è possibile." Ribatto, semplicemente, scettico.

"Ma io lo sento, Luke, lo sento!" Ribatte, sgranando i suoi occhi chiari "Lui mi dice cose orribili..proprio come quando ero in vita."

"Come?" Chiedo, questa volta sinceramente curioso: questa è sicuramente una novità.

Nali annuisce, asciugandosi alcune lacrime con il dorso della mano "Michael mi amava, ma aveva uno strano modo di mostrarlo."

Abbassa lo sguardo, scuotendo appena la testa, distrutta "Lui sapeva del mio potere, era l'unico, e mi chiedeva spesso favori. Io lo accontentavo perchè, beh, era mio fratello, e mi aveva convinto che amassi quello che mi faceva anche se non era così. Michael diceva sempre che ero la sua principessa, e che mi avrebbe portato via, ma mentiva."

"Perchè dici così?"

"Perchè è vero." Sputa, piena di rabbia "Lui mi ha usato, Luke, lui mi ha fatto del male facendomi credere che fosse normale, che fosse sano, e io ci ho impiegato così tanto a capire che non fosse come voleva farmi credere, che uscissi dalla prigione che aveva creato intorno a me."

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