Lui non mi crede, glielo leggo negli occhi, e non posso nemmeno biasimarlo.
Una stupida ragazzina borghese ferma un piccolo criminale del sud e non solo gli chiede di portarla con lui da chissà quale parte, ma in più dice anche di essere una Dannata, proprio come lui.
Direi che questo ragazzo ha tutti i suoi buoni motivi per essere scettico, ed è anche per questo che sono agitata mentre andiamo verso il centro della zona sud, quella dei bar e i locali a luci rosse.
Non so cosa vuole farmi fare, ma spero di riuscirci, perché fra le varie possibilità, penso sia molto meglio andarmene con il biondo piuttosto che tornare a casa e sposarmi con Christian.
"Eccoci."
Il ragazzo, di cui non so ancora il nome, è fermo sul marciapiede deserto e punta con lo sguardo un locale dall'altra parte della strada.
Lo guardo, osservando la curva rigida della sua mascella, seguendola fino al colletto della maglietta nera leggermente consumata.
È magro, ma non quella magrezza che sa di fragilità, e noto che ha le vene delle braccia leggermente visibili sotto la pelle pallida.
Sposta con una mano i capelli biondi e lisci, puntando i suoi occhi azzurri su di me.
"Ehi, ci sei?" Chiama, e io finalmente ritorno alla realtà, uscendo velocemente dai miei pensieri.
So che non dovrei perdermi così tanto nell'ammirarlo, vista la gravità della situazione, ma ho passato pressoché la mia vita accanto ad un solo ragazzo, che non era altro che mio fratello.
Quando la mia mente sorvola su Michael, sbatto velocemente le palpebre, forzando la mia mente a concentrarmi su che cosa sto vivendo, perché se mi perdessi nella spirale dei pensieri so già che mi metterei a piangere.
"Si, scusa." Ribatto, leggermente nervosa "Spirale di pensiero."
"Spirale di pensiero?" Chiede, confuso.
Annuisco, mordendomi il labbro inferiore "Parti da un qualcosa, praticamente nulla, ed inizi a pensare e pensare e pensare, cadendo in una spirale infinita."
Sbatte le palpebre, quasi impressionato.
"Capita anche a me."
"Davvero?" Chiedo, stupita, ma lui subito cambia sguardo, tornando più serio.
"Quindi quale sarebbe il tuo potere, mhm?"
Deglutisco, leggermente nervosa: è la prima volta da quando Michael è morto che parlo con qualcuno dei miei poteri.
"Posso convincere le persone a fare ciò che voglio." Confesso, e quasi mi sembra di diventare più leggera di diversi chili "Basta che dico a qualcuno di fare qualcosa e lui lo fa."
"Quindi tu non mi stavi chiedendo di portarmi con te, ma volevo costringermi." Ribatte lui, ironico.
"Mi dispiace." Dico, sinceramente: davvero, non volevo sfruttarlo, ma ero disperata.
Lui, però, inaspettatamente, sorride, quasi come se non gli avessi detto di aver tentato di controllare la sua mente.
"Va bene, dai." Commenta, stupito "Vediamo di mettere in atto questo tuo potere."
Sono ancora imbarazzata mentre lo vedo spostare lo sguardo verso il bar, aggrottando la fronte ad un certo punto.
"La vedi quella macchina?" Chiede, e io volto il viso, osservando il fuoristrada nero parcheggiato davanti al locale su cui è seduto un uomo sulla trentina che sta bevendo e parlando con alcuni suoi amici.
"Si." Dico, semplicemente, tornando a guardarlo.
"Bene," ribatte, incrociando il mio sguardo, incastrandomi con quelle sue iridi disarmanti "voglio che tu la rubi."
"Cosa?" Chiedo, rimanendo improvvisamente senza fiato: spero davvero di aver capito male.
"Hai detto di voler venire con me? Beh, abbiamo bisogno di una macchina." Dice, come se stesse parlando del tempo "Usa i tuoi poteri, sempre se li hai veramente."
Quella frase mi fa venire subito i brividi, mentre la spirale minaccia di nuovo di ripresentarsi nella mia mente.
Non è la prima volta che qualcuno mi sputa contro quelle parole, e io proprio non c'è la faccio a contenere la rabbia.
"Va bene." Esclamo, seria, sistemandomi il vestito e andando a grandi falcate verso il tizio sulla jeep, che subito mi guarda ad occhi aperti, riconoscendomi.
"Annalise Williams?" Esclama, stupito, guardando i suoi amici, anche loro increduli.
Ma io non mi curo di niente, ne delle sue parole, ne dei loro sguardi.
Lo fisso, concentrandomi con decisione su i suoi occhi nocciola, vedendo le iridi ingrandirsi mentre la mia mente inizia a prendere il controllo sulla sua.
"Ora tu mi darai le chiavi della tua macchina, perché hai intenzione di regalarmela, giusto?"
L'uomo annuisce, quasi come in trance, prendendo dalla tasca le chiavi dell'auto, donandomele con un sorriso "Un regalo per te."
"Grazie." Sorrido, stringendo le chiavi fra le mani mentre gli amici dell'uomo lo guardano male, iniziando a scuoterlo e cercare di ricomporlo mentre torno dal biondo con un sorriso vittorioso sul viso.
"Ecco la tua macchina." Lo prendo in giro, lanciandogliele contro mentre gli torno al fianco, sempre vittoriosa.
Lui le stringe a sé, ancora sorpreso mentre torna a guardarmi.
"Controllo mentale, eh?" Chiede, ironico.
"Proprio come te." Ribatto, sorridendo "Quindi me lo sono meritata di venire con te?"
Il biondo stringe le chiavi a sé, facendo una leggera smorfia.
"Sei davvero sicura di voler venire con me?"
E vorrei dire no, che non sono più sicura di niente in questo mondo, ma che preferisco gettarmi nel mare più aperto e profondo che restare su questa terra fatta di menzogne e tristezza.
"Si." Dico, quindi, facendolo sorridere mentre inizia a camminare verso la jeep, vicino a cui stanno ancora discutendo gli uomini.
Saliamo entrambi, ma noto che lui fa un piccolo gesto verso il gruppetto, che viene improvvisamente attirato verso un punto lontano.
"Cosa stanno facendo?" Chiedo, allacciandomi la cintura.
"Rincorrono dei soldi invisibili." Dice lui, semplicemente, accendendo l'auto "Ah, comunque ho una cosa da dirti."
"Cosa?" Chiedo, mentre lo osservo afferrare gli occhiali da sole dell'uomo, infilandoseli con un gesto fluido mentre mi sorride.
"Il mio nome è Luke."
Angolo
Buongiorno 🌟
Ecco il nuovo capitolo di Damned, spero vi piaccia!
Questa storia mi sta interessando molto, soprattutto perché non ne vedo molte di scritte bene sul tema dei superpoteri (non che la mia sia fantastica, ma almeno le cose vanno come voglio io😂)
Ditemi cosa ne pensate se vi va🌟
A presto,
Giulia
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Damned
Fantasy« Quindi tu vorresti farmi credere che riesci a controllare la mente delle persone? » America del futuro. Un nuovo mondo, un nuovo genere di persone: i Dannati del sangue, uomini e donne con poteri eccezionali che, però, sono banditi dalla società p...