13. luke

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Nali è praticamente abbandonata fra le mie braccia mentre continua a tirarmi alcune ciocche dei miei capelli come se fosse un gioco.

Io non sono in vena di giocare, soprattutto perché sta piovendo, e camminare con una ragazza in braccio completamente bagnata non è proprio il finale perfetto per una serata come questa.

Come ha potuto essere così stupida? Come ha potuto fidarsi così tanto? Le avevo detto che Cole non era un tipo affidabile e che non avrebbe dovuto dargli troppa confidenza, eppure non mi ha ascoltato, proprio come suo solito.

È così dannatamente..irritante, e la odio per questo, perché sembra che non faccia altro che inventarsi nuovi modi per mettere alla prova la mia pazienza che, fra l'altro, è ormai al limite.

Apro la portiera posteriore della macchina, facendo stendere con cura Nali su i sedili posteriori, salendo subito dietro di lei, chiudendomi la portella alle spalle.

"Mhm, sono stata così stupida." La sento borbottare mentre mi sporgo verso la parte anteriore, accendendo il riscaldamento e chiudo le portelle a chiave, così da non essere colti alla sprovvista nel caso Cole si rifaccia vivo.

"Luke."

Mi volto verso la mia compagna di viaggio, che ora sembra davvero un disastro.

Il vestito è completamente bagnato, perciò molto più attillato, e i capelli stanno perdendo tinta rosa ovunque.

Si passa due dita sotto agli occhi, così da tentare di limitare i danni causati dal trucco colato lungo il suo viso, peggiorando la situazione.

"Non mi guardare così." Sussurra, lasciando cadere le mani in grembo, completamente abbattuta.

"Non ti sto guardando in nessun modo." Ribatto semplicemente, evitando di guardarla.

Ovviamente sto mentendo, e Nali non è così stupida e nemmeno abbastanza ubriaca da non capirlo.

"Avevi ragione, lo so, e mi dispiace per non averti dato ascolto." Dice, e la sua voce inizia a tremare "Non pensavo che sarebbe successo tutto questo."

"Questo è perché tu non pensi mai alle conseguenze, Nali." Esclamo, tornando finalmente a guardarla, vedendo così l'espressione di pura sofferenza sul suo viso.

"Come?" Sussurra, realmente colpita.

So che dovrei fermarmi, evitare di ferirla in un momento come questo, eppure è più forte di me: non posso mentirle, e non posso più fare finta di niente.

"Hai capito bene, Nali: tu ti fidi troppo degli altri e non pensi mai alle conseguenze. Dovresti aver capito che il mondo non è sempre tutto rosa e fiori e che le persone si dimostrano sempre diverse da quelle che appaiono."

Stringe le labbra, e so che questo è tipico gesto che fa per evitare di mettersi a piangere, e vederla così un po' mi fa sentire in colpa, anche se non voglio lasciar perdere.

"Io ti sto aiutando, ma tu non devi rendermi sempre le cose più difficili."

"Con te no." Dice, improvvisamente, lasciandomi perplesso.

"Cosa?"

Sposta lo sguardo, puntandomi i suoi grandi occhi addosso "Con te non mi sono sbagliata."

Socchiudo le labbra, confuso.

Nali sospira, passandosi distrattamente una mano fra i capelli completamente bagnati.

"Ti ho chiesto di portarmi con te perché sapevo che tu mi avresti trattata per quello che ero: una ragazzina, a volte fastidiosa, e diversa dagli altri. Sapevo che non mi sarei mai dovuta nascondere con te, perché io e te siamo uguali, Luke: tu non mi avresti mai trattato come la dolce ed educata ragazzina borghese, ed è andata proprio così. Non ti sei spaventato davanti al mio passato, nemmeno davanti al mio presente, e questo dimostra che non mi sono sbagliata con te."

"Questo dimostra solo che sono una persona coerente." Ribatto, semplicemente, scettico.

Nali fa un sorrisetto, sbattendo le lunghe ciglia "Dimostra che sei esattamente lo stronzo che avevo pensato."

Anche se non vorrei, mi metto a ridere, perché questa è la dannata verità.

E anche Nali ride, lasciandosi cadere sulla mia spalla, così che i suoi capelli siano sparsi lungo il mio collo.

"Mi spiace per quello che è successo con Cole." Dice, alzando lo sguardo su di me, ritrovandomi il suo viso ad un centimetro dal mio.

"Fa lo stesso." Ribatto, facendo un leggero sorriso "Ma la prossima volta dovrai ascoltarmi."

"Va bene." Nali sorride, passandosi la lingua sul labbro inferiore.

Improvvisamente, la mia mente non è più ferma sulle sue parole, ma sul suo viso: al modo in cui le sue iridi si ingrandiscono mentre mi guarda, come le sue guance diventano più rosse e le sue labbra si socchiudono.

Ricordo ciò che è successo prima sulla pista da ballo, a quando quelle labbra erano così vicine alle mie da poterle sfiorare.

Nali mi sta guardando proprio nello stesso modo di quel momento.

Mi obbligo a distogliere lo sguardo per la seconda volta ma questa volta Nali non me lo permette, spostandomi con una mano il viso.

"Che cosa c'è?" Chiedo, anche se so già la risposta, e so che è totalmente sbagliata.

Non posso permettermi una distrazione come questa, non quando so che non può avere futuro.

Eppure le sue labbra sembrano così rosse, e le sue mani così calde mentre stringono la mia camicia.

Sembra così piccola nelle mie mani, e così dannatamente perfetta.

Improvvisamente, anche io inizio a stringere i suoi fianchi, e lei fa un sorrisetto divertito quando lo nota.

Mi accarezza le guance, e sento il profumo dei suoi capelli contro il mio viso.

Chiudo gli occhi, ed in un attimo le sue labbra sono sulle mie e semplicemente non ci capisco più niente.

Le mani di Nali sono salde alla base del mio collo, a tratti perse fra i miei capelli, che stringe fra le dita.

Premo le mie su i suoi fianchi, sentendo il vestito tirarsi sotto la mia presa.

Le sue labbra sono morbide, ed hanno un sapore così buono che penso che potrei continuare a baciarla per tutta la notte.

Mi ritrovo ad ammettere che questo mi piace, e che la desidero.

Ho sempre pensato che Nali fosse una bella ragazza, ma in questo momento inizio a sentirmi dannatamente stupido per non averci provato prima, perché tutto questo è dannatamente bello.

Lei è dannatamente bella, soprattutto quando inizia a baciarmi il collo, slacciandomi il colletto della camicia.

Mi lascio sfuggire un sospiro mentre le mie mani stringono le sue cosce nude.

Nali mi sfila la camicia, gettandola via mentre sale sopra di me, sedendosi sopra le mie ginocchia: decisamente una posizione che non mi aiuta a controllarmi.

Sposto i suoi capelli, cercando la zip del suo vestito, abbassandola.

Lei mi morde le labbra, allontanandosi da me mentre fa un sorrisetto e alza le braccia, permettendomi così di toglierle il vestito.

Mi fermo solo un secondo a guardarla, ammirando come il suo corpo, seppur così esile, sembri combaciare perfettamente con il mio.

"C'è qualcosa che non va?" Le sento chiedere, notando il suo sguardo impaurito.

Sorrido, baciandola mentre la stringo fino a riportarla a contatto con la mia pelle.

"Sei perfetta." Soffio contro le sue labbra, e glielo dimostro ogni secondo, fino a quando il buio non si trasforma in alba.

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