11. luke

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Continuo a passare le mani fra i miei capelli, guardandomi nel riflesso sfocato della finestra.

Sono così...scuri, troppo in confronto al biondo grano che avevo fino a poco fa.

Almeno Nali ha fatto un buon lavoro, sembrano davvero naturali, con quelle leggere sfumature più chiare date dal biondo sottostante.

Sfioro la barba, che lei mi ha ordinato di lasciare, e che ora sta crescendo lungo la mia mascella: non mi sono mai sentito così trasandato in vita mia.

"Dove hai detto di aver trovato queste tinte per capelli?" Chiedo, e subito sento la porta del bagno aprirsi.

Mi volto, pronta a vedere che casino avrà fatto Nali decidendo di farsi i capelli da sola, ma subito mi ritrovo senza parole.

Indossa solo una maglietta, una delle mie, che le arriva fino a metà coscia, lasciando nude le sue gambe snelle.

Si è tagliata i lunghi capelli castani fino alle spalle, tingendo le punte di un rosa bimba che si intona all'azzurro dei suoi occhi.

"Le ho chieste al tipo della reception." Dice, semplicemente, avvicinandosi a me, passando le sue dita fra i miei capelli "Sono venuti bene."

"Oh..si." Sibilo, ancora senza fiato.

"Luke, stai bene?" Mi chiede, facendo un sorrisetto divertito.

Sbatto le palpebre, cercando di calmarmi: da quando perdo così facilmente la testa?

E soprattutto, da quando lo faccio a causa di Nali?

Mi sento uno stupido.

"Si, va tutto bene." Dico, facendo qualche passo lontano da lei, mettendo alcuni vestiti dentro il mio zaino, notando che la maggior parte sono ormai da lavare "Però abbiamo bisogno di vestiti nuovi, soprattutto te."

"E io che pensavo di essere carina così." Ribatte, facendo una smorfia divertita, facendomi capire di non essere seria.

Si siede al mio fianco, incrociando le gambe, scoprendo una porzione maggiore di pelle.

"Però, se proprio insisti."

Fa un sorrisetto, passandosi una mano fra i capelli, facendomi colpire da una buona dose del suo profumo.

"Si, sarebbe meglio." Ribatto, mettendomi lo zaino in spalla, confuso: perché mi sento così strano?

Nali si rialza, corrucciando lo sguardo "Sei sicuro di stare bene?"

Annuisco, facendo però una smorfia irritata "Si."

Nali non dice niente e, per mia fortuna, non appena iniziamo a visitare i primi negozi che affiancano il motel sembra dimenticarsi completamente dell'accaduto.

Passa fra i vari modelli con un sorriso, scegliendosene alcuni che secondo lei le possono stare bene "Oh, mi sono mancati così tanto i vestiti della mia taglia."

Non dico niente, troppo occupato a fissare i clienti di sesso maschile che continuano a fissare lei e le sue gambe facendo dei commenti fra loro.

"Non pensi sia ora di metterti un paio di pantaloni?" Ribatto, acido.

Lei fa un sorriso, allungandomi alcuni vestiti, che subito squadro male "Sono per te."

Prendo gli appendi abiti notando alcune camice, jeans e magliette che sembrano essere più o meno della mia taglia.

"Ho già dei vestiti." Ribatto, sorpreso.

Lei alza gli occhi, infilandosi nella prima cabina armadio "Provali e poi mi ringrazierai."

Non commento, decidendo di limitarmi ad obbedire, infilandomi nella cabina vicino alla sua, spogliandomi ed indossando alcuni degli abbinamenti che lei mi ha preparato.

Il primo che mi passa sotto mano è quello di una camicia bianca e un paio di jeans neri, che personalmente mai avrei scelto.

Mi guardo allo specchio, notando la strana eleganza che manifesto vestito così: penso di non essermi mai visto in questo modo.

"Luke, hai fatto?"

Esco dal camerino, sgranando subito gli occhi quando vedo Nali, sorridente e con gli occhi che brillano mentre gira su se stessa, mostrandomi il bel vestito verde pieno di lustrini che ha scelto.

Non è molto vestita, almeno per me, ma sembra quasi..bella.

"Stai bene." Dico, con una voce che non sembra nemmeno appartenermi.

Lei fa un sorriso, avvicinandosi ed allacciandomi gli ultimi bottoni della camicia bianca.

Siamo così vicini che vedo le leggere efelidi che ha sul naso e le guance.

"Ecco," esclama, voltandomi verso lo specchio "ora siamo pronti per una festa."

"Noi non dobbiamo andare a nessuna festa." Ribatto, ma Nali non mi sta più guardando, troppo concentrata su qualcosa, o meglio, qualcuno alle mie spalle.

"Cole?" Esclama, stupita, andandogli incontro "Sei proprio tu?"

Nali corre ad abbracciare il moro, dimenticandosi in un attimo di me mentre iniziano a parlare fitto.

Cole le fa i complimento per il vestito, e lei sorride, arrossendo.

Potrei vomitare.

"Oh, Luke, ci sei anche tu." Nota Cole, mentre Nali si avvicina di nuovo, sorridente.

"Luke, Cole ci ha invitato alla sua festa di questa sera." Esclama, estasiata.

"Non potete mancare." Ribatte lui, sicuro.

"Non so.. perderemo del tempo." Provo a dire, sperando che Nali capisca, ma lei subito mi viene al fianco, prendendomi per mano.

"Ti prego, Luke, fammi felice." Supplica, guardandomi con i suoi grandi occhi.

E io il mio rifiuto ce l'ho già sulle labbra, ma proprio non ce la faccio, sbuffando.

"Va bene." Dico, quindi, e lei subito mi abbraccia, scomparendo poi nel camerino.

"Devo trovare qualcosa da mettermi!" Esclama, chiudendo la tenda con un gran sorriso.

Cala il silenzio, e rimaniamo solo io e Cole, che mi lancia un lungo sguardo.

"Ci vediamo sta sera, Luke."

Annuisco, serio "A sta sera."

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